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Ott 09

LOTTERIA ROMA. Di Maurizio Bonanni

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Conoscete il gioco "Lo schiaffo del Soldato?". Bene: sono almeno venti anni che i romani vengono maltrattati da giunte e amministrazioni locali che hanno lasciato ferite profonde nella storia di Roma, con una Capitale oggi devastata (definitivamente?) dall'incuria e che affonda nel suo maleodorante dissesto urbano e morale, voluto e causato dalla politica. Davvero basterà aver estromesso il "Marziano" Marino per cambiare rotta? Scusate, ma che volete che faccia un nuovo Capitano Nemo dovendo condurre un vascello devastato, senza più timone e con l'equipaggio in perenne rivolta, contro qualsiasi ordine o cambiamento che lo riguardi? Lasciamo stare, ora, certe note di colore che vorrebbero le agende di Marino piene di appunti compromettenti a danno del suo (ex) Partito. Dovesse tirarle fuori ora quelle informazioni senza averle rivelate a tempo debito ai Procuratori che indagano su Mafia Capitale rischierebbe, quasi certamente, un'incriminazione di collusione proprio con quel sistema mafioso che l'ex Sindaco dice di aver debellato. Mettetevi in testa, tutti voi che intendete governare questo Paese (nelle città e a Palazzo Chigi) che dovete rasare al suolo questo folle modello di burocrazia. E non sarà certo quella cosa comica della Legge Madia a farlo! Sapete perché voi politici (di fila, di lungo corso, prestati dalla società civile, etc.) siete ostaggio e prigionieri delle vostre oscure burocrazie, che vi scrivono i provvedimenti e hanno potere di vita e di morte sugli appalti pubblici? Perché siete impreparati: schiavi dei ricatti reciproci e levantini, ecco perché! Sento i miei concittadini sfiduciati e cinici dire pubblicamente (parlando della successione a Marino): "Al peggio non c'è mai fine!". Ecco: io vorrei che fossimo un Paese esattamente all'opposto. Prova d'appello, sì, per i politici che sbagliano, ma poi: "Fine". Scompari e ti ritiri dalla scena a vita! Ora, a Marino spetta questo. Senza discussione alcuna. Io, poi, avrei una mia robusta idea sulle candidature a sindaco.. Se per guidare un'auto serve una patente, perché per condurre una macchina infinitamente più complessa, come una città di svariati milioni di abitanti, basta che un partito qualunque ti candidi, senza che tu abbia uno straccio di nozione su: management pubblico, amministrazione del personale; controllo di gestione; etc., etc.? Perché? Roma non dà, forse, lavoro allo stesso numero di impiegati (pletorici e fannulloni) di una grande azienda automobilistica italiana, avendo per di più un budget di alcuni miliardi di euro all'anno? Provocatoriamente: a me starebbe benissimo, che so, anche un De Luca romano. Con la scorza sullo stomaco, magari, ma in grado di rimettere in piedi una città devastata. E non me ne fregherebbe assolutamente nulla se, per far questo, si consuma qualche cena in più a spese mie! Perché avrei risparmiato un sacco di soldi vedendo funzionare i servizi pubblici locali e camminare per strada senza spaccarmi ruote e piedi! Chi di voi vive a Roma? Io da non pochi anni. E, se fossimo una società sana, avremmo chiamato in tribunale le amministrazioni di sinistra e di destra per farci restituire tutti i miliardi di "euro" (!) che non sono stati spesi per far funzionare decentemente questa città. Se conosco bene i romani, l'eventuale candidatura di Cantone prevarrà.. Ha menato duro su Mineo.. Potrà farlo con Atac, Ama, burocrazia romana, vigili che ci sono solo sulla carta ma mai nelle strade che esplodono di traffico impazzito. Il problema non è mai un uomo solo al comando, ma il sistema! Di Maurizio Bonanni
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