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Ott 15

Dopo il Convegno al Senato del 23 settembre per i giovani, di Fiorella Ialongo

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  Una delle cause della bassa crescita in Italia è la condizione dei giovani. Poche opportunità, disoccupazione, precarietà, bassi redditi ed insufficiente welfare sono le difficoltà da affrontare e che si sono accentuate con la crisi scoppiata nel 2008. Le nuove generazioni sono frustrate in quanto costrette a ricorrere in numero sempre maggiore agli aiuti delle famiglie. Questa solidarietà, inoltre, rischia di indebolirsi poiché la povertà economica dei nuclei con figli è aumentata. Su questa grave tematica è stato organizzato lunedì 23 settembre, nei locali del Senato, un convegno intitolato:” Le regioni e gli enti locali nello svolgimento dei compiti in materia di turismo, sport, istruzione e ricerca per creare opportunità”. Numerosi ed importanti gli interventi, tra di essi quelli di Walter Ferrazza, Sottosegretario agli Affari Regionali; Vanessa Seffer, consigliera esperta presso il Dipartimento Affari Regionali; Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico; Felice Agrò, direttore sanitario Campus Bio – medico; Emilio Fatovic, rettore convitto Vittorio Emanuele II; Fabio Filocamo, dirigente Miur. Sono stati interessanti gli spunti offerti, come il fatto che la sensibilità al lavoro non può nascere spontanea nei giovanissimi come l’erba nei campi senza un adeguato percorso di accompagnamento. In questo senso il fine dell’apprendistato non dovrebbe essere minimizzato alla riduzione del numero dei disoccupati, ma essere inteso in senso alto, come uno strumento formativo, di crescita della persona umana. Un altro aspetto evidenziato sono stati i vantaggi dell’attività delle associazioni sportive. Essi non si limitano alla cerchia ristretta degli aderenti o beneficiari di queste iniziative, ma riconquistano il capitale sociale delle città, ossia sono i punti in cui i ragazzi si incontrano dando vita ad una rete di amicizie e di relazioni che originano successivi, evidenti, effetti positivi. Un’altra caratteristica interessante di queste iniziative, comune a quella delle associazioni di promozione turistica per persone con disabilità, è l’offrire opportunità di lavoro in fase di crescita. Entrambe forniscono un prodotto di qualità e attento al volto umano della città. Infine, la green economy richiede un forte ripensamento sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse, sull’uso di prodotti e servizi maggiormente ecosostenibili da svolgersi attraverso una strategia definita, una pianificazione puntuale. E’ una visione in cui la sostenibilità dello sviluppo si basa su un complesso di riforme auspicate da diverse parti che punti alla riqualificazione industriale, in cui si premia la ricerca e l’innovazione industriale in filiere nuove ed attente al risparmio energetico. In conclusione, è emersa la necessità di nuove forme di collaborazione pubblico  - privato, rispetto alle quali si è in una fase di ricerca, ma rappresentano indubbiamente una delle poche risposte possibili ai problemi della crisi economica. Fiorella Ialongo  
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