Ott 29
Te la do’ io la.. “Stabilità”! di Maurizio Bonanni
Indovinate chi stabilizza la Legge di Stabilità?Certamente, i conti pubblici, in base alla semplice equazione “Entrate = Uscite”. E tutto ciò a seguito dell’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Voglio qui ricordare che la suddetta riforma venne varata, praticamente, nottetempo, con la maggioranza bulgara dei 2/3, senza che vi fosse stato un minimo di dibattito nel Paese! E, poi, osano dire che non siamo etero diretti! Dov’era la libera stampa? Dov’erano i nostri rappresentanti del popolo, Pdl, Pdl-meno-Elle, etc? Dunque, senza addentrami nei numeri (non sono un economista.. Almeno, non ho studiato alla Bocconi, pur avendo tre lauree!), voglio dirvi solo questo: tutte le tasse che dovevate pagare con il Governo Monti, le pagherete ugualmente con il Governo Letta.. Sotto mentite spoglie.. Tarsu, Tares,.. tutte sigle che incapsulano lo stesso contenuto: una solenne stangata per il contribuente! Ci si continua a mentire, su tutto, infatti.. Si danno dati fasulli sulla ripresa, per es.: quella famosa “luce in fondo al tunnel”, di memoria montiana, non rappresenta altro che le luci di posizione di un treno in corsa, che procede in senso contrario a quello di marcia, sul quale ci stanno incamminando tutte le norme finanziarie (più tasse, e solo quelle, per tutti!) da dieci anni a questa parte!
Mani molto più esperte delle mie, sono andate a frugare nei documenti finanziari del Ministero dell’Economia, per scoprire che le entrate sono regolarmente sovrastimate e che la spesa pubblica continua a crescere, malgrado i vari artifizi di bilancio.. Qui voglio sfatare, definitivamente, una vulgata che non ha alcun senso: ovvero, che le leggi le scrive il Parlamento! Nulla di più falso! State bene attenti a quello che accade in Consiglio dei Ministri, quando arriva un documento da inviare alla Gazzetta Ufficiale per la stampa di un decreto legge: fino a quando la norma non è pubblicata, nero su bianco, viene ripassata da “manine” esperte (alti burocrati, funzionari di apparato) che, all’ultimo momento, inseriscono quello che fa comodo a loro, per aumentare i privilegi di qualcuno, o allentare i vincoli su certe restrizioni tendenti a colpire i trattamenti economici dei manager pubblici, ovvero per introdurre di soppiatto nuovi balzelli, a carico della comunità, che sfuggono completamente al controllo sia delle Commissioni Parlamentari competenti, sia degli stessi Ministri!
Parliamoci chiaro: la barzelletta del vincolo di Maastricht del 3% non regge alla prova dei fatti! Primo, perché la Germania e la Francia hanno ampiamente beneficato di deroghe, gentilmente concesse loro “anche” dall’Italia! Secondo, perché non v’è nulla, ma proprio nulla che indichi come quella soglia si debba ritenere -scientificamente e obiettivamente- “critica”! L’aneddotica vuole, infatti, che tale soglia venisse letteralmente posta “a caso” da Mitterand, per arginare le pressanti richieste dei suoi Ministri a sforare i deficit di bilancio, per concedere più spesa pubblica ai loro Ministeri! Così, come non è ben chiaro a tutti (si vedano i saggi del Prof. Guarino, in proposito!) che il regolamento sui vincoli di bilancio -quelli che, oggi, soffocano le economie dei Paesi mediterranei della Ue- sono stati scritti da Mario Monti, che ha firmato il Regolamento europeo n. 1466, sopravvissuto (udite, udite!) ai Trattati europei successivi, che parlano di ben altri comportamenti che avrebbe dovuto adottare l’Unione, in materia di crescita e di equilibrio dei bilanci pubblici!
Voglio qui dire soltanto una cosa: i politici non sono assolutamente in grado di imporre la loro volontà alla macchina amministrativa dello Stato, che funziona in modo totalmente autoreferenziale! Vi faccio notare che solo noi e la Francia possediamo un apparato borbonico come quello della Giustizia amministrativa (i Tar e il Consiglio di Stato). Però, in Francia funziona benissimo ed è particolarmente snello. Da noi, è totalmente deresponsabilizzante e favorisce una mole immensa di contenziosi, che fa perdere enormi risorse al Paese, per gli allucinanti ritardi amministrativi, che contraddistinguono l’aggiudicazione e l’esecuzione degli appalti, e per i costi elevatissimi di tipo extracontrattuale! Basterebbe abolire il sistema della Giustizia amministrativa, introducendo due correttivi fondamentali: a) la mediazione obbligatoria; b) dure sanzioni pecuniarie, per cui chi ha torto “deve” pagare un corrispettivo congruo, come sanzione, proporzionale ai giorni di ritardo dell’inizio lavori.
Poi, infine, un rimedio generalissimo, per liberare gli Italiani dalle secche della burocrazia: basterebbe trasferire tutta le attività burocratico-produttive in digitale, eliminando, così, tutte le pratiche di auto amministrazione, che oggi ammontano a più del 90% dell'attività complessiva della PA (quanti di voi lo sanno?): il che equivale, in soldoni, a qualcosa come due-trecento miliardi di euro/anno gettati al vento! Politici, burocrazie e sindacati fanno muro, affinché nessuno capisca cosa accada veramente, all'interno di quella "Scatola Nera", denominata burocrazia, a tutti i livelli. Per abbattere questo particolarissimo “Muro di Berlino” nostrano, basterebbe mettere tutta la PA on-line e on-demand (come una qualunque impresa di servizi sana). A questo punto, milioni di impiegati saranno costretti a fare e produrre soltanto quello che veramente interessa il cittadino, a costi standard, nel rispetto rigoroso della qualità e dei tempi prefissati! Mettendo fuori dai palazzi i burocrati (senza, però, perdere un solo posto di lavoro: gli attuali impiegati lavorerebbero da casa, smanettando dalle loro scrivanie virtuali!) si risparmiano cifre colossali, in energia, traffico, manutenzione immobili, macchine di servizio, spesa corrente e per investimenti, etc., etc..
Si poteva fare, se vi interessa, fin dal 2000: tutti gli strumenti (Internet, web, Wi-Fi) erano già pronti.. Indovinate di chi la colpa? E, secondo voi, perché nessuno ne parla? Quanti sono complici di questo silenzio e di questa mostruosa menzogna della necessità del mantenimento in vita di "questo" Leviatano di Stato-badante. E che cosa fanno i politici di professione? Complici e autori di tutte le norme (primarie, secondarie e terziarie), che consentono di fare degli Uffici pubblici degli "Uffici Complicazione Affari Semplici", per dare lavoro a un'infinità di gente rapita alla terra! E' proprio questo il termine della "imbecillità sistemica" che li (ci?) contraddistingue: quante centinaia di migliaia (io il conto l'ho fatto!) di nuovi impieghi, ultra qualificati (soprattutto tra le generazioni più giovani!) si creerebbero, per manutenere, potenziare e assistere un'enorme rete e dorsale telematica, formata da milioni e milioni di scrivanie virtuali?
E quali forme evolute di assistenza digitale all'utenza (che favorirebbero la creazione di molte migliaia di PMI), in regime di libero mercato (chi ne ha bisogno, se la paga!), emergerebbero da una simile rivoluzione copernicana? Tra l'altro, immaginate che tipo di super-efficienti sistemi premiali potrebbero essere messi in atto (i computer non si dimenticano di un solo byte degli scambi di corrispondenza e direttive tra la rete degli operatori-burocrati!), per quanto riguarda la produttività individuale! I milioni di impiegati di oggi si troverebbero a lavorare sul serio e, proprio per questo motivo, a guadagnare molto di più, con un minimo di preparazione e di buona volontà! Ma le avete mai viste, quelle giovani madri, impiegate in un qualunque ufficio burocratico, frustrate e nevrotizzate, che debbono impazzire, la mattina presto, per sistemare i figli piccoli e, poi, correre ai loro inutilissimi posti di lavoro, per firmare il cartellino?
Dalla scrivania virtuale, stando comodamente a casa loro, invece, potrebbero organizzarsi e modulare a piacimento le proprie attività giornaliere (il principio, anche per i burocrati, deve essere sempre quello valido per tutti: "SE NON LAVORI, NON MANGI!"), interagendo direttamente con l'utenza, e/o con il circuito on-line di qualità e produttività, al quale fanno riferimento. Tutti sanno benissimo che le cose stanno così, perché moltissima gente, oggi, lavora e guadagna bene sul web.. Perché non i burocrati?
Io ho chiarissimo come si fa a motivare e a costruire un gioco burocratico a somma positiva per tutti, in cui tutti i cittadini, cioè, hanno qualcosa da guadagnare! Oggi, a causa di questo mostruoso Leviatano dello Stato-Badante perdiamo tutti, ricordatevelo! Ma avremo tempo di parlarne tra di noi..
Di Maurizio Bonanni