Ieri presso MovieMente, alcuni spunti per riflettere:
- Limite di 4.000,00 e a tutti gli stipendi e pensioni dei dipendenti statali, non si deve fare politica per diventare ricchi ma per passione,
- Dimezzamento dei parlamentari/senatori ed in generale di molti dei ruoli pubblici ridondanti, creati solamente per assegnare le poltrone agli appartenenti alla casta,
- Azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti ed ai giornali,
- Vendita del 95% delle auto blu,
- Sequestro dei beni immobiliari e finanziari che i partiti politici hanno cumulato negli anni attraverso gli esorbitanti finanziamenti pubblici: sono dei piccoli tesoretti creati con il denaro pubblico che devono tornare di proprietà dei cittadini e utilizzati per il bene di tutti,
- Controllo del flusso del denaro pubblico, in particolare sui processi della gestione degli appalti che rappresentano ad oggi il rubinetto per far arrivare fiumi di denaro ai complici dei nostri politici corrotti,
- Rilancio della “meritocrazia”, i politici e manager pubblici scelti per merito non per convenienze personali dei nostri governanti,
- Dura lotta all’evasione fiscale: chi guadagna tanto e non paga le tasse è un ladro e come tale dovrebbe essere trattato,
- Rendere lo Stato efficiente: ridisegno di tutti i processi della PA e aggiornamento dei Sistemi Informativi, che devono essere integrati, bisogna far viaggiare l’informazione, non il cittadino. Tutti gli uffici della PA devono avere processi lineari, semplici e con chiare responsabilità del “chi fa che cosa”, supportati da sistemi informatici, per avere uno Stato veloce, efficiente e “al servizio” dei cittadini e non “contro” i cittadini.
- Legge dura contro la camorra e contro la corruzione, i politici “rimandati a giudizio” per reati gravi contro lo Stato devono essere sospesi dai loro incarichi senza aspettare i tre gradi di giudizio (voi affidereste vostro figlio piccolo a un uomo indagato o condannato “solo” in primo grado per pedofilia? Non credo, e con la stessa logica non affiderei un incarico pubblico ad un politico rimandato a giudizio o, peggio, già condannato in primo grado).
Queste poche azioni iniziali, e tante altre sono possibili, libererebbero un enorme quantità di denaro pubblico che potrebbe permettere di diminuire le tasse che oggi soffocano le imprese ed i cittadini e, quindi, di rilanciare i consumi e la nostra economia.
Sogno uno Stato governato da politici che raggiungono il posto di lavoro con i propri mezzi per non consumare i soldi pubblici, sogno uno Stato forte con i furbi e comprensivo con gli onesti, uno Stato dove la spesa pubblica sia effettuata per il bene comune e non per il bene della casta, dove i parlamentari e senatori abbiano la fedina penale pulita e abbiano dimostrato nella loro vita di valere, dove il cittadino sia messo al centro delle attenzioni dello Stato e non “debba subire” lo Stato, dove se una città viene disastrata da un terremoto non servano quattro lunghi anni per fargli arrivare i finanziamenti per la ricostruzione, dove tutti i cittadini sentano dentro di loro il dovere di pagare le tasse perché sanno che i soldi verranno spesi in servizi utili al cittadino…. sogno uno Stato dove fare politica vuol dire lavorare per passione e non per arricchirsi alle spalle dei cittadini, e dove fare politica vuol dire servire gli altri e non essere serviti dagli altri!
Sogno uno Stato in cui tutti noi, cittadini italiani, troviamo il coraggio di fare un po’ di autocritica e di “mea culpa”, rivediamo la nostra mentalità, i nostri comportamenti di tutti i giorni, rinunciamo al clientelismo e sponsorizziamo la meritocrazia.
Di Ilaria Sergi
Nov 09