“NOVITÀ IN TEMA DI DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI IN ETÀ PEDIATRICA: COSA È CAMBIATO E COSA È IMPORTANTE SAPERE?”
I bambini in Italia e in particolare in Sicilia soffrono sempre più di problemi legati a disordini funzionali gastrointestinali. Le cause sono: lo stress, uno stile di vita sbagliato, l’obesità, il fumo attivo e passivo. Di tutto questo si parlerà nel corso del convegno intitolato “Novità in tema di disordini funzionali gastrointestinali in età pediatrica: cosa è cambiato e cosa è importante sapere?” che si svolgerà venerdì 5 dicembre (a partire dalle 14) e sabato 6 dicembre all’hotel Piazza Borsa, in via dei Cartari 18. A organizzarlo, il professore Giovanni Corsello (Presidente della SIP – Società Italiana di Pediatria) ed il dottore Claudio Romano (Università di Messina e Vice Presidente della Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica), con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria e della SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica). Tra i numerosi presenti spiccano due professori americani di fama internazionale: Samuel Nurko della Harvard Medical School e Miguel Saps della Ann & Robert H. Lurie Children's Hospital of Chicago. Insieme discuteranno i numerosi e sempre più sviluppati dati che riguardano questo problema, che vede sempre più numerose le richieste di consulenza specialistica in ambito pediatrico per il bambino che si lamenta di dolori addominali, bruciore epigastrico o reflusso gastroesofageo, stipsi o evacuazioni frequenti nel corso della giornata, vomito e rigurgiti o con difficoltà nell’alimentazione. Queste condizioni rappresentano un rilevante problema sociale e interferiscono con le normali dinamiche familiari, con costi diretti e indiretti (perdita di giorni di scuola o di ore di lavoro da parte dei genitori) molto rilevanti. A parlare sono i numeri, che sostengono che nella fascia d’età tra 1 e 16 anni oltre il 50% delle richieste di consulenze gastroenterologiche riguardano i disturbi funzionali gastrointestinali in tutte le variabili, con una reale prevalenza del dolore addominale ricorrente, specie nella variabile della sindrome del colon irritabile. Le cause? Stili di vita sbagliati (obesità o sovrappeso), modalità di alimentazione, stress, fumo di sigaretta diete non equilibrate. È stato inoltre calcolato che il costo sociale per una famiglia di un bambino con colon irritabile è superiore a tremila euro l’anno. Nel dato sono comprese: indagini, visite specialistiche, giornate lavorative perse dai genitori, baby-sitting. Vassily SortinoDic 04