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Apr 04

Il progetto espositivo di Karen Thomas. Di Fiorella Ialongo

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  Un posto particolare tra gli eventi che l’Università “Sapienza” di Roma ha sostenuto, spetta alla presentazione ufficiale dei temi del progetto espositivo della pittrice Karen Thomas “I Colori della Luce – I Colori della Pace – Commemorare per non dimenticare la Prima Guerra Mondiale”, curata dallo storico dell’arte Claudio Strinati, e che rientra tra le iniziative curate direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, delle Ambasciate d’Austria, della Repubblica Federale di Germania, della Repubblica del Kosovo, della Provincia Autonoma di Bolzano e della R.U.F.A. La presentazione dei temi del progetto per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale introduce l’opening della mostra che si terrà il 9 maggio prossimo 2015 ore 12 in un polo museale di livello internazionale, il Franzensfeste Forte di Fortezza in Alto Adige. Il progetto espositivo è sponsorizzato da 3D PIXEL, diretto e promosso dall’Associazione MatEr, presieduta da Gerd Miribung, con la direzione artistica di Ilaria Sergi e la collaborazione fattiva di iscritti all’associazione MatEr fra cui si nota la partecipazione continua di Vanessa Seffer. La presentazione dei temi del progetto espositivo è avvenuta il 6 marzo 2015 nella prestigiosa cornice del Museo d’Arte Classica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Sapienza” di Roma. Tra gli altri relatori, vi sono stati gli interventi della Presidente Commissione Cultura e Ricerca Parlamento Europeo, On.le Silvia Costa; dell’Ambasciatore del Kosovo Bukurije Gjonbalaj; del Magnifico Rettore dell’Università “Sapienza” di Roma, Prof. Eugenio Gaudio; del Prof. Claudio Strinati; dell’artista Karen Thomas. Moderatrice è stata la giornalista RAI Stefania Giacomini la quale ha letto gli auguri dell’Ambasciatore di Germania Reinhard Schafers e del Forum del Consolato Austriaco della Cultura e presentato il video di Marco Tornetta del Ministero degli Affari Esteri, Coordinatore Internazionale delle Commemorazioni per le due Guerre Mondiali e Resistenza al MAE. Tra gli aspetti evidenziati in occasione della presentazione vi sono le considerazioni sulla pace in Europa  che non è da considerarsi come un dato acquisito ma una conquista da consolidare. I pericoli ad essa possono derivare dai crescenti nazionalismi che si nutrono delle tensioni sociali che hanno tra le loro cause la crisi economica ed i flussi migratori di extracomunitari in aumento. Per questo l’approfondimento ed il dialogo culturale sono alcune delle armi pacifiche con cui poter prevenire le guerre. Esse, nel nostro continente, non sono più combattute sui campi di battaglia , ma sul terreno culturale – integralista, con cui si tenta di sminuire il valore della ricchezza della diversità culturale, la cosiddetta unità nella diversità dell’U.E. Inoltre, le recenti distruzioni di siti archeologici in Medio Oriente pongono un problema non solo di memoria, ma anche di conservazione dell’identità, dell’appartenenza ad una cultura. In questa linea acquista grande rilevanza una proposta, presentata al Parlamento Europeo, relativa all’equiparazione ai delitti contro l’umanità di quelli contro il patrimonio dell’UNESCO. Dalle affermazioni precedenti il tema della personale: “I Colori della Pace”, assume la funzione di un forte invito all’impegno per l’armonia tra gli Stati e l’affermazione di un’Etica che, attraverso l’arte, possa valorizzare la dignità dell’uomo e dell’ambiente in cui vive. Quest’ultimo riferimento, nel progetto espositivo di Karen Thomas, diventa “etica della luce” in quanto la luce è sia la sintesi di tutti i colori, sia il simbolo supremo della conoscenza dell’uomo. In altri termini, la ciclicità delle opere, tipica della cultura tedesca, è fusa da Karen Thomas con la cultura rinascimentale in cui la conoscenza strutturale e geometrica delle opere d’arte avviene in particolare con la luce. Ne deriva che la filosofia de “I Colori della Luce” è che possiamo fruire dei colori, beneficio massimo che la Divinità ci ha dato, ma solo Dio può guardare la luce senza esserne accecato, l’uomo se ne può solo servire. Nei quadri esposti vi è quindi la sparizione della natura e l’ingresso in un mondo che è pura luce, il Divino. Seguendo i canoni dell’astrattismo, l’elemento figurativo non è più una rappresentazione della natura, dell’uomo, del paesaggio, ma la luce in sé. Nella luce e nella sua contemplazione si ritrova la pace nella sua interezza. Il messaggio etico dell’artista è quello della sollecitazione al risveglio delle coscienze, al passaggio dal sonno (più vicino all’ombra ed alla notte), alla luce che è impegno etico pulsante dell’uomo. Nella seconda parte della presentazione dei temi della personale si è svolto un dibattito su “Ambiente e sviluppo sostenibile nell’Europa di Karen Thomas – Proposte dalla cultura per un futuro di pace”, moderato da Diego Gavagnin, professional fellow WEC Italia.
Fiorella Ialongo
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