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Ott 05

Neocentrismo, male antico, di Maurizio Bonanni

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Tragedia o farsa? Si tratta di cosa molto grave, ma non seria (E. Flaiano).. Noi siamo così. Amen!

Che bello! Alla vigilia del “decadimento” (ma non è un isotopo!) berlusconiano, mi pare di stare nel Paese delle Meraviglie, con Biancaneve e i Sette Nani nel giardino politico di questa Agorà di comari, valletti e sicari, tutti chiotti, bassi e.. neocentrici! Togliamoci, finalmente, le finte lenti del bipolarismo, e proviamo a guardare, a occhio nudo (un po’ miope, forse, ma genuino..) la realtà di oggi, di ieri e di domani. Cari concittadini (il “cittadino” dei grillini mi ricorda la Gironda e la ghigliottina.. Preferisco, quindi, anteporvi il “con”, quello che ci accomuna, nella buona come nella cattiva sorte..), Noi siamo -e "resteremo", ahimè!- il Paese di Tommasi di Lampedusa, in cui vale la massima: "Lascia che tutto cambi, affinché nulla cambi!".

Ricordiamo le varie tappe? Primo scenario, inizio anni ’90: 1992, Mani Pulite, e fine del dominio sessantennale della Dc e dei suoi satelliti -Psi compreso-; 1993, introduzione del nuovo sistema elettorale maggioritario (elezione diretta dei Sindaci e dei "Governatori"). Prima dimostrazione del principio d’invarianza (socio-politica): la maggior parte degli ex democristiani e dei socialisti rientrano (per mille rivoli, più o meno oscuri..) in Fi e, poi, nel Pdl, e ci resteranno sotto mentite spoglie, consacrati da 20 anni di Berlusconismo. Nulla è cambiato, rispetto al craxismo e all'andreottismo. Anzi, grazie a loro, B. non ha fatto una sola delle rivoluzioni liberali promesse: il deficit è paurosamente aumentato; lo Stato-badante si è ulteriormente ingrassato, dilapidando immense fortune, sottratte alla crescita economica e a servizi pubblici (in)decenti da una mostruosa fiscalità generale.

L’ho denunciato molto tempo fa per primo e, qui, vale proprio la pena di ripetermi: basta con l’eclatante falso storico dei “20 anni di berlusconismo”! Dal 1994 a oggi, B. ha governato "meno della metà" del famoso “Ventennio” (che delicata assonanza, non trovate?). Per l’altra metà, le redini del Paese sono state saldamente in mano (per grazia scalfariana del duo Oscar-Luigi ed Eugenio, e poi di Napolitano!) a governi tecnici o apertamente di sinistra. I disastri dell'euro e dei Trattati-capestro con l'Europa sono stati firmati e sottoscritti da uomini della sinistra storica (Amato, Ciampi, Prodi). Date, nomi e circostanze sono tutti su Wikipedia. Malgrado, e perfino a dispetto, dei principi sanciti dai Trattati successivi, i vincoli di bilancio e di spesa, che ci stanno uccidendo, sono stati pensati e scritti da Mario Monti, in un Regolamento europeo (il n. 1466) del 1997.

Ripeto qui, volentieri, il mio mantra di sempre: l'euro ha tagliato della metà il potere di acquisto delle famiglie, dal 2002 in poi! Cito (non voltatevi dall’altra parte, Vi prego!) il mio solito esempio eclatante: un appartamento di 80 mq, a Roma, valeva 400 milioni di £ nel 2001 e, ad aprile 2002, era quotato più di 400.000 € (il doppio, letteralmente). Su quella follia monetaria si innestò, per di più, la politica scellerata dei mutui facili, concessi in euro dalle banche e, anch'essi, pari al doppio del valore di quelli precedenti, calcolati in lire! Dov'era l'Istat, che parlava di "inflazione percepita"? Chi glielo aveva suggerito? Bruxelles-Francoforte? Chi, mediaticamente, coprì tutto questo scandalo e disonore? Perché, invece, in Germania, a Berlino, quello stesso appartamento costa, ancora oggi, la metà che qui da noi? La conseguenza dei mutui facili (in euro), è stata la progressiva insolvibilità delle famiglie italiane indebitate, a causa della recessione infinita della nostra economia. L'Europa ha salvato con molte centinaia di miliardi (tutti soldi nostri!) quelle stesse banche, uccidendo tutti noi! Complimenti!

Secondo scenario. A seguito della riforma elettorale, graziosamente definita “Porcellum”, i più fantasiosi sostengono (non si capisce a quale titolo.. Forse, quello della riforma dalemiana del Titolo V della Costituzione, che ha scavato ulteriormente la fossa ai bilanci pubblici, concedendo smisurati poteri di spesa alle Regioni!) che, grazie al bipolarismo, si sia passati dalla 1^ alla 2^ Repubblica. Peccato che abbiano continuato a comandare, grazie a Fi-Pdl e a Ds-Pd, gli stessi di prima, tutti con il finto prefisso "ex" davanti al nome: comunisti; fascisti, democristiani, socialisti (i liberali, quelli no, purtroppo!). Nulla è cambiato, come si vede..

Terzo e ultimo (recentissimo) scenario. Dal 2 ottobre 2013, arriva il neo-centro sinistra, Letta-Alfano e, con lui, imperversa il motto di: “Guai ai Vinti!” (B. in testa a tutti!). Storicamente, “Berlusconismo” ha voluto dire, qui in Italia (altrove, la cosa era realtà da mezzo secolo!), dare un volto nuovo alla conquista del voto di opinione, grazie all'effetto-traino di un leader carismatico e alla sua capacità di comunicare idee forti (l'anticomunismo; la rivolta fiscale; l'avversione per lo statalismo) che, poi, purtroppo per il Cavaliere, si sono rivelate una bolla di sapone! Da oggi, assassinato il padre, le sue creature (gli Alfano, i Cicchitto, i Lupi, etc..) “quel” voto di opinione se lo possono pure scordare, tanto sono, appunto, creazioni letterali di B., da lui miracolate, e condotte per mano all’apice del potere, attraverso le liste bloccate e la cooptazione ai vertici dei Partiti (Fi, poi Pdl) di cui, effettivamente, B. era l’unico e incontrastato “padrone” (come mecenate e portatore di consensi per decine di milioni di unità!).

Dal 2 ottobre 2013, assisteremo, progressivamente, allo scompaginamento di tutto questo, con ritorno all'antico: vedremo, prossimamente, nascere decine di partitini di centro (Renzi compreso?), ognuno in lotta -più o meno fratricida- tra di loro, per conquistare una nicchia di potere e posti al sole (sempre a spese nostre, cari i miei “concittadini”!), da offrire al proprio personale politico e ai "clientes". Quindi, niente Porcellum, né Mattarellum, ma proporzionale "a gogò". E “chissene importa dell’astensionismo!”. Grillo si guardi un po' attorno: stanno friggendo anche lui.. Visto? Nulla cambia, ancora una volta.. Ma noi italiani, quando ci decideremo a diventare adulti?

 Di Maurizio Bonanni

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