Nov 04
Il grande Satana: abbiamo sacralizzato il denaro e profanato il sacro. Di Enzo Coniglio
In una delle pillole di saggezza dal suo blog, il Preside, prof. Alfonso Sciacca, si chiede che differenza ci sia tra Roma “capitale” e il Vaticano, escluso Bergoglio, e che fine hanno fatto la Commissione Episcopale Italiana (CEI) e i suoi vescovi moralisti, preso atto che è venuta meno la parola tutto d’un tratto. La sua risposta è lapidaria: “SE tornasse Cristo e varcasse la soglia del Vaticano, li caccerebbe via come fece con i mercanti dal tempio. I confini tra sacro e profano sono caduti. Abbiamo sacralizzato il profano (cioé il denaro) e profanato il sacro”. Quasi a conferma – aggiungo io -di quanto Cristo aveva già detto a chiare lettere: ” Non si può servire nello stesso tempo Dio e mammona”.
L’affermazione del Prof. Sciacca che della educazione ha fatto la sua missione, non è di natura ideologica ma fattuale: trova cioè conferma nei fatti sotto gli occhi di tutti e che, per quanto mi riguarda, non mi stanco di denunciare quotidianamente dal 2011 nel mio libro ” L’occaso dell’occidente e le primavere mediterranee” e in centinaia di articoli di stampa.
La fine di Bretton Woods, l’abbandono della separazione tra banche finanziarie e banche commerciali nel 1992, la creazione di titoli finanziari tossici a cui non corrisponde nessun bene reale, l’uso scriteriato dei mutui speculativi e delle borse come roulette, la connivenza delle società di rating, l’aver riversato sui cittadini i paesantissimi costi del salvataggio delle banche… In una parola, la finanziarizzazione della economia reale e lo strapotere della finanza internazionale, costituiscono il fondamento di questo disastro che trova nella esplosione della bolla speculativa americana nel 2007-2008 e nel fallimento di Lehman Brothers i suoi momenti di maggiore esplosione, che hanno trascinato tutto il mondo in una crisi epocale che continua a creare povertà e morte mentre pochissime persone, lo 0,1% della popolazione americana, si sta impossessando di immense ricchezze, frutto non di ingegno o di onesto lavoro, ma di pura speculazione finanziaria, fuori dal controllo non solo dei cittadini ma degli stessi Stati, dominati dalla finanza.
Grazie a questo processo, il denaro, il profitto sono diventati il fine delle operazioni umane e l’uomo la persona umana, un puro strumento.
Una sintesi emblematica e fortemente significativa, la troviamo impersonata nel Presidente di uno dei maggiori gruppi finanziari, il signor Lloyd Blankfein, Presidente della Goldman Sachs il quale con molta schiettezza ha dichiarato che si considera simile a Dio perché crea dal nulla il denaro. E nel settembre 2011, il trader indipendente inglese, Alessio Rastani, in una intervista televisiva alla BBC dichiarava: ” I Governi non governano il mondo. Goldman Sachs governa il mondo”. Ma già nell’aprile del 2010, durante una testimonianza al Congresso degli Stati Uniti, i dirigenti della Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, presidente, David Viniak, vice presidente esecutivo, Daniel Sparks e Fabrice Tourre avevano ammesso di essere consapevoli di vendere titoli spazzatura e, malgrado questa ammissione, nessuno é andato in galera!
Da una attenta e circostanziata analisi fattuale, possiamo concludere che le istituzioni cristiane, comprese quelle cattoliche, invece di convertire il mondo occidentale al pensiero di Cristo, ne sono state profondamente inficiate, confermando quanto affermato oggi dal Preside Sciacca: “Abbiamo sacralizzato il profano (il denaro) e profanato il sacro”.
Che tristezza, caro Bergoglio!
(Enzo Coniglio)