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Apr 03

ALESSANDRO ARICO’ PER ILLUMINARE PALERMO

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E' giallo sole il logo della sua candidatura a sindaco di Palermo, per indicare la volontà di dare luce alla V città d'Italia che negli ultimi dieci anni è sprofondata nel buio più profondo. Il nostro ospite, Alessandro Aricò, già deputato del Parlamento siciliano, è il rappresentante candidato di Futuro e Libertà, sostenuto dall'MPA, da MPS di R. Savona, da PLI, Palermo Avvenire, dai democristiani di Alessi, da Fare Città, da Chi Ama Palermo e dagli assessori G. Armao, M. Russo, Di Betta e D. Tranchida. In pochi giorni, certamente molti meno rispetto agli altri candidati che hanno cominciato già da mesi a lavorare alla loro campagna, Alessandro è già in testa alle classifiche dei sondaggi fra i candidati preferiti dei palermitani. Gli abbiamo chiesto come sarebbe la sua città qualora dovesse essere eletto e di raccontarci la sua esperienza quando ha avuto occasione di amministrare la città da assessore. In questi giorni l'emergenza rifiuti si è ripresentata a Palermo, per 5 giorni la raccolta si è fermata perchè gli operatori sono stati condannati a ricevere il 50% dello stipendio. Governare la città non sarà cosa facile per il futuro sindaco. Alessandro ci ha esposto la sua proposta per risolvere il problema delle partecipate, a partire da AMIA e Gesip. Il programma di Alessandro Aricò è stato presentato lo scorso sabato al Teatro Politeama. Durante la nostra intervista abbiamo avuto delle notizie inedite, come l'inserimento dei corsi di alpinismo nel costone roccioso del Parco della Favorita, parcheggi, zone attrezzate per fare sport oltre agli spazi già adibiti ma poco curati che abbiamo già. L'idea di Alessandro è quella di ripulire e rendere fruibile il Parco facendone un polmone verde per le famiglie e la gente che vuole vivere la natura, andarci a leggere, stendersi a riposare, correre, all'altezza del Central Park di NY. Poi tante altre novità che vi invitiamo ad ascoltare seguendo l'intervista. Ma non potevamo non chiedergli perchè secondo lui le donne della città di Palermo dovrebbero votarlo e come farebbe, se fosse sindaco, a governare la città senza soldi, dal momento che il governo centrale non glieli darebbe. Buona fortuna. Perchè oltre alla buona volontà, alla buona politica e la buona creanza, per la nostra città, di fortuna ce ne vorrà tanta.
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