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Dic 29

Suicidio! .. in questi/ Fieri momenti/ Tu sol mi resti!

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Suicidio! .. in questi/ Fieri momenti/ Tu sol mi resti!

Tranquilli! E’ la celeberrima aria che canta la protagonista della Gioconda di Amilcare Ponchielli, su libretto di Arrigo Boito, per tentare di parlare così di questo gesto estremo, disperato,  pensando alle ultime notizie di questi mesi, provenienti da tutta Europa, soprattutto in Grecia dove decine e decine di persone disperate, senza più un centesimo, si sono tolte la vita perché  non sapevano come tirare avanti; pensando a Monicelli, la cui morte proprio nei giorni scorsi ha compiuto il suo anniversario e poi l’impressionante lucida e lungamente meditata decisione di Lucio Magri, di spegnersi in Svizzera, che ha scatenato polemiche di ogni genere fra amici, parenti e conoscenti; e la paura che mi fa domani, martedì, dopo la manovra “Salva Italia” di Monti: credo che come minimo la maggior parte degli italiani avrà il rimpianto di Berlusconi (e lui lo sapeva, eccome se lo sapeva!!). Spero non ci sia un effetto tipo giorno dopo la pubblicazione dei “dolori del giovane Werther”. Chissà quanti non potranno fare regali di Natale, molti non possono già permettersi di preparare il pranzo della domenica e già una marea di italiani non ricaricano nemmeno più il cellulare! Si privilegerà il pagamento del mutuo, l’acquisto di abbigliamento, ma nulla di superfluo, qualcosa di elettronico, ma niente di avventato, non ce lo possiamo permettere.. Mentre già si fa fatica a fare la spesa da mesi, ecco che appare un airbus sui teleschermi, che può trasportare fra gli altri, 14 passeggeri più privilegiati, in alcune suite dove possono dormire in comodi letti di radica e fare anche una doccia rilassante poco prima di atterrare, guardare la tv da uno stupendo maxischermo al plasma, e consumare piatti eccellenti, in morbidi pigiami offerti dalla compagnìa aerea e con i tablet nelle mani. Una doppia rampa speciale per consentire l’ingresso. Lusso, super lusso, e fruibile solo dall’Aeroporto Leonardo da Vinci che può ospitare perché ha le piste per accoglierlo poichè è davvero un aereo enorme ed incontenibile per le altre piste italiane, una specie di insulto per le orecchie di ciascuno di noi sentire che c’è questo meraviglioso mostro volante lì e che non possiamo usarlo. Ma come!? Perché tanto chiasso su questo e allo stesso tempo dite che stiamo sistemando le cose per risolvere la crisi? Quanto ci costerà davvero risolverla questa crisi? “La più grande attesa dopo il week end” è finita, adesso lo sappiamo. I giornali hanno elencato i “sacrifici” a cui saremo immolati e da domani tutto cambierà. Già, ma cosa succederà davvero? Intanto cominciamo col fatto che tra pochi giorni è Natale, se pensavamo che già come stavamo poteva essere una tristezza, adesso possiamo essere certi che le file dietro a mense e comunità, come minimo, si allungheranno. Non ci sono particolari incentivi per produrre lavoro, gli imprenditori non assumono se non hanno sgravi dalle tasse, almeno quello. Senza il lavoro non c’è dignità, non si muove il commercio e capiamoci, con parole semplici, ci sarà sempre più fame. L’assalto ai forni così sarà sempre più vicino, la gente va ad impegnare già da un pò ciò che possiede per mangiare, non se ne parla ma è così. Ciò significa che siamo davvero in una situazione di pericolo. Altro che airbus! Dallo choc per averlo visto e per due giorni di seguito al telegiornale, (la prima volta mi sembrava di aver solo fatto zapping senza accorgermene, a volte mi capita, invece no! era proprio il telegiornale che stavo vedendo, quindi era una congiura), ho capito che siamo proprio sul baratro e che siccome della reale disperazione della gente non si parla, di quanto sia arrabbiata da un po’ di tempo a questa parte, perché non conviene a nessuno, penso che alla rabbia ci possano essere vari, troppi modi per reagire e nessuno di questi che mi vengono in mente e che la Storia ci insegna, mi piacciono. Io non avevo mai visto tanta gente rispondere male senza ragione sugli autobus, per strada quando t’incrocia a Roma per le strade, se non riparti subito con la macchina al semaforo (di non sopportare un nanosecondo di attesa ai semafori è sempre stata una prerogativa dei palermitani, ma per carattere, per fretta, non per rabbia!), a Roma e a Milano ho visto gente infuriarsi per niente, un clima di scontento palpabile, diverso, insicuro. La gente che si è suicidata a mazzi in Grecia per questa crisi, per cui sono state scritte solo poche righe qua e là sui giornali, c’è e c’è stata davvero. Mi ricorda quegli episodi di Sparta dove si scatenò un periodo in cui per altre ragioni, sempre di crisi comunque, la gente aveva preso a suicidarsi. Il Governo non sapeva che cosa fare per porre fine a questi eventi che ormai avevano assunto la forma di un’epidemia. Così per eliminare il problema, decisero di esporre i corpi dei suicidi completamente nudi pubblicamente. Cosa c’è di più orrendo di quella vista? Ciascuno sceglie certi modi per farla finita! e l’aspetto che ne segue non è certo un bel vedere. Così, pur di evitare di farsi vedere in quello stato, veramente pietoso ed oltraggioso per la persona, di colpo il fenomeno si bloccò. Incredibile a dirsi che i due Paesi, anzi, le due grandi civiltà, la Grecia e l’Italia, che hanno diffuso sapienza, conoscenza, bellezza, arte .. nel mondo, adesso sono la causa della paralisi e della “crisi” dello stesso.    
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