Dic 21
Solstizio d’Inverno. Di Andrea Marrone
Oggi è il giorno del Solstizio d'Inverno, momento ritenuto sacro da tutte le religioni pre-cristiane. si tratta della fase astronomica dove il sole cessa di calare, etimologicamente Sole Fermo (sol-sistere) e quindi inizia a risalire, è il giorno più corto dell'anno e da domani, quando nell'antichità impazzavano i Saturnalia, ogni giorno avremo un poco più di luce anche se oggi è anche l'inizio dell'inverno. Quindi, sembra strano ma l'inverno è il momento della rinascita, non come comunemente viene considerato, della sospensione della vita, parlando ovviamente della natura.
Prendendo esempio da questo osservo come l'avvento così pieno di speranze di una nuova fase politica non sia stata la primavera che ci aspettavamo. Tanti sbandieramenti, tanti proclami, tanti brindisi ai balconi dei poteri ma poi il duro impatto con la realtà. la fantasia al potere non ha retto alla logica apparentemente inesorabile dei numeri.
Non che avessi nutrito molte speranza. Salvini ha cominciato bene, ha messo doverosi puntini sulle i, ha mostrato la faccia feroce dove serviva ma ha semplicemente sbagliato i compagni di merenda. il peronismo sudamericano dei cinque stelle, peones nostrani paracadutati in posizioni di potere senza avere né arte né parte, l'ostilità del presidente della Repubblica, l'astio rancoroso di una Europa ancora in mano a partiti oramai condannati dalla storia, socialisti e socialdemocratici, democristiani, tutti i principali responsabili non solo del tracollo economico seguito all'introduzione dell'Euro per i paese dell'Europa meridionale ma anche del tentativo di alterare la realtà etnica, sociale, religiosa e culturale dell'Europa lo hanno messo semplicemente in condizione di non nuocere. Gli hanno permesso di fare la voce grossa con quattro clandestini e una famiglia di zingari e poi lo hanno sostanzialmente imbavagliato.
Siamo ricaduti quindi in un cupo e buio inverno dove si cercherà di raccattare soldi a destra e a manca vessando i cittadini, si taglieranno servizi sociali e si rimarrà sempre sottoposti al ricatto degli sciacalli e strozzini di Bruxelles.
Abbiamo però appena detto che l'inverno è solo apparentemente un momento di sospensione e invece coincide con il momento della rinascita.
Guardiamo quindi positivamente a questo inverno non solo astronomico ma politico: prima di tutto i popoli europei si sono svegliati e ora da gregge tornano a essere protagonisti e questi popoli finora sottomessi premeranno sempre di più per una Europa unita che sia l'Europa dei Popoli, non delle banche, sia l'Europa diffusa, non quella centrata sull'asse franco tedesco. Poi sta finendo l'ubriacatura per quell'accozzaglia di perdenti chiamata cinque stelle. Ci si rende conto dei limiti delle loro fantasie, della pericolosità del loro inerente catto-comunismo.
Purtroppo l'inverno, pur essendo un momento di rinascita, è freddo e duro.
Bisogno affrontare con coraggio la necessità di una politica di austerità che crei le premesse per una rinascita. Non è più possibile lasciare che il medico pietoso conduca il paziente alla morte. Se l'Inghilterra si è rialzata economicamente dopo essere caduta nel baratro per le politiche socialiste dei suoi governi precedenti lo si è dovuto alla "lady di ferro" a Margareth Thatcher che ha letteralmente messo gli inglesi a pane e acqua e lì si è vista la tempa di quella nazione che ha sopportato e, alla fine, come spesso ha fatto nella sua storia, ha vinto.
Le politichette assistenzialiste da questi Maduro de noartri non portano ad altro che alla povertà. Povertà materiale e morale. Ben venga quindi quel rigore che dobbiamo implementare non per accontentare gli avidi usurai di Bruxelles ma per riportare il nostro Paese in carreggiata, usiamo i soldi, pochi, a disposizione per crescere e non per sopravvivere.
Andrea Marrone