L’europarlamentare siciliano da Bruxelles: “Da Crocetta due pesi e due misure, plaude l’inchiesta Anfe, che tra l’altro finanzia con una barca di soldi pubblici, ma fa orecchie da mercante sull’operato delle sue fedeli alte burocrati Corsello e Monterosso. Opportuno che la Regione si costituisca parte civile”
Palermo 12 gennaio 2017 - “Dal presidente Crocetta due pesi e due misure. Ringrazia gli inquirenti per l’inchiesta sulla formazione che vede coinvolto uno degli enti che la stessa Regione Siciliana finanzia con una barca di soldi, dall’altro però fa orecchie da mercante sull’operato delle sue alte e fedeli dirigenti Monterosso e Corsello, ambedue a processo e il per il quale sarebbe opportuno costituirsi parte civile. Non capiamo cosa aspetti la Regione Siciliana ad intraprendere una massiccia operazione di accertamento delle responsabilità all’interno del dipartimento Formazione, che per anni ha contribuito a rendere il settore della formazione siciliana il più truffato d’Europa”. L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao interviene in questi termini relativamente alla presunta truffa dei fondi per la formazione professionale all’Anfe. “Ora Crocetta esprime soddisfazione - dice Corrao - ma soddisfazione su cosa, dove sono stati i controlli? Come è possibile che la Regione non sapesse nulla del modo in cui venivano gestiti i fondi da quello che era considerato da tutti il re della formazione in Sicilia? Possibile che non abbia mai pensato di porre sotto la lente d’ingrandimento un ente che percepiva dai 15 ai 20 milioni di fondi ogni anno? Cosa ha fatto la Regione per prevenire le truffe nel mondo della formazione? Eppure bastava, per esempio, anche solo ascoltare i tanti dipendenti dell’Anfe che denunciavano di non essere stati pagati da mesi o analizzare i prezzi fuori mercato con cui l’ente di formazione acquistava beni e servizi usando il denaro pubblico. Quello della formazione è un settore martoriato dalle truffe e dalla mala politica, dove le vere vittime sono i dipendenti non pagati. Ora in 700 rischiano il posto di lavoro e restano al palo i giovani ai quali sarebbero dovuti andare i fondi per la formazione, per esempio i ragazzi in età molto giovane. Ricordiamo anche le altre indagini, per esempio sul sistema dei finti corsi di formazione che coinvolse Mister preferenze del PD in Sicilia Francantonio Genovese e l’altro deputato PD Riggio nel cosiddetto sistema Giacchetto che ci ha costretto - conclude Corrao - a restituire milioni di euro all’Europa”. Marco BenantiGen 12