Set 19
CINZIA FRANCHINI, CNA-FITA: “TRASPORTO SCOLASTICO: BASTA AD APPALTI AL MASSIMO RIBASSO”.
Assistiamo ad una preoccupante migrazione, da sud a nord, di imprese che si occupano del trasporto persone. A rischio la sicurezza dei nostri bambini e la sopravvivenza di qualificate aziende del territorio.
Roma, 17.09.2015 - Con l’inizio delle scuole torna d’attualità la preoccupante situazione del trasporto scolastico. Accade sempre più frequentemente che aziende del meridione si aggiudichino appalti per l’affidamento e la gestione del trasporto scolastico in città del nord grazie ad offerte economiche improntate al massimo ribasso e comunque molto convenienti. Il risultato? Spesso impossibilità palesi a gestire, efficientemente e in sicurezza, i servizi richiesti. La cronaca di questi giorni ci offre una casistica ricca di aneddoti e indiscrezioni come, nel caso di Carpi, nel modenese, dove un autista di scuolabus ha perso la via per la scuola ed è stato soccorso in extremis da mamme disperate, oppure di “reclutamenti” di pensionati, ex autisti, a cui viene proposta una paga giornaliera, in nero, di 30 euro per svolgere il servizio. Sulla carta i documenti e le credenziali delle aziende aggiudicatarie sono inappuntabili ma poi le procedure, le prassi e i servizi mostrano il fianco ai ribassi che superano anche il 30-40%. Afferma Cinzia Franchini, presidente nazionale della CNA-Fita “Il risultato di questa filiera al ribasso è l’impossibilità di garantire la sicurezza della tipologia particolare di utenza, i bambini, e parallelamente il rischio di chiusura d’ imprese locali che fino ed oggi hanno garantito occupazione qualificata e diffusa sul territorio. Inoltre in questo tipo di situazione il pericolo che si infiltrino capitali e interessi malavitosi è altissimo. Lo stesso è già accaduto in settori come quello dell’edilizia o del trasporto merci dove sul fronte dei prezzi e delle tariffe hanno predominato le logiche ribassiste con le conseguenze, oggi a distanza di anni, visibili a tutti”. Conclude la Franchini: “I sindaci non possono essere i capri espiatori di questa situazione. Occorrerebbe invece un confronto politico serio che consenta di riflettere su quanto mettere in atto per fornire soluzioni a questo preoccupante stato delle cose”.
CNA-Fita Trasporto merci e persone