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Gen 08

SIAMO TUTTI “CHARLIE”.. CHAPLIN? Di Maurizio Bonanni

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  modificata Patetici. Ecco, voglio dire solo questo. Patetici: i "politically-correct"; i malpancisti; i perbenisti; le migliaia di firme giornalistiche che, guarda caso, oggi discettano sull'Islam radicale, per riaddormentarsi tra qualche giorno, in un sonno destinato a durare, in genere, alcuni anni. Alcuni, poi, fanno dotti (?) distinguo se si sia, o meno, trattato di un atto di guerra o di terrorismo, quello che ha falcidiato dodici credenti e difensori (in divisa) della libertà di stampa. Beh, cari tutti Voi, mi avete sinceramente stufato. Apro, quindi (certo, invano) con un'autocitazione. Esattamente dieci anni fa, nel 2004, pubblicai, su questo giornale, un breve saggio, dal titolo: "La Crociata del XXI secolo". Se non disturbo troppo, Vi riproduco i passaggi fondamentali. «Le “crociate”, come furono chiamate, segnarono diversi rovesci, per le truppe cristiane, acquartierate in luoghi ostili, in cui le comunicazioni con il continente europeo erano problematiche e, a volte, impossibili. Ma, nonostante tutto, sapemmo superare perdite atroci, lente agonie per fame e per sete, perché il nostro spirito, allora, era tutt’uno con la Spada e la Croce. Esattamente come quello dei fondamentalisti, oggi: Tritolo [AK-47, NdR] e Corano. Loro, ahimé, hanno capito con assoluta chiarezza una cosa molto semplice: in Noi lo spirito del crociato è, forse, morto per sempre. È un bene o un male? Un male, certamente, se guardiamo da vicino la nostra impotenza, di fronte ai lutti ed alle devastazioni che il fondamentalismo islamico sa infliggerci, attraverso la sua Jihad, che spinge legioni di fanatici a sacrificare la loro stessa vita, pur di massimizzare le nostre perdite. Ma quale equazione mentale tiene in piedi questa gente misteriosa, che ci ha dichiarato guerra, senza che noi lo volessimo o lo sapessimo? Perché sacrificano i nostri vecchi, donne e bambini? Quale minaccia comporta per loro tanta gente, del tutto innocente? La risposta lascia senza fiato: perché sono infedeli. Punto e basta. Paradossale no? Non si lascia ai bambini nemmeno il tempo di crescere, anche per convertirsi ad Allah, se credono. Altra questione essenziale: perché quella del fondamentalismo è divenuta una “guerra globale” (che alcuni definiscono la “Quarta Guerra Mondiale”, dato che la Terza, quella relativa alla Guerra Fredda, l’abbiamo vinta noi, alla grande!)? Semplice e terribile, allo stesso tempo: noi e loro (i musulmani) siamo presenti in tutte le aree del globo e ci contiamo a miliardi. Così, se questa sconvolgente lebbra dell’odio mortale contro di noi [e contro tutti i musulmani ritenuti "eretici"! NdR] continua a crescere e svilupparsi, nelle aree dove sono presenti (in forma minoritaria o maggioritaria) comunità musulmane, proprio questo carattere di “adiacenza” è destinato a fornire l’innesco senza fine, per colpire quanti più bersagli possibili, qui da noi, in America, in Europa, ovunque vi sia una pallida testimonianza di Occidente. Fin dove arriva questo odio? Una cosa deve essere chiara a tutti: i confini dell’empietà, che noi abbiamo conosciuto e regolato (vedi Convenzione di Ginevra) in passato, sono, oggi, tutti saltati. Il nuovo nemico, sfortunatamente, si riserva di colpire ovunque e comunque, poiché, dal suo punto di vista, non esistono condizioni di extraterritorialità, in quanto il terrorismo fondamentalista è, per sua stessa natura, a-statuale [..] Analizzando bene la dottrina di Bin Laden [..], ad esempio, se solo i suoi radicali dovessero espugnare il fortino pakistano, che è attualmente il meglio guardato del mondo (Musharraf è lì per questo!), allora l’Apocalisse nucleare sarebbe alla portata di questo secolo. Se credete che io stia scherzando, fatevi una bella nuotata in Internet, e vedrete quanta informazione allarmante e seria esista in merito!». Fine dell'autocitazione. Vengo ora al punto. Ha senso dire (come sento da più parti) che bisogna armarci, per combattere in prima persona i nostri carnefici? È giusto parlare di "scontro tra civiltà" (furono civili, secondo voi, Cortez e Pisarro, che sterminarono le civiltà incaiche e azteche?), tra musulmani e cristiani, come se i primi non avessero dato un contributo fondamentale con le loro arti e scienze al progresso dell'umanità? Si può giustificare chi fa di tutta l'erba un fascio, accomunando 1,4 miliardi di musulmani (che allevano figli, si ammazzano di fatica lavorando, e sono assolutamente pacifici!) ai loro epigoni fondamentalisti? E, in quest'ultimo caso, montiamo su colossali crociate contro tutti costoro? La risposta a tutto questo (e a molto altro) è: NO! Ma, allora, dobbiamo capire bene determinati meccanismi. Sarò breve. Avete notato che i due miliziani, armati di AK-47, hanno lasciato una traccia indelebile e inconfondibile, "dimenticandosi" addirittura un documento di identità nel cruscotto della macchina, servita per l'azione? Volevano firmare il blitz, punto e basta, come fanno i martiri suicidi con i loro messaggi audiovideo, pubblicati su YouTube. Dovete sapere che, dopo l'Olp, i jiahdisti sono organizzati per cellule spontanee. Si inventano autonomamente, cioè, come portare una propria, personalissima "Guerra Santa" nel cuore infedele dell'Occidente, identificando qualsiasi non-musulmano ortodosso come un nemico. Quindi, i bersagli sono infiniti, e non c'è alcuna difesa possibile. Né affondando Mare Nostrum; né abbattendo le moschee; né rimandando a casa, con la forza, milioni di immigrati musulmani. Il solo rimedio che, da molti anni, vado predicando è la costituzione di una Delta Force occidentale, che operi con le leggi e i protocolli di guerra, in modo da neutralizzare in situ le teste pensanti e i mandanti potenziali dei miliziani armati. M16, contro AK-47, nel silenzio vellutato dell'Intelligence. Poi, tutto ciò sarà vano se l'Occidente non ripristinerà i suoi valori cristiani e illuministi, smaltendo nelle discariche della Storia il suo buonismo d'accatto, in modo da rinunciare a finanziare, con i suoi giganteschi consumi di droga e con l'accoglienza indiscriminata dei clandestini, i gruppi più oltranzisti (come l'Isis) del fondamentalismo radicale. Spero di essermi spiegato una volta per tutte. Onore ai colleghi caduti! Di Maurizio Bonanni
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