Rinviare, Sopire, Sopravvivere. Di Riccardo Cappello

Share

Il sistema degli albi è deceduto anche se la classe politica tiene il cadavere nel freezer non per riscuotere la pensione ma per canalizzare il consenso.  La tecnologia, infatti, ha fatto saltare i blocchi sociali rendendo fluida la società, inutile la predefinizione di ogni lavoro ed obsoleto il sistema costruito su ordini e categorie. La vicenda che ha contrapposto i tassisti milanesi alla società Uber è la metafora ideale per leggere la morte del sistema verticistico fondato sulle categorie. La predetta società offriva, attraverso un’applicazione su smartphone (Uberpop), anche ai privati cittadini la possibilità di effettuare corse a pagamento, aggirando le norme su tassametro e stazionamento in autorimessa e stravolgendo limiti territoriali e tempi del servizio. Non potendo fare altro i tassisti hanno paralizzato la città, strumentalizzando i cittadini per riportare nuovi problemi sui vecchi binari della concertazione. La politica, sempre pronta a mediare per passare all’incasso elettorale, ha preso il solito provvedimento che lenisce il dolore ma non cura la malattia: ha qualificato l’attività degli Uber esercizio abusivo della professione ed ignorato che l’interruzione di pubblico servizio è un reato penalmente perseguibile. Peraltro, il ministro è intervenuto, senza che nessuno sollevasse la questione, scavalcando l’Authority per i trasporti istituita proprio per occuparsi di queste situazioni. Le quali sono destinate a ripetersi fino a quando le grandi città non si doteranno di un piano traffico che consenta alle auto pubblico di fare più corse tanto da poter ridurre le tariffe in modo che i cittadini siano indotti ad utilizzare più spesso il servizio. Ma se i tassisti contestassero l’assenza del piano traffico correrebbero il rischio di vedersi revocare le licenze o di subire rappresaglie. E il cittadino ? È un pretesto in nome e nell’interesse del quale possono compiersi le peggiori nefandezze

Di Riccardo Cappello, Il Cappio

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito fa uso di cookie tecnici e di terze parti per il suo funzionamento. Per ulteriori informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggere la Informativa estesa cookie. Proseguendo la navigazione, ricaricando questa pagina o cliccando sul link Accetta cookie si accetta quanto specificato nella Informativa estesa cookie. Informativa estesa cookie | Accetta cookie