«

»

Mag 21

UNITI NEL MEDITERRANEO: FORUM INTERNAZIONALE

Share
UNITI NEL MEDITERRANEO: FORUM INTERNAZIONALE   Il Forum che si è appena concluso a Palermo a Palazzo Abatellis, in concomitanza delle celebrazioni del 66° anniversario dello Statuto siciliano, si interrogava sulle nuove politiche e sui cambiamenti da adottare nel Mediterraneo e nel Mondo. Poi un Premio intestato ad Al Idrissi, il traghettatore, il grande cartografo del XII secolo, una grande personalità che ha permesso di diffondere cultura nel Mediterraneo, premio fecondo destinato ad essere sempre più grande perché premia una persona del Maghreb, una del Mashreq, una della Sponda Nord del Mediterraneo e una della Sponda Sud. Nel 2006 si erano tracciate delle linee politiche relative alla distribuzione delle risorse che a causa del cambiamento attuale dgli scenari non sono più proponibili, prtanto occorrono nuovi propositi, dal momento che da adesso al 2020 gli scenari mondiali saranno ulteriormente mutati. Molte di queste decisioni dovranno essere adottate da una Presidenza “mediterranea” dell’UE, compreso quelle delle risorse del bilancio fino al 2020 , quella di Cipro inizierà dal prossimo 1° luglio. Di questo e molto altro si è discusso a Palermo, in occasione del Premio Al Idrissi, con le istituzioni locali, statali e comunitarie, ma anche con esponenti rappresentativi delle nuove società civili, protagonisti del cambiamento. Proseguendo il dibattito già iniziato a Catania lo scorso dicembre, l’obiettivo di questa manifestazione è di proporre un metodo di democratizzazione dei Paesi della Sponda Sud per consentire all’Europa di ristabilire rapporti di fiducia e credibilità oltre che di attrazione politica ed economica con i Paesi emergenti come la Cina, che hanno individuato come gli USA,  nel Mediterraneo da tempo la “porta” dell’Europa. Ha aperto i lavori personalmente il Presidente della Regione Siciliana On.le Raffaele Lombardo. Sono intervenuti per il Parlamento Europeo: Francois Alfonsi  membro della Comm.ne sviluppo regionale e dell’Assemblea parlamentare per il Mediterraneo; il Vice Presidente del Comitato delle Regioni della UE: Ramon Luis Varcacel Siso; Il Presidente Gruppo di Lavoro Maghreb-Mashreq EEAS: Fabrizio Di Michele; Comitato Economico e Sociale della UE: Roberto Confalonieri; Capo di Gabinetto per gli Affari Europei Governo Italiano: Francesco Tufarelli. Gli Alti Rappresentanti Istituzionali intervenuti dal Brasile; dalla Cina con il Ministro Plenipotenziario Zhang Junfang; l’Ambasciatore del Regno del Marocco Hassan Abouyoub; Vladimir Korotkov Console Generale di Russia; l’Ambasciatore della Turchia; il Console Generale USA Donald l. Moore; il Ministro Plenipotenziario Mario Boffo Direttore Centrale del Ministero degli affari Esteri per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente; coordinati dall’Ambasciatore d’Italia Umberto Vattani anche Segretario Generale del M.A.E. Dopo alcuni interventi il coordinamento è stato brillantemente sostenuto dall’assessore regionale Mario Centorino all’Istruzione e alla Formazione, poi la lunga giornata è stata presieduta e coordinata dal Magnifico Rettore Roberto La Galla. La sera si è conclusa con una cena di benvenuto offerta dal Presidente della Regione Siciliana a Villa Malfitano. La seconda giornata ha visto partecipi organismi associativi che hanno discusso con le Istituzioni internazionali per il rilancio della Politica Euromediterranea. Sono intervenuti: l’ALDA con il Segretario Generale Antonella Valmorbida; l’ARFE con il Segretario Generale Martin Guillermo Ramirez; il COPPEM con il Segretario Generale Lino Motta; il CRPM con il Segretario Generale Eleni Marianou; l’ENPI CBC MED con Martin Heibel; l’EEAS, servizio Europeo Relazioni Esterne con Fabrizio Di Michele. La seconda parte della mattina ha visto la parte più emozionante del percorso dei due giorni coordinata dal Professor Mohamed Aziza, Segretario esecutivo del Premio e Direttore generale dell’Osservatorio del Mediterraneo. La proclamazione e la consegna ai vincitori del Premio Internazionale Al Idrissi a: - Khèdidja Belhadi (Algeria), Presidente dell’Associazione Donne manager e Imprenditrici Algerine AME e membro fondatore dell’Associazione Internazionale Menabusiness Women Network. - Ekmelddin Ihsanoglu (Turchia), Segretario Generale dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI), ci ha detto che “il Mediterraneo ci circonda, come disse Brodel la Storia della civiltà è una Storia di prestiti, e i prestiti più importanti arrivano dal Sud al Nord del Mondo e tutto da sempre si muove così”. - Ghassan Salamè (Libano), Ex Ministro della Cultura del Libano, ex Consigliere del Segretario Generale dell’ONU Dott. Koffi Annan, che ha dichiarato “ sentirsi a casa propria nelle due sponde del Mediterraneo come mi sento io, in Tunisia e in Sicilia, il gusto dell’olio, l’azzurro del mare, creano una magìa. Non sono forse veramente degno di questo premio, ma farò di tutto prossimamente per rendere più attiva questa comunità culturale”. - Ramòn Luis Valcarel Siso (Spagna), Presidente della Comunità Autonoma della Regione di Murcia e Pres. designato del Comitato delle Regioni della UE, ha detto riferito che “c’è un detto in Spagna, non è educato chi non dice grazie, ci dice un sentito grazie, perché si sente onorato per questo Premio, perché questo nostro mare è senza frontiere, unisce le persone, è senza muri, apre porte, fabbrica ponti, non ha barriere, ponti di persone che hanno sogni, bisogni, esigenze. Dobbiamo generare qualità di vita con la nostra capacità politica. L’ARLEM non è un capriccio dei politici, ma un impegno per fare del Mediterraneo un centro importante del Mondo, perché le rive del Mediterraneo possano crescere bene nel rispetto delle culture a cui non dobbiamo rinunciare”. Per le Menzioni speciali una a Jacques Diouf del Senegal, Ministro Consigliere del Presidente della Repubblica del Senegal, già Direttore della FAO, che ha ricordato che “il vino nero è necessario alla farina bianca, dobbiamo mischiarli e che noi ci ispireremo a voi”. Un altro prestigioso Premio alla memoria è andato a Mohammed Arkoun (Francia – Algeria) uno dei più grandi studiosi islamici del XX secolo, Professore a La Sorbonne, ed è stato ritirato dalla vedova, sig.ra Touria Yacoubi Arkoun, che ha raccontato della fondazione a nome del marito in Marocco, aperta con l’aiuto di Sua Maestà. “Il Marocco, ci ha detto, è un Paese illuminato, grazie alla condotta del giovane Re, ecco perché abbiamo superato la primavera araba senza conseguenze. La Fondazione che ha visto la luce grazie all’aiuto di Sua Maestà ha un centro ricerche che mancava nella Sponda Sud del Mediterraneo. Sta muovendo i primi passi, ma l’iniziativa deve essere seguita da altre”. Il secondo ed ultimo premio Al Idrissi alla memoria era intestato ad un nome di grande prestigio tutto siciliano, al senatore Ludovico Corrao, ritirato dalla figlia, la Professoressa Francesca Corrao, docente alla Luiss e Presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina fondata dal padre. La Prof.ssa ha raccontato quanto il padre volesse fin dagli anni ’50 apertura verso i Paesi del Mediterraneo e come risposta a coloro che tentavano la fortuna andando in Germania per mancanza di fantasia, li spingeva verso il Marocco o la Tunisia. Poi fondò una città d’arte, Gibellina, unica e anni dopo lasciò un ultimo dono, la Fondazione Orestiadi, un giardino fra due civiltà. Nessuna intestazione è più indicata per un premio come quella del geografo, cartografo e studioso Al Idrissi, nato nella Sponda Sud del Mondo, creando la mappa più dettagliata del suo tempo, il XII secolo, e dopo aver lavorato per Ruggero II, morendo a Palermo, nella “Sponda Nord”. I lavori della due giorni palermitana sono stati conclusi dal dirigente generale del dipartimento Affari europei e internazionali della Regione siciliana Francesco Attaguile, che ha espresso "compiacimento per la qualita' del confronto che si e' svolto tra i rappresentanti delle numerose delegazioni presenti, auspicando che anche grazie alle sollecitazioni venute dalla Sicilia si possano portare da 12 a 18 miliardi di euro i fondi stanziati per la politica i prossimita' nel quinquennio 2007-2013". "Riteniamo - ha detto a conclusione Francesco Attaguile - che debba essere fortemente incrementato lo stanziamento destinato allo sviluppo dei Paesi confinanti e di questi in particolare ai confini Sud dell'Unione europea, perche' in passato e' stato privilegiato il confine ad Est. Bisognera' poi stabilire quanto andra' ai programmi multilaterali che riteniamo essere la chiave per creare una vera e propria comunita' mediterranea e quindi la consapevolezza di una entita' omogenea che il Mediterraneo puo' essere dopo l'abbattimento delle dittature". Secondo Attaguile, "l'Europa ha bisogno di reimpostare completamente le sue politiche di prossimita', puntando su un partenariato diffuso e mettendo in campo la forza del vicinato, in cui la Sicilia puo' trovare un importante ruolo di mediazione e aggregazione. La linea top-down che e' stato l'approccio del processo di Barcellona - ha concluso Attaguile - è fallita e non decolla l'Unione del Mediterraneo per la sua esclusiva intergovernativita'". Vanessa Seffer
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare i seguenti tag ed attributi HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito fa uso di cookie tecnici e di terze parti per il suo funzionamento. Per ulteriori informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggere la Informativa estesa cookie. Proseguendo la navigazione, ricaricando questa pagina o cliccando sul link Accetta cookie si accetta quanto specificato nella Informativa estesa cookie. Informativa estesa cookie | Accetta cookie