Dopo l’infelice affermazione di Alfano, che però aveva smosso un po’ le acque di questa palude sull’argomento, “la sinistra è pronta a fare i matrimoni gay alla Zapatero” aveva detto, dato che di queste cose in Italia ci si guarda bene dal parlare specie in odor di elezioni, non s’è più sentito dire altro.
Tra l’altro si riferiva solo alle unioni fra uomini, tralasciando, secondo me per dimenticanza, quelle fra donne.
E’ stato un parlamentare europeo a sollevare la questione, sul fatto che bisogna vigilare con attenzione in Europa ancora su due Paesi dove i diritti civili non sono completamente attenzionati. “Se due persone dello stesso sesso si amano non sono come le altre coppie” ha detto. Parlava dell’Italia e della Grecia (che strana comunanza!)
La nostra classe politica è ferma a secoli fa, e parlarne? Apriti cielo! Nel frattempo però il Paese va avanti malgrado loro, in tutt’altra direzione ovviamente, ed è molto più in là di quanto non pensino.
Anche la Chiesa a suo modo sta affrontando la cosa. Oggi ci sono pareri discordanti, ma non chiusure totali e assolute. Da una parte l’idea della famiglia tradizionale eterosessuale da difendere, proibendo altri tipi di unione; dall’altra apertura alle ragioni degli omosessuali, come nel caso del Cardinale Carlo Maria Martini, convinto che si possa e debba essere il Parlamento ad agire.
Poiché sono i diritti umani a contare e al di sopra di tutto. La solidarietà e il mutuo soccorso.
Ci sono coppie eterosessuali con figli, tanti figli, che non sono sposate e non intendono farlo, né civilmente né in Chiesa. Se disgraziatamente uno dei due partner muore, l’altro non può ereditare automaticamente la proprietà della casa.
In Inghilterra c’è la “civil partnership”, seppur senza nozze, vengono riconosciuti tutti i diritti ad una coppia di fatto.
Una destra civile e moderna dovrebbe essere in testa e portare la bandiera di questa forma di rispetto e di uguaglianza. Oltre ogni religione, orientamento sessuale, provenienza sociale.
Bisognerebbe rimuovere i parlamentari per cui i diritti civili sono un problema.
Non è più tempo di avere i paraocchi, bisogna evolversi e andare avanti. La gestione sana della cosa può essere programmata per tutti allo stesso modo, per esempio per gestire le adozioni e le inseminazioni in vitro, come accade con le coppie etero estendendola anche ai single che ne fanno richiesta.
Monti non vuole affrontare questo argomento, ha altro cui pensare, ma è un vero peccato. Perché per essere un Paese all’altezza dell’Europa bisogna pensare a cose come queste: se vengono a lavorare da noi manager tedeschi con i loro partner dello stesso sesso e uno di loro si ammala, l’altro non avrebbe neppure il diritto di assisterlo in ospedale.
Vanessa Seffer
da Palermomania.it del 20/4/2012