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Set 28

Arroganza da avversare, di Augusto Pilato

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Dalla roulette russa in dotazione al Governo Italiano spunta un gruppo di esperti del welfare, scelto dal Ministro in carica, al fine di contrastare il “sorprendente” innalzamento dell’indice di povertà, e per realizzare la costituzione di un nuovo soggetto pubblico, peraltro già presentato alla valutazione del Senato. Sembrerebbe trattarsi di un programma innovativo, denominato SIA cioè Sostegno per l’Inclusione Attiva. Se si va poi un po’ a ritroso nel tempo, è possibile rilevare che due parlamentari, Nannicini e Tolotti (PD), essenzialmente, non ostacolati da parte avversa, avevano anche loro scoperto l’esistenza, nella nostra nazione, degli “incapienti” e conseguentemente maturato una strategia per soddisfarne i bisogni. Proposero quindi di stornare la quota, oscillante fra i 3 e 4 miliardi, eventualmente incamerata a sanatoria della multa, originariamente di 98 miliardi, comminata a carico dei 10 concessionari del gioco d’azzardo, da parte della Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti a Giugno del 2007.

Era un’idea geniale non comune, ma non condivisa però dai medesimi concessionari resistenti che, ad oggi, nulla hanno ancora saldato. A riguardo potrebbe verificarsi una ridicola transazione sulla base di € 600.000. Non si ha cognizione che ad un cittadino qualsiasi sia riservato uguale trattamento di favore o peggio che per lui venga perseguito l’ufficiale inquirente.

A regime il nuovo istituto avrebbe una dotazione di 7 miliardi. Non ora. E allora quando? Nel frattempo che il Ministro programma, studia, progetta e incamera le risorse finanziarie, al povero e all’escluso non resta che piangere, se ha lacrime.

Da quanto è dato constatare, le innovazioni si incanalano sempre lungo un tracciato già disegnato, ripetitivo e ingannevole. Il riferimento potrebbe portare al vetusto e mai tanto vituperato consociativismo, nefasta trovata politica di spartizione. La voglia del nuovo non deve svilire o annientare l’esistente: i carrozzoni alternativi rispondono ad una logica non più tollerabile.

L’esempio perfettamente calzante è costituito dall’Istituto Affari Sociali, dichiarato inutile e perciò soppresso nel 2010. Asserzione questa per nulla condivisa. Le funzioni ed il personale dell’Istituto assassinato è stato inglobato nell’ISFOL. Trattasi di struttura, organizzazione e professionalità sicuramente pronta allo scopo preannunciato dal Ministero. Gli esperti propongono, il Ministro accoglie, il Parlamento ratifica ed il Capo dello Stato appone il sigillo. Nel mare degli sperperi il tutto apparirebbe conforme alle regole, come da tradizione consolidata. Strano paese, il nostro, prima genera il malato, lo induce al limite della sopportazione e poi mosso a compassione o per strategia di fazione, più spesso, ostenta di volerlo curare.

Un aspetto inquietante della questione, non il solo, comunque forse il più eclatante in relazione all’impoverimento diffuso, è testimoniato dal prof. Maurizio Fiasco, sociologo e consulente della Consulta Antiusura, nella sua intervista del 7.9.2012 ad Acqua e Sapone, che a proposito dell’azzardo di Stato, protetto, come si è tentato di provare, così argomentava: “ … Il tesoro sperperato dal 2004 ad oggi (settembre 2012) raggiunge i 420 miliardi di €, e le stime parlano di milioni di italiani colpiti da questa nuova droga, l’unica che rende dipendenti senza sostanze, come evidenziato da psicologi, psichiatri, operatori sociali alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati”.

“ …. In ogni caso la spesa per lotterie, scommesse, slot machine, videopoker, casinò on line cresce in modo continuo e costante, ed il Paese ci perde sempre più. Sia perché sono fiumi di denaro bruciati, sottratto ai consumi sani, che non genera alcun ulteriore movimento economico né indotto; sia perché gli introiti fiscali continueranno a ridursi. E’ tutto studiato, è la strategia della casta al potere”.

“…. Le slot chiamate videolottery, gli skill games, i casinò on line, il poker cash subiscono un prelievo erariale inferiore alla tassa sul pane (4%)”.

Il segretario FISAM

augusto.pilato@alice.it

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