La CNN ha seguito la diretta da Montecitorio. I titoli dei giornali esteri chiedono se questa sia "la fine di un'era"!
Berlusconi non ha più la maggioranza alla Camera, si dimetterà dopo la Legge di stabilità.
Ieri, dopo il voto sul rendiconto di bilancio con 308 voti, 8 in meno di pochi giorni fa, Silvio ha deciso di salire al Colle, accompagnato dal Sottosegretario Gianni Letta e dal Consigliere Donato Marra, e dopo 45 minuti di colloquio con il Presidente Giorgio Napolitano ha deciso di gettare la spugna, ma non prima di veder approvata la legge di stabilità, solo dopo chiuderà la sua terza legislatura,"per l'urgente necessità di dare risposte alle attese dei partners europei... una volta compiuto tale adempimento, il Presidente rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito.." dalla nota del Quirinale.
Più o meno, quindi, ci vorranno una ventina di giorni perchè ciò avvenga.
Sembra che Berlusconi si sia fatto portare la lista dei votanti per prendere coscienza dei traditori.
Oltre agli assenti, la differenza pare l'abbiano fatta cinque parlamentari che votando contro hanno emesso la sentenza di condanna: Giustina Destro, Antonio Buonfiglio, Roberto Antonione, Fabio Gava e Giancarlo Pittelli.
Assenti invece Santo Versace, Calogero Mannino, Francesco Stagno D'Alcontres e Luciano Sardelli.
Per ora ancora fedeli, Straquadanio e i tre ex finiani Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia.
Subito dopo Il Cavaliere ha convocato un vertice nella sua residenza romana, Palazzo Grazioli, con i coordinatori del PDL Ignazio La Russa e Denis Verdini, il segretario Angelino Alfano, Umberto Bossi, Maroni e Calderoli. Bossi è stato il primo ad andarsene. E' noto che il senatur abbia chiesto al suo storico "alleato" di fare un passo "di lato" per far posto ad Alfano che garantirebbe il processo di federalismo che gli sta tanto a cuore.
I prossimi giorni saranno davvero interessanti.
Vanessa Seffer