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Ago 07

Le Mille spine di Renzi, di Maurizio Bonanni

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Un Renzi S. Sebastiano, vi convince? Un povero toscano, trafitto da mille frecce, legato alla colonna della mancata crescita economica, non vi fa commuove nemmeno un po’? No? Neanche a me, confesso.. Lui si sforza, poverino, di svecchiare la Costituzione del 1948 che, come quella, dell'Urss, è tra le più belle del mondo, sulla carta! Già, perché, dal punto di vista pratico, quella dei Soviet ha consentito, nell’ordine: i Gulag; l’annientamento di qualunque forma di opposizione e di ogni libertà di critica; la fame nera e la miseria. Quella italiana, invece, ha dato luogo alla tirannia dei Partiti e delle organizzazioni sindacali, che non hanno ancora una disciplina giuridica, dal 1947. Per non parlare, poi, della composizione del Governo Renzi.

 

Prendiamo, per esemplificare, alcune figure di Ministre. Tanti, come me, si chiedono, da mesi, chi sia la Mogherini che, da oscuro funzionario degli Esteri è assurta, come nota militante del Pd, a capo di tutti gli Ambasciatori (e, oggi, anche della Cooperazione internazionale, altra clamorosa presa in giro per il contribuente). E nessuno sa perché Renzi l'abbia voluta, addirittura, candidare ufficialmente a Miss Pesc. E la Pinotti, candidata in pectore al Quirinale (ma non ci sarebbe la Finocchiaro?), che parla a stento di cose che ignora sostanzialmente, in materia di difesa e di armamenti? Lei, che come Ministro della Difesa, non si è nemmeno posto il problema del perché gli Usa mettano in produzione gli F35 (non proprio dei gioielli, come si è visto..), quando gli F-16 sono ancora tecnologicamente i caccia più avanzati, rispetto ai diretti concorrenti di Russia e Cina.  E la Madia, che dovrebbe riformare e gestire il mostro PA, quali credenziali possiede, per avere un minimo di probabilità di successo, in questo sforzo ciclopico? Della Boschi parlano in troppi, per cui mi astengo.

 

Invece di puntare agli incarichi di facciata nell’Unione, Renzi dovrebbe chiedersi che cosa ci fanno, ancora oggi, 27 diverse ambasciate europee a Washington. E, di conseguenza, che senso abbia un Mr, o una Miss Pesc (nel caso che passi la Mogherini!) dell'Unione, senza l’unificazione delle rappresentanze diplomatiche dei Paesi europei all'estero. E, come Presidente di turno, dovrebbe domandarsi come sia possibile che questa Europa delle Patrie non abbia ancora una lingua davvero comune (l'inglese, diciamo..), tramite la quale 500 milioni di suoi cittadini non avrebbero mai più bisogno di un vocabolario o di un'interprete, per parlarsi tra di loro, quando varcano una frontiera interna.

 

Restiamo ancora per qualche istante alle spine degli Esteri. La prima questione riguarda il diffondersi (ancora una volta!), un po’ ovunque, in Europa, dell’antisionismo e dell’antiebraismo, anche a seguito delle rappresaglie, davvero dure, di Israele a Gaza, che hanno fatto migliaia di vittime (di cui moltissimi bambini, in non pochi casi utilizzati come scudi umani, dai guerriglieri di Hamas) e distrutto centinaia di edifici e di case di abitazione civile. La seconda, invece, fa riferimento alla mancata difesa contro le attuali persecuzioni, che colpiscono centinaia di migliaia di cristiani, in Medio Oriente e in Africa. La terza e ultima questione, la più importante, ha come argomento principale la vittoria militare del fondamentalismo musulmano in molte regioni mediorientali, devastate da feroci guerre civili, a carattere etnico religioso, come Libia, Siria, Egitto e Irak, soprattutto.

 

Se dovesse andare avanti così, non stenterei a credere che Putin, un giorno, con la sua cristianissima Russia, vada alle.. crociate.  Un po' perché le repubbliche musulmane ai confini russi sono una spina velenosa ai suoi fianchi, un po' perché ha l’esigenza assoluta di eliminare i fondamentalisti dal Medio Oriente, per rimettere al loro posto dittatori laici e regimi secolari a lui fedeli, vincendo definitivamente, in tal modo, la guerra del petrolio. La pessima prova data da Obama, in materia di politica internazionale e mediorientale, ha nettamente favorito l’attuale strategia “imperialista” del leader russo. Ma, il vero mostro, che fa paura all’intero Occidente, è l’Isis e il suo neo-califfato, dato che, in questo caso, non si tratta più di una semplice utopia jiahdista, ma di una realtà, fatta di un territorio conquistato e di un’organizzazione militare spietata che, al pari di Hamas, applica la sharia integrale sulle popolazioni sotto il suo controllo.

 

Ricordate le parole di Maometto? "Convertiteli tutti, o uccideteli tutti!". Così, l’Isis, intende marciare su Roma, prima o poi.. Vista la scristianizzazione del Nuovo e del Vecchio Continente, i fondamentalisti hanno buone possibilità di farci diventare tutti musulmani, un giorno non lontano. Perché, alla domanda: "Siamo noi occidentali (edonisti e materialisti) disposti a prendere le armi, per difendere le nostre libertà civili e religiose?”. La (mia) risposta è: No! E, quindi, dovremmo trovare qualche lanzichenecco del XXI sec., disposto a farlo per noi. C’è, in proposito, una responsabilità delle gerarchie cattoliche, nell'evitare di denunciare (nella speranza di coltivare il dialogo interreligioso) le atrocità del Califfato, che predica, innanzitutto, la distruzione della civiltà cristiana? Obama, Putin e Pechino (lasciamo stare il duo Renzi-Mogherini) non hanno nulla da dire sul genocidio in atto, e prossimo venturo, dei cristiani del Medio Oriente? Il fenomeno immigrazione ha, davvero, come risposta politica quella dell’accoglienza indiscriminata, come auspica la Chiesa di Roma?

 

Nel caso del recente conflitto israelo-palestinese, vorrei chiarire alle suddette Ministre e alle altre anime belle della sinistra che una cosa è "La Gente", un’altra, invece, sono le organizzazioni politiche di matrice terroristica, come l'Olp, Hamas, Settembre Nero, l’Isis, Hezbollah, Al Qaeda. Questi ultimi movimenti, o organizzazioni paramilitari, infatti, sono infarciti di fanatici e di terroristi senza scrupoli. Il "Califfato" è fatto, in buona sostanza, di pratiche genocidiarie, su base religiosa (ma anche etnica!). Anni fa, mi trovai, tra i pochi, a descrivere la dura realtà, che riguardava la figura di Arafat. Lui, il mitico capo guerrigliero che, invece di utilizzare i miliardi di dollari (graziosamente donategli, negli anni, dai Saud e dagli Emiri dei petrodollari), per creare un decente sviluppo economico nei territori palestinesi da lui controllati, se n’è portata gran parte al sicuro nei paradisi fiscali e, con il resto, ha acquistato tonnellate di armi (facendo, così, grossi favori a Russia e Cina, suoi grandi sponsor..) e tantissima ignoranza per il suo popolo. Vedi le Madrasse, che sono all’origine di tutte le scemenze folli, razziste e naziste, scritte nei libri di testo delle scuole dell'obbligo palestinesi.

 

Quando si parla del problema palestinese, occorre, poi, fare la massima attenzione, onde evitare un’eccessiva confusione tra aggredito e aggressore, dato che, se gli arabi avessero avuto la superiorità aerea e le armi ultramoderne di Israele, le migliaia di vittime si sarebbero contate dall’altra parte, con gente festante, a urlare di felicità per le strade, per avere ucciso molti “nemici” israeliani, gran parte dei quali, magari, bambini, stavolta non utilizzati come scudi umani, ma semplicemente colpiti, volontariamente e indiscriminatamente, per dare una punizione “esemplare” al nemico sionista. Per la recente, insopportabile visione di distruzione e morte causate dagli israeliani a Gaza, continuo a pensare che Israele avrebbe vinto la guerra della propaganda se, prima di bombardare, avesse aperto i varchi della Striscia a donne, vecchi e bambini, invitando tutte le famiglie israeliane a dare loro ospitalità, per tutto il tempo necessario e ricostruendo, per loro -sempre in territorio israeliano e in appositi insediamenti- le case distrutte.. Sarebbe stato un ottimo principio di integrazione, e avrebbe messo a tacere le voci di massacro e tentato genocidio.. Lo so, l’utopia è sempre una facile via di fuga.. Come lo è per Renzi, in economia!

 Di Maurizio Bonanni

 

 

 

 

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