Apr 22
Re Giorgio va alla guerra
Pinguini o "pidduini"? Vale la prima versione gruppale (tutti fanno la stessa cosa) per la rielezione plebiscitaria di "Re Giorgio", autentico monarca inossidabile, non "a sua insaputa", certamente. Hanno dovuto pregarlo come una Madonna pellegrina, per ottenere il suo sofferto consenso per un secondo mandato. Del resto, la sua rielezione rappresenta una primizia assoluta, dal 1948 in poi. Certo, chi paventa una scelta fuori dalla Costituzione non sa quel che dice, visto che la nostra Carta non parla espressamente di vincoli al numero dei mandati presidenziali. Poi se, come al solito, vogliamo fare di prassi legge, allora il discorso cambia, ma non la sostanza. L'inopportunità non fa rima con "possibilità", anche se il verso suona bene. Però, quel che mi interessa qui discutere è il volto "double face" del Pd (da qui il mio neologismo "pidduini", che sta per appartenenti al Partito Democratico diviso due..).
Ve ne ricordate la genesi? Nacque, il Pd, come un piccolo Frankestein politico, fondendo i resti postcomunisti dei Ds con gli avanzi della Dc, confluita nella Margherita di Rutelli. Il miracolo fu del "guru" -prima clintoniano e, poi, obamiano- Walter Veltroni, che voleva "smantellare" (in realtà, li ha soltanto "smacchiati"!) gli antichi dei del Partenone-Pci, eliminandone il peccato originale della dittatura del proletariato. Appassionato intellettuale, Walter volle portare i suoi, "per saltus", nella modernità politica, dopo Reagan, Thatcher, Bush. Da buon "riverniciatore", ne seppe vendere perfettamente l'immagine, sostenendo a spada tratta il Governo Prodi, poi affondato prematuramente da suo cavallo di Troia mastellato, semplice foglia di fico delle faide interne alla sinistra.
Quello che i capi storici di allora, nel 2007, all'atto della fondazione del Pd, non vollero (o non poterono fare), fu di operare, in profondità e impietosamente, una seria autocritica del fallimento storico del comunismo. Basta rileggere attentamente il recente libro di Piero Sansonetti, "La Sinistra è di Destra" (senza punto interrogativo!), per capire come quella ideologia storica, e tutte le sue forme (Urss, Europa dell'Est, Cina, Penisola indocinese,..) di governo realizzato, siano miseramente naufragate nella repressione e nella miseria del proletariato che dicevano di voler rappresentare! Anche se, detto tra di noi, l’attuale capitalismo finanziario di rapina -quello, cioè, che ha prodotto 700.000 miliardi di dollari di "derivati", pari a 10 volte l'intero Pil mondiale!- sia la nuova, vera peste di questo XXI sec.!
Quindi, come poteva non finire a pezzi questo mostriciattolo politico di Via del Nazareno, appoggiato su pilastri di argilla (tipo il "morto che si mangia il vivo"!)? Come pensavano, i loro padri fondatori, di tenere assieme, a lungo, questo organismo senza qualità, che giustapponeva, con una pura operazione di facciata, i vecchi quadri staliniani dei Bersani, dei D'Alema (di cui ricordiamo il suo passato come capo indiscusso dei Giovani del Pci!), dei Fassino, giustapponendoli alle Bindi, ai Franceschini, ai Letta (Enrico..)? Davvero era difficile immaginare che quel tripudio di bandiere bianco-rosa (i comunisti che si fanno "democratici", per semplice innesto di vecchie piante democristiane), è stato tenuto assieme solo dalla speranza della conquista del potere, prima di queste drammatiche elezioni secondarie del Presidente della Repubblica?
Incredibile, però.. Tutta colpa di Bersani? Aveva davvero altra scelta, se non quella di mantenere a tutti i costi il sogno di formare il primo, vero governo di sinistra, che avrebbe distribuito alle sue fameliche truppe quei posti di potere, che da decenni stanno aspettando? Perché, come ho cercato di spiegare, è solo il "potere" (cioè, il suo "sogno"!) che tiene unita gente che, se potesse, si separerebbe da subito, uccidendo, per invidia, gelosia e cecità, la sua gallina dalle uova d'oro, quel Renzi fiorentino che avrebbe sbaragliato l'odiato "Caimano/Giaguaro", facendone borsette per la spesa, per raccogliere il fiume di consensi, che gli sarebbe venuto anche dalla Maggioranza Silenziosa di questo Paese?
Almeno, il regicidio di Re Giorgio c'è l'hanno risparmiato! Se capisco bene le condizioni poste da Napolitano, andremo a nuove elezioni (in coincidenza con le europee del 2014), con un Governo a orizzonte limitato (prevedo, per questo, una guida di Bankitalia..), che faccia la riforma elettorale e promuova quelle urgentissime in economia, nel sistema politico istituzionale (fine del bicameralismo, rafforzamento dei poteri del premier, drastica riduzione dei costi della politica, etc..) e nello Stato sociale.. Senza più il Pd a fare da intralcio. Del resto, cari bersaniani, dalle inani, etc., l'avete voluto Voi!
Maurizio Bonanni