Questo è un pomeriggio di tanti, in una città che ancora a primavera inoltrata il tempo permane instabile alternando, freddo, vento, sole, e caldo.
Quotidianamente tutti i tardi pomeriggi, all’approssimarsi della sera, mi accingo a chiudere le persiane.
Lo stabile dove risiedo è confinante con il canile municipale, affacciandomi noto un inaspettato spettacolo, non volendo credere a ciò che avevo visto vado, a prendere un cannocchiale, e do uno sguardo più accurato, questa volta non ho dubbi, il canile è pieno di topi specificatamente ratti da fogna, che indisturbati, attraversano corridoi e aiole della struttura, ce ne sono un’intera colonia in ogni angolo del giardino.
La mia preoccupazione va subito alle gabbie dei cani che già vivono un’esistenza non certo buona. La struttura ormai vecchia non è adeguata, con le norme igieniche sanitarie d’accoglienza.
Solitamente nei periodi di maggiore affollamento le celle del canile sono strapiene di cani.
I cosiddetti cittadini poco civili che vanno in vacanza puntualmente abbandonano i loro cani per strada.
Altre specie umane, hanno la cattiva abitudine di regalare un cucciolo ai loro figli e poi dato la poca considerazione degli animali li buttano via come un vecchio giocattolo e cosi nascono il fenomeno del randagismo.
Io vivo da tanti anni in questo stabile e ho molti ricordi non buoni del canile municipale; brevemente vi racconto alcuni episodi e notizie a voi sconosciute.
Tanti anni fa il compito principale del canile era di sopprimere i cani randagi che erano sistematicamente soppressi attraverso l’uso dei gas dentro un locale senza nessun' apertura d’aria e spesso quando ciò accadeva si sentivano i lamenti dei cani morenti ma fortunatamente le cose negli anni a venire sono cambiate grazie alle nuove leggi e il canile diventa finalmente un punto d’assistenza per gli animali domestici e randagi.
Ritornando d’alcuni anni indietro, il sabato le domeniche e tutte le feste di chiusura del canile, puntualmente si assisteva a veri e propri spettacoli sconvolgenti, i cani di grossa taglia aggredivano i cuccioli fino a sbranarli. La causa principale di quest’amara situazione era la mancanza di spazi sufficienti a contenere diverse tipologie di cani.
Una nota buona era la presenza dei gatti sui tetti c’erano un bel numero che facevano, da deterrente alla presenza dei topi e questa loro stabilit', garantiva anche una sicurezza per le abitazioni vicine.
Nei recenti anni i gatti sono scomparsi, per la mancanza di cibo che le persone volontariamente fornivano ai felini e per l’inciviltà e la cattiveria di alcuni individui;
Non sopportando la presenza dei gatti tiravano loro polpette avvelenate per farli morire.
Oggi la situazione del canile strutturalmente è relativamente cambiata e le aree a disposizione dei cani sono aumentate.
Il personale a volte e' carente i dottori professionalmente preparati spesso devono confrontarsi con non pochi problemi:
Mancanza di mezzi, apparecchiature mediche e quant’altro, e quello che hanno ha disposizione spesso e' insufficiente, inadeguato e carente.
Un atto dovuto e' ringraziare quei volontari che animati d’amore verso gli animali, con grande altruismo vengono, a dare collaborazione ai medici e agli inservienti.
Ritornando alla presenza dei topi credo che sia ormai indispensabile per il bene degli animali, e per la sicurezza degli abitanti, intervenire immediatamente alla derattizzazione in loco, per garantire un ambiente igienico sanitario della struttura.
I ratti sono una specie di topi con dimensioni a volte più del doppio di un semplice topo prediligono i luoghi umidi esempio: le fognature, il loro colore e' di un grigio scuro e sono portatori di gravi malattie.
Faccio appello ad un intervento entro poco tempo da parte dell’amministrazione comunale per risolvere l’ulteriore anomalia cittadina che affligge animali e persone.
Il compito di un’amministrazione, e dei suoi responsabili, e' garantire i servizi e le infrastrutture, a tali funzioni specificatamente nel caso in analisi il canile municipale adibito all’accoglienza degli animali nel rispetto delle norme vigenti, garantendo l’ambiente degli animali e la sicurezza anche alle abitazioni confinanti.
Metto a disposizione le mie foto e quanto scritto, ai giornalisti e alle redazioni che vogliono condividere tali notizie, nel bene comune.
Grazie a tutti voi
Aldo Di Vita
Giu 10