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Dic 08

“I Colori della Luce, Colori della Pace”, di Fiorella Ialongo

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20141126_182904 L’artista tedesca Karen Thomas ha recentemente presentato la Preview della sua Personale “I Colori della Luce, Colori della Pace. Commemorare per non Dimenticare la Prima Guerra Mondiale”, in ricordo dei cento anni dallo scoppio del conflitto. L’evento d’arte si è svolto a Roma nella splendida cornice di Villa Cuboni, grazie all’organizzazione ed alla direzione artistica dell’Associazione Mater. Quest’ultima curerà anche il progetto espositivo della Personale che dovrebbe essere composta da una settantina di quadri e che saranno esposti da maggio a giugno 2015 a Forte di Fortezza in Alto Adige. Alla serata romana ed all’evento estivo hanno dato il loro patrocinio l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, l’Ambasciata d’Austria, l’Ambasciata del Kosovo, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’Accademia di Belle Arti di Roma. Per Karen Thomas la sua Personale ha un significato fortissimo. I colori della tela sono lo strumento di cui si serve per trasmettere emozioni. Esse non sono soltanto quelle del dolore per uno degli eventi più drammatici della storia europea. Colui che si pone davanti al quadro dovrebbe essere spinto soprattutto alla riflessione verso valori superiori, primo fra tutti sul vero significato della Pace. In questa prospettiva, l’arte di Karen Thomas tende a diffondere un’etica in cui l’Uomo è protagonista, consapevole della propria responsabilità verso gli altri esseri umani ed il mondo che lo circonda da conservare per le future generazioni. Per questo l’artista presta particolare attenzione alla scelta dei colori: il blu, simbolo della libertà interiore, della tensione verso l’Infinito; il bianco, icona della pace, dell’apertura al nuovo; il giallo, simbolo della preziosità, soprattutto della vita, dello spirito che incontra il Divino; il nero, come buio da cui si origina la creatività. Oltre alla scala cromatica, anche l’uso dei materiali utilizzati tende a trasmettere sentimenti di pace, di luce. Per questo, per molti quadri, é utilizzato il plexiglass che rende maggiormente luminose le opere. Questo effetto può essere ulteriormente accentuato ponendo una luce dietro l’opera, dando vita ad un gioco di luci e colori molto particolare. Altre opere sono raffigurate in rilievo per accentuare la profondità. In riferimento allo stile, l’artista appartiene agli esponenti della recente corrente neo – espressionista (ossia non puro astrattismo), per cui nelle sue opere si intravedono figure, volti. In particolare in un quadro, le figure stilizzate (che rappresentano l’Uomo) non rimpiccioliscono secondo i dettami della prospettiva, ma rimangono uguali mano a mano che salgono verso l’alto, per simboleggiare che l’Uomo ascende verso il Cielo con tutti i suoi valori, cioé rimanendo integro verso una spiritualità superiore. Nel corso della serata abbiamo chiesto a Karen Thomas: “Perché ha usato nel titolo il riferimento alla luce?” “Essa è la fiaccola necessaria portatrice di pace e conservatrice della famiglia, dell’etica, della fratellanza fra i popoli contro le tenebre della guerra. E’ simbolo di un’Europa unita senza più guerre, lotte fra le nazioni”. “Vi é continuità tra la mostra precedente, dedicata al mistero del blu, e quella presentata in anteprima oggi?” “Si, il blu è il colore della vita e quindi della responsabilità dell’uomo nei confronti della vita. Il blu si lega con tutti gli altri colori della mostra di oggi ed in quelli che saranno presentati prossimamente. Il suo senso profondo è quello  di promuovere un’etica che possa favorire il progresso umano e l’ambiente, l’universo. Evidenzia la prospettiva dell’individuo all’interno del mondo che lo circonda. In questa direzione l’estetica non è fine a se stessa ma modello, esempio per le generazioni future”. “Nel gioco di chiaro-scuro dei suoi quadri noto delle assonanze, si è ispirata a qualcuno?” “ Amo Caravaggio”. Fiorella Ialongo
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