«

»

Nov 20

Unità d’Italia: “End-of-game”? di Maurizio Bonanni

Share

 

Ricordate che cosa accadde nel 1992? Per i più giovani, sintetizzo quel  momento terribile, orientandolo su tre direttrici, o eventi fondamentali, che stravolsero letteralmente il volto della prima Repubblica, fondata sul Compromesso Storico e sui governi di centro-sinistra a guida Dc, alla quale, nel periodo precedente alla caduta, si sostituì il Psi di Craxi. In primo luogo, appena un anno prima, ad appena due anni dalla caduta del Muro di Berlino, ci fu il crollo improvviso (uno “schianto” letterale, politicamente parlando) dell’Unione Sovietica. Da quell’epifenomeno, a carattere geopolitico, si scatenarono altri terremoti secondari, di cui il più importante fu, senz’altro, quello che travolse l’Italia, con tre scosse di magnitudo massima.

 

La prima, fu l’inizio del processo giustizialista di Mani Pulite, che doveva portare alla letterale demolizione (irreversibile) di Partiti storici, della portata del Psi e della Dc. All’epoca, un avviso di garanzia aveva una forza dirompente tale, da far dimettere i Ministri del Governo in carica. La seconda, originata a Nord, fu l’avvento e il successo strabiliante della Lega secessionista, che reclamava la separazione dal Sud, corrotto e parassita, al grido di “Capitale infetta, Paese corrotto!”. La terza, agiva come contrappeso criminale alla seconda, e venne attuato dalla mafia corleonese di Riina, che mirava a separare la Sicilia dall’Italia, creando un (Anti)Stato autonomo, ricorrendo ad “atti di guerra”, come gli eccidi Falcone-Borsellino, gli omicidi politici e gli attentati di Roma, Firenze e Milano. 

 

Solo da alcuni anni (personalmente, ne scrissi venti anni fa, a proposito della “Sicilia come Panama”!), si è iniziato a parlare di una "Manina" -o "Grande Vecchio" che dir si voglia- che avrebbe operato dietro le quinte, per distruggere la partitocrazia dell’epoca. Una più sottile analisi di quella fase storica, in cui convergono la Secessione a Nord, il Separatismo stragista di Riina a Sud e, infine, Mani Pulite (eventi occorsi, contemporaneamente, subito dopo la dissoluzione dell'URSS, nel 1991..), rivelerebbe una stessa identica matrice di carattere internazionale. Ovvero, "Qualcuno" (la NATO, la Cia, Stay Behind, Il Patto Atlantico, etc.) ci avrebbe letteralmente scaricati, alla fine della Guerra Fredda. Semplicemente, perché non servivamo più! E avevamo parecchi conti arretrati da pagare: Sigonella, le strizzatine d'occhio all'Olp terrorista di Arafat, le politiche di Mattei, etc., etc..

 Oggi, accadono analoghi fatti altrettanto inquietanti, a iniziare dalla nuova ondata di giustizialismo senza freni, e dalla contrapposizione -senza esclusione di colpi- tra potere politico, da un lato, e magistratura, dall’altro. A farci attentamente caso -a proposito di geo-strategia- si distingue, pur tra molte incertezze, un disegno preciso: la rinascita dell'impero austroungarico! E tutto questo sta avvenendo, grazie a un tipo molto più sottile di guerra di conquista: quella economico-finanziaria. Si guardi, ad es., allo svuotamento progressivo del sistema industriale, produttivo e aziendale italiano, per cui un numero sempre più elevato di imprenditori e di imprese si trasferisce in ministati frontalieri, per la prosecuzione delle proprie attività.

 

Perché, l’Euro, così com’è (senza una Fiscalità comune, intendo, e che “mai” ci sarà..), è destinato a produrre un epocale dumping sociale: vecchi e nuovi piccoli Stati viciniori (dell’Est, come dell’Ovest..), con una spesa pubblica infinitamente inferiore alla nostra, possono permettersi di offrire alle imprese che delocalizzano un tetto fiscale, tutto compreso, pari a meno della metà del nostro (25%, ad es.)..  Quindi, a nulla serviranno le menzogne di Berlusconi, Monti e Letta, a proposito di una ripresa che non potrà mai avvenire.. Con buona pace di tutti noi..

Questo implica che, nei prossimi 50 anni, le aree italiane della Mittel Europa si sposteranno gradualmente, fino a separarsi formalmente, verso quella "piattaforma" attrattiva che, appunto, corrisponde all'Europa Centrale Ottocentesca.  Ma, dato per vero questo scenario, occorre fare bene attenzione a quanto potrebbe simmetricamente accadere a Sud (ecco il fortissimo parallelo con 1992!), dove le  Mafie internazionali ('Ndrangheda e Mafia siciliana, in particolare..) punteranno esse stesse (di nuovo!) a farsi Stato, autonomo e indipendente, come controspinta al distacco del Nord.

Ora, come nel 1992, un ipotetico Stato sovrano del Sud beneficerebbe del rientro di immensi capitali del "Dirty Money", che giacciono in mille banche e paradisi fiscali del resto del mondo. Le conseguenze sono ovvie: il Sud, d'improvviso, diventerebbe immensamente più ricco e attrattivo del Nord! Infatti, i figli dei figli dei figli dei mafiosi di oggi non sparano: hanno studiato a Oxford, al Mit, e nelle migliori scuole di economia finanziaria del mondo.  Da lì, domineranno.. Sono solo un profeta di sciagure?

Di Maurizio Bonanni

 

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare i seguenti tag ed attributi HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito fa uso di cookie tecnici e di terze parti per il suo funzionamento. Per ulteriori informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggere la Informativa estesa cookie. Proseguendo la navigazione, ricaricando questa pagina o cliccando sul link Accetta cookie si accetta quanto specificato nella Informativa estesa cookie. Informativa estesa cookie | Accetta cookie