Si è chiuso in bagno a casa dei nonni. E si è impiccato con una sciarpa. È morto così ieri pomeriggio un bambino di dieci anni, prima media. In silenzio, senza che i nonni si accorgessero per tempo. La tragedia è avvenuta in via Verbania, zona San Giovanni, a Roma. Il bimbo, che abitava con la madre nello stesso palazzo dei nonni, passava con loro la maggior parte del tempo. I genitori infatti sono separati e forse potrebbe essere proprio il divorzio il motivo del suicidio, anche se gli investigatori non escludono altre possibilità. La giornata sembrava identica a tante altre dall'inizio della scuola a questa parte. Il pranzo, un po' di televisione, il pomeriggio trascorso a fare i compiti. E, a detta dei nonni, il ragazzino era tranquillo, non sembrava né agitato né particolarmente angosciato. I voti a scuola erano al di sopra della sufficienza e con i compagni tutto sembrava normale.
Dalla ricostruzione dell'accaduto, il bambino sarebbe andato in bagno. Dopo un po', non vendendolo tornare, il nonno si è preoccupato ed è andato a controllare. Ha bussato alla porta: «Hai bisogno?», nessuna risposta. E poi la scena tragica, che mai avrebbe pensato di vedere: lo ha trovato impiccato con la sciarpa, legata attorno al sifone dello scarico. Troppo tardi per poterlo salvare. Sul posto, assieme alla polizia, è intervenuta l'ambulanza del 118 ma per il piccolo non c'è stato nulla da fare.
Si presume che il bambino abbia voluto compiere un gesto estremo a causa del malessere per la separazione dei genitori. Tuttavia i nonni dicono di averlo sempre visto sereno. Inizialmente non è stata esclusa l'ipotesi del gioco finito male, ma dalle ricostruzioni il gesto sembra essere stato compiuto volontariamente. L'altro giorno a Roma è anche stato trovato il corpo di una giovane, impiccata ad un albero in un campo vicino a Fiumicino e si sta cercando di capire chi sia la donna, fra i 30 e i 40 anni.
Tragedia sfiorata a Crema, in provincia di Cremona. Una donna incinta al nono mese ha tentato il suicidio impiccandosi in casa, ma è stata salvata insieme al bambino. Protagonista della vicenda una casalinga 31enne. Il convivente, un negoziante di 47 anni, si è precipitato in casa dopo alcuni messaggi preoccupanti ricevuti dalla compagna. Ha rotto la finestra, ha tagliato la corda a cui si era appesa la donna e ha chiamato i soccorsi. In ospedale, la donna è stata sottoposta a parto cesareo: il bimbo è in buone condizioni, la madre è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.
Di Maria Sorbi
Da IlGiornale.it del 30/10/2012