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Feb 18

MANDORLO SI MANDORLO PER CHI

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MANDORLO SI MANDORLO PER CHI Nel 1934, dall'idea del Conte Dott. Alfonso Caetani, la Sagra del Mandorlo in Fiore nasceva a Naro con lo scopo di regalare un giorno di festa a tutti i contadini della Valle del Paradiso, ma diventò presto una delle feste folkloristiche più attese e famose del mondo. Un appuntamento che si ripete da oltre mezzo secolo, diventato un' occasione per ritrovarsi, che nel tempo si è spostata ad Agrigento, che ogni anno si colora, alla fioritura dei mandorli, di questo spettacolo, divenendo riferimento di popoli provenienti da tutto il mondo con le loro culture e tradizioni. La festa ha inizio quando si accende la Fiaccola dell'Amicizia, su un tripode, con una suggestiva cerimonia davanti al Tempio della Concordia, in presenza di tutti i popoli venuti a celebrare la Sagra. Fin dai primi anni della sagra si legavano all'evento anche raduni automobilistici, competizioni ciclistiche o podistiche, le immancabili sfilate di carretti siciliani, gruppi folkloristici europei e di tutto il mondo sono venuti e vengono tutt'ora ad esibirsi per incantare con i loro abiti tradizionali e i loro balli e le musiche dei loro Paesi, spettacolari balletti russi. Quanti gruppi e artisti da oltre Oceano sono venuti ad arricchire la mitica festa di Agrigento negli anni passati! La festa nei primi del '900 è servita anche per commercializzare i prodotti tipici siciliani e lanciarne di nuovi sul mercato. Negli ultimi anni, la Sagra sempre tanto attesa dalla città e dai suoi cittadini, ma anche tanto richiesta dai gruppi esteri che ormai la conoscono per tradizione, sembra essere diventata funzionale alla situazione politica del momento. Non se ne parla fino all'ultimo minuto. Poi, pochi giorni prima dell'evento, ecco che miracolosamente, in corner si sente qualcosa. Quando la gente preoccupata teme che non si farà, comincia a lamentarsi e preoccuparsi. Nei bar non si parla d'altro e nell'aria la protesta aleggia e minaccia che alle prossime elezioni questa cosa non sarà perdonata. E così anche in un momento di crisi come questo, mentre non ci sono nemmeno i soldi per sistemare le strisce pedonali in pieno centro, non si arriva a fine mese in almeno metà delle famiglie siciliane se non tre quarti e non ci sono gli occhi nemmeno per piangere, guai a non avere la sagra ad Agrigento. A giugno ci sono le elezioni a Palermo e ad Agrigento,  non sia mai che qualcosa vada storto, e così leggiamo che dal 3 al 13 febbraio sarà come sempre. E come se non fosse successo niente, si farà finta anche lì che tutto va bene, che nelle case non si soffre la fame e che la gente ha il lavoro. Ma che gli vogliamo levare pure il divertimento? No, per carità! Ma forse sarebbe stato meglio aver distribuito quei soldini a chi ne aveva veramente bisogno, dato che si sono "magicamente" trovati! Comunque, dato che gli artisti fanno un mucchio di sacrifici e prima di trovare un contratto fanno pure la fame e non c'entrano niente, io desidero elencarli in ogni caso, e ringrazio chi me lo lascia fare: Questi i gruppi partecipanti : “Nart of Adsu” (Adigheyia), “Noudjoumeddiwane” (Algeria), “Karusell” (Bielorussia), “Goce Delchev” (Bulgaria), “Toteva rapa nui” (Isola di Pasqua Cile), “Erisioni” (Georgia), “Nrityanjali Academy New Deli” (India), “Dublin folk art” (Irlanda), “Mariachi” di Guadalajara (Messico), “Imaganes” (Perù), “Timusul” (Romania), “Lujo Davico” di Belgrado (Serbia), “Mabamba Rytmi” (Sierra Leone), “Urpin” (Slovacchia). La banda e le majorettes “Lofan Mazsorett” (Ungheria), la fanfara dei Bersaglieri dell’Anb di Caltanissetta, la banda musicale di “Città di Paceco” e gli sbandieratori e musici di Vicari. Il corteo storico, che quest’anno vedrà il corteo del Carosello storico dei rioni ed i famosi gruppi storici, la compagnia di danza rinascimentale “Tres Lusores” e gli sbandieratori della città di Cori, ma ci sarà anche il corteo storico di Città di Noto con musici e sbandieratori. Al festival dei Bambini del mondo sei i gruppi internazionali partecipanti all’edizione di quest’anno che arrivano da: “Besuki Folk Dance Group” (Indonesia), Ensemble of Folk Dance di Skopije (Macedonia), Radist Group di Kiev (Ucraina), “Ivane Javakhishvikli di Tbilisi” (Gerogia), Folk Dance Club Dobrudza (Bulgaria), Cultural e Folk Art Association Sveti Sava (Serbia). Con loro i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D’Akragas e Herbessus. Per il festival del folklore regionale ci saranno: “Ballo della cordella”, “Bivona folk”, “Cala Bakatù”, “U Casteddu” di Caccamo, “Corteo storico officine medievali” di Enna, Fanfara Bersaglieri di Casteldaccia, “Mata e Grifone”, “I picciotti di Matarò”, Pietraperzia, Sbandieratori di Vicari, “Sicilia nu cori”, “Taratatà”, “Trinacria”, “Triscele”, Comitini, “Val di Mazara”, “Vecchia Jonia”. Sono invitati alla Sagra tutti i gruppi folk di Agrigento. Ma che amarezza! Vanessa Seffer   Da Palermomania.it
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