Giu 07
Francesi, mezze calzette!
Ma no, no, no! Com’è possibile che in Francia, terra che ha dato i natali a Volterre, Molière e Brigitte Bardot, possa concepire le mezze calzette! Proprio dei calzini corti stiamo parlando, quelli che terminano alla caviglia o poco più sopra, per cui solo una cosa è ancora più terribile, i calzini bianchi, il peggio del peggio, se non portati per ragioni sportive. In Francia è difficilissimo trovare calze da uomo lunghe, in compenso dei corti se ne trovano di tutti i colori, materiali e fantasie. L’ultima moda: il calzino bicolore, quello con la punta e il tallone di colore diverso, in contrasto.
Mon Dieux! I calzini corti da uomo sono una cosa terribile, la Waterloo dell’eleganza. Si capisce molto degli uomini che si agghindano con i “pedalini”. Ma i francesi continuano a portarli come se nulla fosse. Basta fare un giro sui mezzi pubblici, la metropolitana o il centro di Parigi, perché si intraveda un pezzo di pelle nuda fra la colpevole calza e il pantalone tirato su dalle pieghe che, ad una certa ora, causa la stanchezza di una lunga giornata di lavoro, non ne vuol sapere di rimanere al suo posto.
Un povero immigrato italiano, in Francia, non ha molte speranze di trovare le calze giuste da indossare, sebbene un italiano vero non cederà mai alla perversione del tragico calzino corto o peggio del calzino con i sandali, prerogativa dei tedeschi.
Per fortuna si vede una luce in fondo al tunnel: il noto giornale Le Monde si sta occupando della gravosa faccenda, proponendo un editoriale molto chiaro e portando i lettori a comprendere che non è chic mettere in bella vista un pezzo di tibia, visione sgradevole imposta da chi porta il calzino a mezz’asta, che sembra più che altro rimasto vittima di un errore di programmazione della lavatrice . Pertanto si spera in una veloce redenzione del popolo francese che se vuol dettare regole di buon gusto dovrà ispirarsi al gusto tutto italiano della calza lunga e scura, blù o nera, adottati dai politici come Sarkosy e il suo antagonista aristocratico De Villepin;
E. Balladur osava anche con le calze rosse, ma veniva ripreso da F. Fillon, l’ex primo ministro di Sarkò, che compra le sue calze da Gammarelli, il celebre negozio romano specializzato nel vestire da secoli Papi e Cardinali, quindi chic per forza.
Di Hollande non sappiamo, ma non avendo ancora esposto pezzi di tibia, possiamo supporre che usi la calza lunga.
Così Le Monde cita gli italiani come esempio da imitare, poiché riguardo ai calzini striminziti abbiamo molto da insegnare(pochi italiani osano oltraggiare la propria mise con la mezza calzetta). Almeno coi calzini il nostro spread è alto.
Vanessa Seffer
da Palermomania.it
7/6/2012