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Set 28

Salviamo l’orto botanico di Palermo e i suoi lavoratori precari di lungo corso, di Aldo Di Vita

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Foto Pippo Russo e Aldo Di Vita

L’orto botanico di Palermo rischia la paralisi per la spregiudicata macelleria sociale che continua ad imporre tagli alla spesa pubblica. L’orto botanico oltre ad essere un bene culturale e patrimoniale della collettività nazionale ed Europea, è uno dei più famosi al mondo con le sue 12 mila specie di piante. Ormai è usuale in questo paese che chi governa fa uso di manovre e tagli mortificanti mettendo in serio pericolo anche quelle strutture che rappresentano la nostra ricchezza patrimoniale artistica e culturale, importante per la sopravvivenza stessa del paese, che alimenta economia e settori come il turismo, la cultura, lo studio e la ricerca. Nel caso specifico dell’orto botanico, oltre al richiamo turistico, lo studio delle piante e la ricerca, si possono ammirare rarità di piante che, senza una simile struttura, si sarebbero estinte. Tutto questo comporta anche la sopravvivenza del pianeta, perché lo studio della botanica è anche il futuro dell’ambiente in cui noi viviamo. Senza la necessaria cura e manutenzione delle piante e della struttura monumentale, tutto andrebbe in malora. Notevole sarà il danno alla cultura, allo studio della botanica e della ricerca scientifica. Inoltre il grave danno economico ridurrebbe ancora di più la presenza del turismo nella nostra città. E' doveroso ricordare, che la struttura architettonica dell’orto botanico e' di grande importanza monumentale e d' immenso valore artistico. Al momento, la struttura si deve confrontare con un’ingiusta realtà: i lavoratori addetti alla cura delle piante e la manutenzione della struttura che attualmente vantano 27 anni d’attività ad alta specializzazione di giardinaggio, rischiano il posto di lavoro per mancanza di fondi. In questi anni di totale precariato e lavoro a tempo determinato, con paghe da fame, hanno dato tutta la loro disponibilità professionale per la cura dell’orto botanico, con grande spirito di buona volontà, anche se sotto pagati e costretti a lavorare periodiodicamente. Oggi reclamano un lavoro certo e stabile con un contratto possibilmente umano e dignitoso. Per continuare a dare con amore e dedizione il loro apporto vitale, per la sopravvivenza stessa dell’orto botanico, il migliore e il più grande d’Europa. Oggi la loro vita lavorativa e' in serio pericolo, perché l’intera classe politica siciliana nella sua incapacità non riesce a trovare soluzioni, per il bene dei lavoratori, il bene della città di Palermo e della cultura. Come sapete già da qualche tempo chi gestisce questi enti, spesso è politicizzato, così si finisce sempre per impantanarsi nelle sabbie mobili delle burocrazie amministrative, come la Regione Siciliana, che da sempre vive nell’immobilismo, dove l’unica risorsa funzionante e' la corsa al potere, dove i partiti si spartiscono le poltrone e i politici super pagati vanno a scaldare le sedie per curare i propri interessi, tranne quelli delle persone e della Regione Sicilia. Non basta giustificare con manovre economiche, e tagli alla spesa pubblica indiscriminati e mirati a distruggere settori di principale importanza, per la sopravvivenza economica del paese come il turismo, lo studio e la ricerca scientifica. E' compito del Parlamento tutelare e garantire lo sviluppo del paese controllando anche il lavoro delle varie regioni d’Italia e garantendo loro il fabbisogno economico di copertura nei casi specifici. Le istituzioni interessate alla questione (orto botanico di Palermo), Università e poi Regione hanno, di fatto, attuato un piano di graduale licenziamento, riduzione del personale e delle ore lavorative pur sapendo, che il personale vive ormai da anni in una sorta di precariato infinito, che dura da ben 27 anni, questa e' da considerare una vera e propria vergogna all’italiana, e' una forma di lavoro schiavista e di capestro, senza futuro con paghe che offendono la dignità del lavoratore. Faccio un appello al buon hsenso e al rispetto della sovranità popolare, ai politici d’ogni amministrazione nazionale regionale e comunale, finche' si mobilitino con serietà per le necessita' del paese e per garantire sempre un futuro di qualità, per la città di Palermo e la nazione intera, agli occhi del mondo, ricordando sempre che l’Italia e' la culla della civiltà e la storia dell’intera umanità, con un patrimonio artistico-culturale che va difeso dall’apatia sconsiderata di alcuni, ce promosso nel mondo per la sua infinita bellezza.   Aldo Di Vita                                                                                              Palermo 27/09/2013   Mail.  aldo.divita@hotmail.it   cell. 3493967434.       Cenni storici :   L’origine dell’Orto Botanico di Palermo risale agli ultimi decenni del XVIII secolo, epoca in cui ha inizio, nel regno di Napoli e di Sicilia, una fase storica connotata da numerose riforme e da grandi aperture nel segno della cultura europea di marca illuministica. Evento determinante fu, nel 1779, la fondazione della Regia Accademia degli Studi di Palermo, corrispondente all’attuale Università: con l’istituzione della cattedra di Storia naturale e Botanica, l’Accademia ottenne dal Senato cittadino di potere usufruire di un modesto appezzamento di terra sul Baluardo di Porta Carini per destinarlo ad Orto botanico che servisse alla ostensione dei ‘semplici’, ovvero alla coltivazione delle piante medicinali utili all’insegnamento. A partire dal 1781, l’Orto ebbe sede su quel baluardo dove prima si conservava la polveriera pubblica; ben presto però lo spazio a disposizione si rivelò angusto e inadeguato alle esigenze didattiche, incapace di ulteriore sviluppo, tanto che, qualche anno dopo la sua fondazione, si iniziarono le pratiche per un suo trasferimento. La nuova sede venne individuata nel piano di S. Erasmo, su una piccola porzione delle terre della Vigna del Gallo possedute dal duca Ignazio Vanni d’Archirafi, accanto alla pubblica Villa Giulia sorta nel 1777. Il nuovo Orto venne impiantato nella nuova sede a partire dal 22 febbraio 1789. Nel dicembre del 1795, con la conclusione dei lavori, cominciati appena sei anni prima, esso fu solennemente inaugurato. L’Orto appena inaugurato e di cui fu primo direttore Giuseppe Tineo (1795-1812), si estendeva su uno spazio di soli 12 mila metri quadrati circa. Inizialmente ebbe ingresso sulla via che conduceva dallo Stradone di Sant’Antonino, l’attuale via Lincoln, al Piano di Sant’Erasmo e che lo separava dalla Villa Giulia; successivamente, completati i lavori del Ginnasio, fu possibile accedere all’Orto dall’attuale ingresso sul fronte del nuovo complesso monumentale. Il giardino era ripartito in quattro appezzamenti rettangolari (quartini) separati da due viali ortogonali, con le collezioni ordinate da Bernardino da Ucria secondo il sistema di Linneo; corredavano l’impianto del giardino fontane e vasche fra cui, all’estremità meridionale, il magnifico Aquarium, dono dell’allora arcivescovo di Palermo, Filippo Lopez y Royo. Il complesso monumentale si componeva di un edificio centrale, il Gymnasium, sede della Schola Regia Botanices, che oltre a una sala ottagonale per conferenze comprendeva una galleria di studio, l’Herbarium, e l’alloggio per il direttore. Lateralmente vi erano un Calidarium e un Tepidarium. Tutto, ad eccezione dell’Acquarium, era stato realizzato  secondo il progetto dell’architetto  francese Leòn Dufourny, il quale, costretto a rientrare nel 1793 in Francia per motivi politici, non assistette né alla conclusione dei lavori né all’inaugurazione dell’Orto. Tra il 1796 e il primo ventennio del XIX secolo, furono operati diversi ampliamenti che conferirono all’Orto l’assetto poi conservato fino al 1896. Parti della Vigna del Gallo furono, infatti, acquisiti lungo l’estremità meridionale e occidentale dell’Orto, per impiantarvi un boschetto esotico e ricavarvi lo spazio dove fu poi sistemato il Giardino d’inverno. Successivamente fu anche annesso lo stradone che separava l’Orto dalla Villa Giulia e nel 1819, durante la direzione di Vincenzo Tineo, subentrato nella carica di direttore al padre Giuseppe, fu possibile un nuovo ulteriore ampliamento che permise di accrescere la superficie dell’Orto di quasi un ettaro e di ingrandire, così, il boschetto già esistente. I quarantaquattro anni di direzione di Vincenzo Tineo furono caratterizzati da numerosi tentativi, mai andati a buon fine, di aggiungere altri spazi all’Orto, al fine di renderlo il più possibile adeguato alle necessità della botanica, scienza nuova e in continua evoluzione. Le difficoltà incontrate nel tentativo di annettere nuovi spazi devono spiegarsi, probabilmente, in relazione agli eventi che si verificarono in Sicilia durante la prima metà del XIX secolo: i moti del ’20 e del ’48 generarono, infatti, una conflittualità tra Napoli e Palermo che portò in frantumi il Regno; la Sicilia, in seguito alla creazione del Regno delle Due Sicilie, venne ridotta a lontana provincia e finì con l’essere amministrata nel malgoverno e nella speculazione; venne meno, soprattutto, l’interesse per tutti quei centri di cultura, ora ritenuti causa di tali nefasti eventi e potenziale focolaio di fermenti rivoluzionari. Ebbe così fine il periodo in cui sovrani e nobiltà facevano a gara per promuovere le scienze, periodo che aveva visto la nascita dell’Orto e i suoi primi ampliamenti, ed ebbero inizio anni contrassegnati dal più totale oscurantismo. In un tale frangente storico divenne quasi impossibile cogliere l’occasione per ottenere un nuovo ampliamento: i tentativi del Tineo, come accennato, furono ripetutamente scoraggiati dall’ostruzionismo delle locali autorità che opponevano continui e pretestuosi ostacoli. Anche il suo successore, Agostino Todaro , cercò in tutti i modi di dotare l’Orto di spazi adeguati anche attraverso un’eventuale permuta. L’intento era quello di scambiare un fondo non direttamente confinante con l’Orto che l’Università aveva acquistato nel 1820 con un terreno limitrofo, appartenente ai duchi Archirafi. La permuta e il conseguente ampliamento trovò soluzione solo nel 1906 con l’allora direttore, Antonino Borzì, dopo quasi cinquant’anni di lotte e lungaggini burocratiche. Iconografica del Gimnasyum risalente al 1820 circa. Con l’ulteriore acquisizione di un terreno fino ad allora appartenuto al vivaio comunale e ceduto, dallo stesso Comune, quale indennizzo per la parte sottratta all’Orto sul lato di Via Archirafi per la realizzazione degli attuali istituti scientifici della Facoltà di Scienze, si pervenne a quello che è l’assetto attuale. Ad Antonino Borzì, oltre al merito di avere portato a termine il tanto desiderato ampliamento del 1906, si deve anche la creazione, nel 1913, del Giardino coloniale. Parallelamente alle lotte compiute per l’ampliamento dell’Orto seguirono, a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, quelle finalizzate alla difesa del suo spazio. Prima il piano regolatore del 1886, successivo ad un’epidemia di colera, poi quello di ricostruzione del 1946 prevedevano lo smembramento dell’Orto e la costruzione di un asse stradale proprio al suo interno. Alla tenace opposizione del Todaro prima e di Francesco Bruno, direttore dell’Orto tra il 1939 e il 1968, poi si deve la salvaguardia della sua integrità. Sarà Bruno ad ottenere, nel 1954, dopo una personale battaglia che coinvolse anche il mondo accademico e culturale palermitano, il voto unanime del Consiglio comunale di Palermo, con cui si deliberava la definitiva e integrale conservazione dell’Orto Botanico.   Autore università degli studi della botanica Palermo.                                            Manifesto documento 1986 – 2013 27 anni di precariato…….. Proviamo a raccontarci senza annoiarvi Premessa Siamo giardinieri a tempo determinato che da”….. soli 27 anni….” Lavorano presso l’orto botanico dell’università di Palermo. Ventisette anni di rapporto lavorativo sostanzialmente “continuativo” fatto salvo le brevi interruzioni tra licenziamento (fine anno)e la riassunzione (inizio anno) Con una certa dose di ironia possiamo definirci “precari stabili” che non avendo ottenuto una “stabilizzazione definitiva”, più volte rivendicata,hanno raggiunto un livello di “stabilita precaria”che per la sua natura e destinata a scomparire. Le cause sono note da un lato la crisi economico-finanziaria (innegabile) e per la quale le uniche soluzioni possibili sembrano consistere elusivamente in tagli alla spesa (spendine review,patti di stabilità inderogabili),dall’altro la scarsa sensibilità (innegabile)da parte delle istituzioni, università in primis, evidentemente impegnate!in tutt’altre questioni.da tutto ciò, la sgradevole sensazione che a breve anche la nostra categoria andrà ad arricchire quel vasto bacino costituitola cassaintegrati e disoccupati cronici. Senza alcuna pretesa di privilegi non dovuti, ci sembra opportuno sottolineare che la nostra attività lavorativa si svolge all’interno di una realtà quale l’orto botanico,non un prodotto commerciale soggetto alle leggi “del Mercato”ma bene culturale (si può ancora parlare di cultura?)patrimonio della collettività. Se non vi siete ancora annoiati allora vorrete sapere cosa é successo durante questi 27 anni…… La storia ha inizio nel lontano 1986 con l’assunzione di un primo nucleo costituito da 15 unità. Tra il 1988 e il 1994 il contingente si arricchisce di altre 10 unità,raggiungendo l’attuale numero di 25 lavoratori. Tale assunzioni sono state possibili grazie all’utilizzo della legge n°38 del febbraio 1982,che l’art. 2 recita….”per le particolari esigenze degli orto botanici della facoltà di agraria e facoltà di veterinaria si può ricorrere all’assunzione di operai a tempo determinato (O.T.D) avvalendosi dei contratti generali stipulati per il settore agricolo integrati da contratti provinciali” Le risorse finanziarie necessarie venivano erogate dal “M.U.R.S.T.” e allo scopo utilizzate. Tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ’90 l’università di Palermo utilizzerà a piene mani la legge. 38/82, ricorrendo ad assunzioni anche presso la facoltà d’agraria, e i campi sperimentali ad essa collegati, ritrovandosi in poco tempo con un contingente di O.T.D. di circa 180 unità. (ciò significa che attualmente oltre un centinaio di colleghi, distribuiti tra le diverse realtà operative della suddetta facoltà, si trovano nelle stesse condizioni). All’inizio degli anni ’90 intervengono delle modifiche nell’erogazione dei fondi pubblici, per cui le risorse destinate all’assunzione degli O.T.D. non sono più finalizzate, ma vengono inglobate nel totale dei finanziamenti che lo stato stanzia per le università. Da quel momento assistiamo anno dopo anno al progressivo depauperamento del capitolo del bilancio universitario destinato per gli O.T.D., con conseguente decurtazione dei gg. Lavorativeche da 180 passano a 101 e anche meno. Anche allora c’era la crisi o erano subentrate altre e ben più “importanti priorità”…….? Per l’orto botanico sono anni difficili, progressiva diminuzione (causa pensionamento) del personale in organico, la  necessità di far fronte a nuove esigenze (fruizione….),n°. di gg.destinate agli O.T.D. del tutto inadeguato ad assicurare un minimo di servizi essenziali. La situazione migliora in qualche modo a partire dal 1996 grazie all’approvazione da parte dell’ARS della legge 19/96, Che prevede l’erogazione di un contributo annuale a sostegno delle attività dei tre orti botanici siciliani (PA-CT-ME). Grazie all’utilizzo di una quota del suddetto contributo il limite delle gg.’ lavorative viene portato a 179, sempre insufficienti rispetto al reale fabbisogno della struttura, appena bastevole ad assicurare un livello reddituale di sopravvivenza ai lavoratori. Con la modalità si arriva al 2010, anno in cui la citata L.R. 19/96 sprofonda in una sorta di crisi d’identità, dal momento che non era dato sapere se fosse ancora esistente, o fosse stata inglobata in quel buco nero che rispnde al nome di tabella H. Delle due purtroppo……la seconda! Quindi si arriva ad oggi nelle seguenti condizioni: 25 lavoratori fermi a 100 gg (a 101 scatta il licenziamento) in attesa di un incremento che potrà essere ottenuto non prima che l’istituzione abbia espletato una serie di adempimenti burocratici – amministrativi per ottenere un contributo secondo le nuove modalità previste sull’utilizzo dei fondi della….tabella H…. Con buona approssimazione riteniamo che non si andrà oltre 30/40 gg per lavoratore, per un totale di 140/150 gg complessivi per il 2013. Riguardo l’università ha già fatto sapere che per il 2014 potrà garantire non più di 51 gg. P.S.: Sul “Giornale di Sicilia” di martedì 17/09/2013 (inizio del nostro presidio) un’intera pagina, è dedicata alle iniziative da mettere in cantiere, per promuovere la candidatura di Palermo capitale della cultura per il 2019. Scorrendo i contenuti dell’articolo si viene a conoscenza, che sono stati già avviati interventi di recupero, su alcuni giardini storici tra cui l’orto botanico. Sarebbe interessante sapere chi, come e quando ha  avviato tali intereventi.   Grati per l’attenzione   I giardinieri O.T.D. dell’orto botanico.       La repubblica Giardinieri precari senza paga l'Orto botanico chiede aiuto 18 settembre 2013 —   pagina 3   sezione: PALERMO IN AGITAZIONE i venticinque giardinieri stagionali dell'Orto botanico. Da agosto non percepiscono lo stipendio, tuttavia hanno continuato a operare gratuitamente nella struttura universitaria, innaffiando le aiuole, zappando, curando le collezioni botaniche uniche in Europa. Ieri gli operai, alcuni dei quali laureati, hanno avviato un presidio davanti all'ingresso di via Lincoln. «Non possiamo abbandonare al suo destino un patrimonio inestimabile - dice Patrizia Gargano, portavoce del gruppo - le piante hanno bisogno di cure continue e occorre manodopera specializzata». Gli operai agricoli a tempo determinato dell'Università hanno cominciato la loro attività nei primi anni Ottanta, grazie alla legge nazionale 38 che ha assicurato copertura finanziaria. Attualmente gli operai sono suddivisi fra l'Orto botanico, la facoltà di Agraria, i campi sperimentali e il Policlinico, per complessive 180 unità. Successivamente, con la legge regionale 19 del 1996 creata per i tre orti botanici siciliani, si è aggiunta un'altra dotazione finanziaria per garantire la copertura delle giornate lavorative. I lavoratori dell'Orto botanico lavorano mediamente 101 giornate all'anno per assicurare i servizi essenziali. Ma adesso questa prospettiva è venuta meno. Ieri il direttore dell'Orto botanico, Francesco Maria Raimondo, ha scritto al rettore Roberto Lagalla chiedendo un intervento finanziario. - m. p   Save the botanical gardens of Palermo and its temporary workers for a long course .   The botanical gardens of Palermo risks paralysis for the unconventional social butchery , which continues to impose cuts in public spending . The botanical garden as well as being a cultural asset of the community and national and European level , and one of the most famous in the world with its 12,000 species of plants. Now is usual in this country that those who govern , makes use of cutting maneuvers and humiliating for the country at great risk , even those structures that represent our rich heritage artistic and cultural important for the survival of the country, fuel economy and , sectors such as tourism , culture , study and research. In the specific case of the botanical gardens , in addition to tourist attractions , the study of plants and research, you can see rare plants , that without such a structure would be eliminated . All this leads to the survival of the planet, because the study of botany and also the future of the environment in which we live . Without the necessary care and maintenance of plants, and the monumental structure that would be all down the drain. Will be significant damage to the culture , the study of botany and scientific research. In addition, the severe economic damage , which would reduce even more the presence of tourism in our city. And also important to remember that the architectural structure of the botanical garden , and a very important monumental and artistic value. At the time the property is faced with an unjust reality. The workers involved in the care of the plants , and maintenance of the structure, that currently have 27 years of highly specialized activities of gardening risk their jobs due to lack of economic funds . In these years of total insecurity term , with starvation wages they gave their full readiness to professional care of the botanical garden , with a great spirit of good will, even if underpaid , and forced to work in periods . Today calling for a certain job , and stable with a contract possibly humane and dignified manner . To continue to give with love, dedication and their vital contribution to the survival of the botanical garden , the best and the biggest in Europe. Today their work and, in serious danger , because the entire political class in Sicily in their inability can not find solutions for the good of the workers, in the good of the city of Palermo and culture. Who currently manages the botanical garden, and the University of Palermo botany department . As you know, for some time those who manage these institutions , they are often politicized , and we always end up getting bogged down in the quicksand of administrative bureaucracies . Atro proposed institution , and the region of Sicily, which had always lived the season of standing pat, where the only resource running, and the race for power where parties divide the seats , and the gentlemen politicians are paid to super heat the sun to protect their interests , but those of the people and the Region. Not enough to justify economic maneuvers , and indiscriminate cuts in public spending , and targeted to destroy areas of key importance for the economic survival of the country as tourism , study and scientific research. It is the duty of parliament to protect and ensure the development of the country by controlling , even the work of the various regions of Italy, and ensuring the economic need for coverage in specific cases . The institutions concerned with the issue (botanical gardens of Palermo ) , universities, and then the region have , in fact, implemented a plan of gradual dismissal , reduction of staff and working hours knowing that the staff has been living for years in a sort of insecurity infinity, which has lasted for 27 years , and consider this a real shame Italian , and a form of slave labor and halter , no future with payroll that offend the dignity of the worker. I appeal to common sense , and respect for the sovereignty of the people , the political masters of all national, regional and municipal administration , as long as you need to seriously mobilize the country to guarantee a future of quality , of the city of Palermo and the nation Length, in the eyes of the world always remembering that Italy and the cradle of civilization , and the history of all humanity, with an artistic and cultural heritage that must be defended by the apathy of some ill-advised and promoted in the world for its infinite beauty.   Aldo Di Vita Palermo 27/09/2013   Mail. aldo.divita @ hotmail.it cell . 3493967434 .       A Brief History:   The origin of the Botanical Garden of Palermo from the last decades of the eighteenth century , a time when there begins in the kingdom of Naples and Sicily , a historical period marked by numerous reforms and large openings in the sign of European culture brand Enlightenment . Defining event was , in 1779 , the founding of the Royal Academy of the University of Palermo , corresponding to the current University : With the establishment of the chair of Natural History and Botany, the Academy won the Senate citizen to use the power of a small plot of land on the Bulwark of Porta Carini and allocated to Botanical Garden to serve the exposition of the ' simple ' , or the cultivation of medicinal plants useful to teaching. Starting in 1781, the Garden was located on that bastion where the powder was kept before the public , but soon the space available proved cramped and inadequate to educational needs , incapable of further development , so that , a few years after his foundation, they began the paperwork for his transfer . The new location was identified in the plan of S. Erasmus, on a small portion of the lands of Vigna del Gallo owned by the Duke Ignatius Vanni d' Archirafi , next to the public Villa Giulia built in 1777. The new Garden was planted in the new location as of February 22, 1789 . In December of 1795 , with the completion of the work , which started just six years ago, it was solemnly inaugurated. The Garden just opened and he became its first director Giuseppe Tineo (1795-1812) , extended over an area of only 12,000 square meters. At first he had input on the path that led from the boulevard of St. Anthony , the current Lincoln street , the Plan of St. Erasmus and separating him from the Villa Giulia , and thereafter , following the completion of the Gymnasium , it was possible to access from all'Orto ' current enters at the front of the new monumental complex . The garden was divided into four rectangular plots ( quatrains ) separated by two orthogonal paths , with collections ordered by Bernardino da Ucria according to the system of Linnaeus , originally located the plant of the garden fountains and basins including the southern end , the magnificent Aquarium, gift of the archbishop of Palermo, Filippo Lopez y Royo . The monumental complex was composed of a central building, the Gymnasium , home of the Schola Regia Botanices , which in addition to an octagonal room conference included a gallery of study, the Herbarium , and accommodation for the manager. Laterally there were a Roman Baths and a tepidarium . Everything, except the Aquarium , was made according to the design of French architect Leon Dufourny , who, forced to return to France in 1793 for political reasons, did not witness nor the conclusion of the work or the opening of the Garden. Between 1796 and the first two decades of the nineteenth century, were operated several expansions which gave all'Orto the set- up and retained until 1896 . Parts of the Vigna del Gallo were , in fact, acquired along the southern and western ends of the Garden, to plant a grove of trees and exotic ricavarvi space where he was later placed the Winter Garden . Later it was also attached to the main road that separated from the Garden Villa Giulia and in 1819, under the direction of Vincenzo Tineo , took over the office of director to his father Giuseppe was a new possible further expansion that helped increasing the surface area of the Garden of nearly an acre and larger , so the grove already exists. Forty-four years of the direction of Vincenzo Tineo were characterized by numerous attempts , never turned out well , to add more space all'Orto , in order to make it most suited to the needs of botany, new science and evolving . The difficulties encountered in the attempt to annex new areas should be explained , probably , in relation to the events that took place in Sicily during the first half of the nineteenth century : the riots of '20 and '48 begat , in fact, a conflict between Naples and Palermo that led the United shattered ; Sicily , following the creation of the Kingdom of the Two Sicilies , was reduced to a distant province and came to be administered in misrule and speculation ; was less, especially , his interest in all those centers culture, now known to cause these adverse events and potential outbreak of revolutionary ferment . Had thus end the period in which kings and nobles vied to promote the sciences , a period that saw the birth of the Garden and its first expansion, and began years marked by utter obscurity . In such a historical juncture it became almost impossible to take this opportunity to get a new expansion : the attempts of Tineo , as mentioned, were repeatedly discouraged obstructionism of the local authorities who opposed continuous and vexatious obstacles. His successor , Augustine Todaro , tried in every way to equip the Garden of adequate space through a possible exchange. The intent was to exchange a fund is not directly adjacent to the Garden that the University had purchased in 1820 with a neighboring land , belonging to the Dukes Archirafi . The barter and the consequent expansion solution found only in 1906 with the then director , Anthony Borzì , after almost fifty years of struggle and red tape . Iconographic Gimnasyum dating back to the 1820s . With the additional purchase of land until then belonged to the municipal nursery and sold , by the City Council , as compensation for the stolen all'Orto on the side of Via Archirafi for the realization of the current scientific institutes of the Faculty of Sciences , was reached to what is the current structure. To Antonino Borzì , in addition to the merit of having completed the much-desired expansion of 1906 is also responsible for the creation, in 1913 , the Colonial Garden . In parallel to the struggles carried out for the expansion of the Garden followed, starting from the last decades of the nineteenth century , those aimed at the defense of his space. Before the plan of 1886 , following an outbreak of cholera , then the reconstruction of 1946 envisaged the dismemberment of the Garden and the construction of a road axis just inside. The strong opposition of the first Todaro and Francesco Bruno , director of the between 1939 and 1968 , then you must safeguard its integrity. Bruno will be to obtain, in 1954 , after a personal battle that also involved the academic and cultural Palermo , the unanimous vote of the City Council of Palermo, with which they were debating the final and complete preservation of the Botanical Garden .   Author university studies of botany Palermo.     Manifesto document 1986 - 2013 27 years of insecurity ........ We try to tell without getting bored Introduction We are gardeners on a temporary basis by " ..... only 27 years old .... " Working at the botanical garden of the University of Palermo. Twenty-seven years of working relationship essentially " continuous " without prejudice to the short breaks between dismissal ( year-end) and the reinstatement ( YTD) With a certain amount of irony can we call ourselves "precarious stable " not having obtained a " final stabilization " , repeatedly claimed , have reached a level of " precarious stability ", which by its nature and destined to disappear. The causes are known on the one hand the economic and financial crisis ( undeniable ) and for which the only possible solutions seem to consist elusively in spending cuts ( spendine reviews, stability pacts mandatory ) , on the other hand the low sensitivity ( undeniable ) from institutions , universities in the first place , evidently engaged ! questioni.da everything in quite different , the unpleasant feeling that soon also our category will enrich the vast basin costituitola laid off and the chronically unemployed . Without any claim of privilege not due, we wish to highlight that our work takes place within a reality which the botanical garden, not a commercial product subject to the laws " of the market " but cultural property ( you can still talk of culture? ) heritage of the community. If you're not already bored then you will want to know what has happened during these 27 years ...... The story begins in 1986 with the hiring of a core group consists of 15 units . Between 1988 and 1994 the quota is enriched with 10 other units, to the current number of 25 workers . Such assumptions have been made possible thanks to the use of the law n ° 38 of February 1982 art. 2 states .... " for the special requirements of the botanical garden of the Faculty of Agriculture and Faculty of Veterinary Medicine can be used employment of workers on fixed-term ( OTD ) making use of the general contracts entered into for the agricultural sector supplemented by provincial contracts " The necessary financial resources were provided by the " MURST " and used for this purpose . Between the late '80s and early '90s the University of Palermo will use both hands the law. 38/82 , using assumptions also at the Faculty of Agricultural and experimental fields related to it , finding himself in no time with a contingent of OTD of about 180 units . (This means that currently over a hundred colleagues , distributed among its various operating companies of this faculty , are in the same condition) . In the early 90s of the changes involved in the provision of public funds, for which the resources allocated to the recruitment of OTD are no longer designed , but are incorporated in the total funding that the state allocates for universities. From that moment we see year after year to the progressive depletion of the university chapter of the budget intended for SDDs , with consequent curtailment of the day . Lavorativeche pass from 180 to 101 and even less. Even then there was the crisis or had been replaced by other, more "important priority" .......? For the botanical garden are difficult years, progressive decrease ( due to retirement) of the permanent staff , the need to cope with new requirements ( use ....) , no. gg.destinate of the O.T.D. totally inadequate to ensure a minimum of essential services. The situation improved somewhat since 1996 thanks to the approval of the ARS of the law 19/96 , which provides for the payment of an annual contribution to support the activities of the three botanical gardens in Sicily (PA -CT -ME) . Thanks to the use of a portion of such contribution limit of days . ' Work is brought to 179 , still insufficient compared to the real needs of the structure, just bastevole to ensure a level of survival income workers . With the way you get to 2010, the year in which the aforementioned LR 19/96 sinks into a sort of identity crisis , since it was not known if it still exists , or had been incorporated into the black hole that rispnde the table name H. Unfortunately, the second of the two ...... ! So you get to date under the following conditions : 25 workers stopped at 100 days (per 101 clicks dismissal ) waiting for an increase that can not be obtained before the institution has carried out a series of bureaucratic - administrative obtain a contribution according to the new rules laid down on the use of funds of the table .... H .... With good approximation we believe that you will not go over 30 /40 days per worker , for a total of 140/ 150 days total for 2013. About the university has already indicated that for 2014 will guarantee no more than 51 days . P.S. : On the " Giornale di Sicilia" Tuesday, 17/09/2013 ( start of our garrison ) a whole page is devoted to the initiatives put in the yard , to promote the candidacy of Palermo capital of culture for 2019 . Scrolling the contents of the article you become aware , that have been started restoration work on some historic gardens , including the botanic garden . It would be interesting to know who, how and when initiated these intereventi .   Grateful for the attention   The gardeners O.T.D. the botanical garden.   Speichern Sie die botanischen Gärten von Palermo und seine Leiharbeitnehmer für eine lange Strecke .   Der Botanische Garten von Palermo riskiert Lähmung für die unkonventionelle sozialen Schlächterei , die Kürzungen der öffentlichen Ausgaben weiter zu verhängen . Der botanische Garten als auch als ein Kulturgut der Gemeinde und nationaler und europäischer Ebene , und einer der bekanntesten in der Welt mit seinen 12.000 Pflanzenarten. Jetzt ist es in diesem Land üblich, dass diejenigen, die regieren, Einsatz modernster Manöver und demütigend für das Land in große Gefahr , auch die Strukturen, die unser reiches Erbe künstlerischen und kulturellen Bedeutung für das Überleben des Landes , Kraftstoffverbrauch und Branchen wie stellen macht wie Tourismus, Kultur , Studium und Forschung . Im speziellen Fall des Botanischen Gartens , zusätzlich zu touristischen Attraktionen, die Untersuchung von Pflanzen und Forschung, können Sie sehen, seltene Pflanzen , die ohne eine solche Struktur würde eliminiert werden. All dies führt zu dem Überleben des Planeten , denn das Studium der Botanik und auch die Zukunft der Umwelt, in der wir leben. Ohne die notwendige Betreuung und Pflege von Pflanzen , und die monumentale Struktur, die alle den Bach runter wäre . Werden erhebliche Schäden an der Kultur , das Studium der Botanik und der wissenschaftlichen Forschung sein . Darüber hinaus ist die schwere wirtschaftliche Schäden, die noch das Vorhandensein des Tourismus in unserer Stadt verringern würde . Und auch wichtig zu bedenken , dass die architektonische Struktur des Botanischen Gartens , und ein sehr wichtiges monumentalen und künstlerischen Wert. Zum Zeitpunkt der Eigenschaft wird mit einem ungerechten Wirklichkeit konfrontiert. Die Arbeiter in der Pflege der Pflanzen beteiligt sind, und die Wartung der Struktur , die derzeit über 27 Jahren hoch spezialisierte Tätigkeiten der Gartenarbeit Risiko ihre Jobs wegen des Mangels an wirtschaftlichen Mitteln . In diesen Jahren der völligen Unsicherheit Begriff , mit Hungerlöhne gaben sie ihre volle Bereitschaft, professionelle Pflege des Botanischen Gartens , mit einem großen Geist des guten Willens , auch wenn unterbezahlt , und gezwungen, in Zeiten zu arbeiten. Heute ruft für eine bestimmte Aufgabe und stabil mit einem Vertrag möglicherweise menschenwürdige Behandlung . Um weiterhin mit Liebe , Hingabe und ihren wichtigen Beitrag für das Überleben des Botanischen Gartens , der beste und der größte in Europa geben . Heute ihre Arbeit und in ernsthafte Gefahr , da die gesamte politische Klasse in Sizilien in ihrer Unfähigkeit, nicht finden können, Lösungen für das Wohl der Arbeiter , in das Wohl der Stadt Palermo und Kultur. Wer verwaltet derzeit den Botanischen Garten und die Universität von Palermo Botanik -Abteilung . Wie Sie wissen, seit einiger Zeit diejenigen, die diese Institutionen zu verwalten, werden sie oft politisiert , und wir am Ende immer zu verzetteln in den Treibsand der administrativen Bürokratien . Atro vorgeschlagen Institution und der Region Sizilien , die stets die Saison stand pat , wo die einzige Ressource läuft gelebt hatte , und das Rennen um die Macht , wo Parteien teilen die Sitze, und die Herren Politiker zu super Wärme der Sonne zu schützen bezahlt ihre Interessen , sondern auch die der Menschen und der Region . Nicht genug, um wirtschaftliche Manöver und wahllosen Kürzungen der öffentlichen Ausgaben zu rechtfertigen, und gezielt auf Bereiche von zentraler Bedeutung für das wirtschaftliche Überleben des Landes als Tourismus , Studium und wissenschaftliche Forschung zu zerstören. Es ist die Pflicht des Parlaments zu schützen und die Entwicklung des Landes durch die Kontrolle , auch die Arbeit der verschiedenen Regionen Italiens und die Sicherstellung der wirtschaftlichen Notwendigkeit für die Berichterstattung in bestimmten Fällen . Die Institutionen mit dem Thema ( botanischen Gärten von Palermo) , Universitäten, und dann die betreffende Region haben , in der Tat, einen Plan der schrittweisen Entlassung , Reduzierung von Personal und Arbeitszeit zu wissen, dass das Personal lebt seit Jahren in einer Art implementiert Unsicherheit Unendlichkeit, die für 27 Jahre gedauert hat , und betrachten dies als eine echte Schande Italienisch, und eine Form von Sklavenarbeit und Halfter , keine Zukunft mit Lohn beleidigen die Würde des Arbeitnehmers. Ich appelliere an den gesunden Menschenverstand und die Achtung der Souveränität des Volkes, die politischen Herren aller nationalen, regionalen und kommunalen Verwaltung, solange man ernsthaft das Land zu mobilisieren , um eine Zukunft der Qualität, der Stadt Palermo garantieren müssen und die Nation Länge , in den Augen der Welt immer daran erinnert, dass Italien und die Wiege der Zivilisation , und die Geschichte der ganzen Menschheit , mit einem künstlerischen und kulturellen Erbes , die von der Apathie von einigen schlecht beraten und gefördert in der Welt verteidigt werden muss für seine unendliche Schönheit .   Aldo Di Vita Palermo 27.09.2013   E-Mail. aldo.divita @ hotmail.it Zelle. 3493967434 .       Eine kurze Geschichte :   Der Ursprung des Botanischen Garten von Palermo aus den letzten Jahrzehnten des achtzehnten Jahrhunderts , eine Zeit, wenn es beginnt im Reich von Neapel und Sizilien , eine historische Periode durch zahlreiche Reformen und große Öffnungen im Zeichen der europäischen Kultur Marke Aufklärung geprägt. Definieren Veranstaltung war , im Jahre 1779 , die Gründung der Royal Academy der Universität Palermo, entsprechend der aktuellen Universität: Mit der Gründung des Lehrstuhls für Naturgeschichte und Botanik, gewann die Akademie den Senat Bürger , die Macht einer kleinen verwenden Grundstück auf dem Bollwerk der Porta Carini und zugeteilten Botanical Garden , um die Ausstellung des "einfachen" oder den Anbau von Heilpflanzen nützlich Lehre dienen . Beginnend im Jahre 1781 wurde der Garten auf dieser Bastion , wo das Pulver vor der Öffentlichkeit geheim gehalten wurde , befindet sich aber bald der Platz erwies sich beengt und unzureichend, um Förderbedarf , unfähig Weiterentwicklung , so dass nur wenige Jahre nach seiner Gründung , begann sie die Formalitäten für seine Versetzung . Der neue Standort wurde in den Plan von S. Erasmus identifiziert , auf einem kleinen Teil der Ländereien von Vigna del Gallo von der Duke Ignatius Vanni d ' Archirafi , neben dem öffentlichen Villa Giulia in 1777 gehört. Der neue Garten wurde in den neuen Standort als der 22. Februar 1789 gepflanzt. Im Dezember des Jahres 1795 , mit dem Abschluss der Arbeiten , die nur sechs Jahren begann, wurde es feierlich eingeweiht. Der Garten gerade eröffnet und er wurde ihr erster Direktor Giuseppe Tineo (1795-1812) , auf einer Fläche von nur 12.000 Quadratmeter erweitert . Anfangs hatte er Eingang auf dem Weg, der vom Boulevard von St. Anthony , die aktuelle Lincoln Straße , der Plan von St. Erasmus und trennt ihn von der Villa Giulia , und danach führte hatte , nach dem Abschluss des Gymnasiums war es möglich, von all'Orto 'current zugreifen gelangt an der Vorderseite des neuen monumentalen Komplex . Der Garten wurde in vier rechteckigen Parzellen ( Vierzeiler ) durch zwei orthogonal Wege getrennt , mit Sammlungen von Bernardino da Ucria geordnet nach dem System von Linné , der ursprünglich die Anlage befindet sich der Garten Brunnen und Becken einschließlich südlichen Ende , das prächtige Aquarium unterteilt , Geschenk des Erzbischofs von Palermo, Filippo Lopez y Royo . Der monumentale Komplex wurde von einem zentralen Gebäude , das Gymnasium , der Heimat der Schola Regia Botanices , die zusätzlich zu einem achteckigen Raum Konferenz umfasste eine Galerie der Studie , das Herbarium und Unterkunft für den Manager aus . Seitlich gab es eine römische Bäder und ein Tepidarium . Alles , außer dem Aquarium, wurde nach dem Entwurf des Architekten Leon Dufourny Französisch , der nach Frankreich im Jahre 1793 zurück aus politischen Gründen gezwungen , nicht Zeuge noch den Abschluss der Arbeiten oder der Eröffnung der Garten gemacht . Zwischen 1796 und den ersten beiden Jahrzehnten des neunzehnten Jahrhunderts wurden mehrere Erweiterungen , die all'Orto gab das Set-up und behielt bis 1896 betrieben . Teile der Vigna del Gallo waren in der Tat, entlang der südlichen und westlichen Enden der Garten, ein Hain von Bäumen und exotischen ricavarvi Raum, in dem er später den Wintergarten gestellt wurde pflanzen erworben. Später wurde er auch auf der Hauptstraße, die aus dem Garten Villa Giulia und 1819 getrennt angebracht , unter der Leitung von Vincenzo Tineo , übernahm das Amt des Direktors an seinen Vater Giuseppe war eine neue mögliche weitere Expansion, die Erhöhung der Oberfläche der geholfen der Garten von fast einem Hektar und größer, so der Hain ist bereits vorhanden. Forty-four Jahre Richtung Vincenzo Tineo durch zahlreiche Versuche wurden charakterisiert , nie stellte sich heraus gut , um mehr Platz all'Orto hinzuzufügen, damit es am besten geeignet , um die Bedürfnisse der Botanik, neue Wissenschaft und weiterentwickelt. Die Schwierigkeiten bei dem Versuch, neue Anlage angetroffen sollte erklärt werden , wahrscheinlich werden , in Bezug auf die Ereignisse, die sich in Sizilien nahm in der ersten Hälfte des neunzehnten Jahrhunderts : die Unruhen von '20 und '48 zeugte in der Tat, ein Konflikt zwischen Neapel und Palermo , die die Vereinigten erschüttert geführt, Sizilien, nach der Gründung des Königreichs beider Sizilien , wurde zu einer entfernten Provinz reduziert und kam in Misswirtschaft und Spekulationen verabreicht werden ; war weniger , vor allem , sein Interesse an all diesen Zentren Kultur , nun bekannt, dass diese Nebenwirkungen und möglichen Ausbruch der revolutionären Gärung verursachen. Hatte damit am Ende die Zeit, in der Könige und Adligen wetteiferten um die Wissenschaften , eine Periode, die die Geburt des Gartens und seiner ersten Ausbaustufe sah zu fördern, und begann Jahren durch völlige Dunkelheit markiert. In einem solchen historischen Augenblick wurde es fast unmöglich, diese Gelegenheit zu ergreifen, um eine neue Expansion zu bekommen : die Versuche von Tineo , wie erwähnt, wurden wiederholt Obstruktion der örtlichen Behörden , die kontinuierliche und ärgerliche Hindernisse entgegengesetzt abgeraten. Sein Nachfolger, Augustine Todaro , versuchte in jeder Hinsicht den Garten ausreichend Platz durch einen möglichen Austausch auszustatten. Die Absicht war, tauschen ein Fonds nicht direkt neben dem Garten , dass die Universität im Jahr 1820 mit einem benachbarten Land gekauft hatte , der Herzöge Archirafi . Der Tausch und die daraus resultierende Erweiterung Lösung fand nur im Jahr 1906 mit dem damaligen Direktor , Anthony Borzi , nach fast fünfzig Jahren des Kampfes und der Bürokratie . Iconographic Gimnasyum stammt aus den 1820er Jahren . Mit dem Zukauf von Land bis dahin an den städtischen Kindergarten gehörte und verkauft werden, vom Rat der Stadt , als Entschädigung für die gestohlenen all'Orto auf der Seite der Via Archirafi für die Realisierung des aktuellen wissenschaftlichen Instituten der Fakultät für Naturwissenschaften, war erreicht , was ist die derzeitige Struktur . Um Antonino Borzi , neben dem Verdienst, schloss die ersehnte Erweiterung des Jahres 1906 ist auch verantwortlich für die Erstellung, im Jahr 1913 , die Colonial Garden. Parallel zu den Kämpfen für den Ausbau der Garden durchgeführt gefolgt , ausgehend von den letzten Jahrzehnten des neunzehnten Jahrhunderts, jener an der Verteidigung seines Raum abzielen. Vor dem Plan aus dem Jahr 1886 , nach einem Ausbruch der Cholera, dann die Rekonstruktion des Jahres 1946 sah die Zerstückelung der Garden und den Bau einer Straße Achse nur innen. Die starke Opposition der ersten Todaro und Francesco Bruno , Direktor der zwischen 1939 und 1968 , dann müssen Sie zum Schutz seiner Integrität . Bruno wird es sein, zu erhalten, im Jahr 1954 , nach einem persönlichen Kampf , dass auch die akademischen und kulturellen Palermo, die einstimmig von den Stadtrat von Palermo, mit denen sie diskutieren die endgültige und vollständige Erhaltung des Botanischen Gartens beteiligt waren.   Autor Studium der Botanik Palermo.     Manifest Dokument 1986 - 2013 27 Jahren Unsicherheit ........ Wir versuchen, ohne sich zu langweilen erzählen Einführung Wir sind Gärtner für einen befristeten Zeitraum von "..... nur 27 Jahre alt .... " Arbeiten im Botanischen Garten der Universität Palermo. Siebenundzwanzig Jahre Zusammenarbeit im Wesentlichen "kontinuierlich" unbeschadet den kurzen Pausen zwischen Entlassung ( Jahresende) und die Wiedereinstellung (lfd. Jahr) Mit einer gewissen Ironie nennen wir uns " prekären stabil" nicht mit einem " endgültigen Stabilisierung" erhalten , wiederholt behauptet , haben ein Niveau von " prekären Stabilität ", die ihrer Natur nach und bestimmt zu verschwinden. Erreicht Die Ursachen sind einerseits die Wirtschafts-und Finanzkrise ( unbestreitbare ) und bei denen die einzig möglichen Lösungen scheinen elusively bestehen in Ausgabenkürzungen ( spendine Bewertungen, Stabilitätspakte obligatorisch), auf der anderen Seite die geringe Sensitivität ( unbestreitbare ) aus bekannten Institutionen, Universitäten in erster Linie offenbar verlobt! questioni.da alles ganz anders , das unangenehme Gefühl , dass bald auch unsere Kategorie bereichern die große Becken costituitola entlassen und chronisch arbeitslos wird . Ohne Anspruch des Privilegs nicht fällig, möchten wir betonen, dass unsere Arbeit stattfindet innerhalb einer Wirklichkeit, die der Botanische Garten , kein kommerzielles Produkt unterliegt den Gesetzen "des Marktes ", sondern Kulturgut ( kann man noch von Kultur sprechen? ) Erbe der Gemeinde. Wenn Sie nicht bereits gelangweilt sind , dann werden Sie wissen wollen, was während diesen 27 Jahren passiert ...... Die Geschichte beginnt im Jahr 1986 mit der Einstellung von einer Kerngruppe besteht aus 15 Einheiten . Zwischen 1988 und 1994 ist die Quote mit 10 anderen Einheiten angereichert , um die aktuelle Zahl von 25 Arbeitnehmern . Solche Annahmen wurden möglich dank der Verwendung des Gesetzes n ° 38 Februar 1982 Technik verwiesen. 2 Staaten .... " Für die speziellen Anforderungen des Botanischen Gartens der Fakultät für Landwirtschaft und der Veterinärmedizinischen Fakultät kann die Beschäftigung von Arbeitnehmern mit befristeten ( OTD ) die Nutzung der allgemeinen Verträge, die für die Landwirtschaft von der Provinz Verträge ergänzt werden " Die notwendigen finanziellen Mittel wurden von der " MURST " zur Verfügung gestellt und für diesen Zweck verwendet . Zwischen den späten 80er und frühen 90er Jahren an der Universität von Palermo wird mit beiden Händen das Gesetz. 38/82 , unter Verwendung von Annahmen auch an der Fakultät für Landwirtschaft und experimentelle Felder rund um sie , der sich in kürzester Zeit mit einem Kontingent von OTD von etwa 180 Einheiten . ( Dies bedeutet, dass derzeit mehr als hundert Kolleginnen und Kollegen, unter seinen verschiedenen operativen Gesellschaften der Fakultät verteilt , im gleichen Zustand sind ) . In den frühen 90er Jahren von den Veränderungen in der Bereitstellung öffentlicher Mittel , für die die Mittel für die Rekrutierung von OTD nicht mehr ausgelegt sind beteiligt , sind aber in der Gesamtfinanzierung eingebaut , dass die staatlichen Universitäten zuweist . Von diesem Moment sehen wir Jahr für Jahr auf die fortschreitende Verarmung der Universität Kapitel des Haushaltsplans für SDDs bestimmt sind, mit der Folge Kürzung des Tages. Lavorativeche 180-101 passieren und sogar noch weniger. Schon damals gab es die Krise oder hatte durch andere, " wichtige Priorität " ersetzt ....... ? Für den Botanischen Garten sind schwierige Jahre , progressive Abnahme ( wegen Pensionierung ) der Stammbelegschaft , die Notwendigkeit, mit neuen Anforderungen ( verwenden .... ), keine zu bewältigen. gg.destinate der O.T.D. völlig unzureichend , um ein Minimum an grundlegenden Dienstleistungen zu gewährleisten. Die Situation etwas verbessert seit 1996 dank der Zustimmung der ARS des Gesetzes 19/96 , die für die Zahlung eines jährlichen Beitrags , um die Aktivitäten der drei botanischen Gärten in Sizilien (PA- CT -ME) unterstützen bietet . Durch die Verwendung eines Teils dieser Belastungsgrenze von Tagen. " Die Arbeit ist auf 179 gebracht , noch nicht ausreicht, um den realen Bedürfnissen der Struktur , nur bastevole auf ein Niveau von Überleben Einkommen der Arbeitnehmer zu gewährleisten verglichen. Mit der Art und Weise erhalten Sie bis 2010 , dem Jahr, in dem die oben genannten LR 19/96 versinkt in einer Art Identitätskrise , da war es nicht bekannt, ob sie noch existiert , oder hatte sich in das schwarze Loch eingearbeitet , dass der Name der Tabelle rispnde H . Leider hat das zweite der beiden ...... ! So erhalten Sie unter den folgenden Bedingungen heute : 25 Arbeiter hielten an 100 Tage ( pro 101 Klicks Entlassung ) wartet auf eine Erhöhung , die nicht erreicht werden kann, bevor das Institut eine Reihe von bürokratischen durchgeführt werden - administrative erhalten einen Beitrag nach den neuen Vorschriften über die Verwendung von Mitteln des festgelegten Tabelle .... H .... Mit guter Näherung wir glauben , dass Sie nicht über 30/40 Tage je Arbeitnehmer gehen , für einen Gesamtbetrag von 140/150 Tage Gesamt für 2013. Über die Universität hat bereits angedeutet, dass für das Jahr 2014 werden nicht mehr als 51 Tage zu garantieren. P.S. : Auf dem " Giornale di Sicilia " Dienstag, 17.09.2013 (Beginn unserer Garnison ) eine ganze Seite ist den Initiativen in den Garten setzen , um die Kandidatur von Palermo Kulturhauptstadt 2019 zu fördern gewidmet. Scrollen Sie den Inhalt des Artikels, den Sie sich bewusst , dass bereits Sanierungsarbeiten haben auf einigen historischen Gärten begonnen , einschließlich des Botanischen Gartens. Es wäre interessant zu wissen, wer , wann und wie diese initiiert intereventi .   Dankbar für die Aufmerksamkeit   Die Gärtner O.T.D. der botanische Garten .       die Republik Gärtner prekären ohne zu bezahlen den Botanischen Garten bittet um Hilfe 18. September 2013 - Seite 3 Abschnitt : PALERMO IN RÜHREN fünfundzwanzig saisonalen Gärtner des Botanischen Gartens . Ab August erhalten keine Vergütung , jedoch weiterhin zu bedienen kostenlos in der Universität, die Bewässerung der Beete , Hacken , kümmert sich um den einzigartigen botanischen Sammlungen in Europa. Gestern haben die Arbeiter , von denen einige Hochschulabsolventen haben einen Protest vor dem Eingang zum Lincoln Street begonnen. "Wir können nicht seinem Schicksal aufzugeben ein unbezahlbares Erbe - sagt Patrizia Gargano , Sprecher der Gruppe - . Brauchen die Pflanzen konstanten Versorgung und notwendige qualifizierte Arbeitskräfte " Landwirtschaftliche Arbeitnehmer fixiert die Universität begann ihre Tätigkeit in den frühen achtziger Jahren , dank der 38 nationalen Rechts, die finanzielle Unterstützung gesichert . Derzeit sind die Arbeiter zwischen dem Botanischen Garten , der Fakultät für Landwirtschaft, Versuchsfelder und die Poliklinik , für insgesamt 180 Einheiten unterteilt. Anschließend hat das Regionalbüro Gesetz 19 des Jahres 1996 für die drei botanischen Gärten in Sizilien geschaffen , ein neues Budget hinzugefügt um die Berichterstattung über die Arbeitstage zu gewährleisten. Die Arbeiter des Botanischen arbeiten durchschnittlich von 101 Tagen im Jahr zu grundlegenden Dienstleistungen zu gewährleisten. Aber jetzt diese Perspektive ist fehlgeschlagen. Gestern schrieb der Direktor des Botanischen Gartens , Francesco Maria Raimondo , dem Rektor Roberto Lagalla fragen, für eine finanzielle Intervention . - M. p         the Republic Gardeners precarious without pay the Botanical Garden asks for help September 18, 2013 - page 3 section: PALERMO IN STIRRING twenty-five seasonal gardeners of the Botanical Garden . From August do not receive salary, however, continued to operate free of charge in the university , watering the flower beds , hoeing , taking care of the unique botanical collections in Europe. Yesterday the workers, some of them university graduates , have started a protest outside the entrance to Lincoln Street . "We can not abandon to its fate a priceless heritage - says Patrizia Gargano , spokesman for the group - the plants need constant care and necessary skilled labor ." Agricultural workers fixed the University began their activities in the early eighties , thanks to the 38 national law which secured financial backing. Currently the workers are divided between the Botanical Garden , the Faculty of Agriculture , experimental fields and the Polyclinic, for a total of 180 units . Subsequently, the Regional Law 19 of 1996 created for the three botanical gardens in Sicily, has added another budget to ensure coverage of the working days . The workers of the Botanical work an average of 101 days a year to ensure essential services. But now this perspective has failed . Yesterday, the director of the Botanical Garden , Francesco Maria Raimondo , wrote to the rector Roberto Lagalla asking for a financial intervention . - M. p      
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2 comments

  1. Vanessa Seffer

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