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Lug 21

Solo le donne potrebbero salvarci, di Alessandro Bertirotti

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Vi è un'antica tragedia greca intitolata Lisistrata di Aristofane, rappresentata per la prima volta in Grecia nel 411 a.C., nella quale si vede come le donne riescono a mettersi d'accordo per non concedere più nessun piacere sessuale ai mariti che si trovano perennemente in guerra. Se i maschi soldati vogliono giacere con loro, tra l'affetto delle mura domestiche, devono smettere di andare in guerra e trovare qualche espediente intelligente per fare la pace. Sì, fare la pace, perché la pace la si fa e non la si professa. Ossia, è proprio mentre la si fa che la si professa veramente, altrimenti, in altri modi, diventa solo un mero esercizio di retorica, persino di basso livello stilistico. È anche vero che in questo mondo siamo oramai abituati al livello basso, specialmente della politica delle grandi organizzazioni. Sto pensando all'ONU, alla FAO, all'UNESCO: tutte istituzioni che io ricordo esistenti fin da quando ero un bambino, e già allora continuavano a morire di fame circa 35.000 bambini al giorno. Ora, che ho cinquant'anni, i bambini che muoiono di fame sono circa 42.000 al giorno, e queste grandi organizzazioni non sono riuscite a debellare un granché. Ecco perché ho l'impressione che questo tipo di politica mondiale non sia altro che una grande e megalomane mitologia moderna. Forse le cose potrebbero andare meglio se seguissimo l'idea che una amica di fb ha postato qualche giorno fa sulla mia pagina personale. Sabina Gatti scrive letteralmente così, come risposta alla mia idea di annullare la finale della Coppa del Mondo di calcio, per indurre Israele e la Palestina a smettere quella loro tragicommedia: "E io ho pensato e ripensato e mi sono data questa risposta:  che le donne potrebbero organizzarsi e dire basta! Noi i nostri figli non li mandiamo in guerre/missioni di pace per ammazzare i figli delle altre donne! Ma nelle nostre società malate troppo pochi sono interessati a spezzare il circolo vizioso della violenza". Sarebbe decisamente un'ottima idea e penso che solo quelle donne che effettivamente sono nelle condizioni mentali di ricordare a tutti noi quanto sacra (in senso letteralmente e totalmente laico, utilizzo questo termine e in questo contesto) una vita cresciuta prima nell'utero e dunque nel mondo. Ma ci sono donne di questo tipo ancora? Lo spero, perché quello che resta di peggio di questa umanità sembra oggi appartenere alla maggioranza di uomini che, per qualche ragione oscura, riescono sempre a prendere il potere e giocare da anni ad una guerra che uccide davvero. Uccide subito, con le migliaia di persone, bambine e bambini, che muoiono sotto il fuoco "amico" e "nemico", ed uccide in differita quando sopravvivono i segni, nel corpo e nella mente, di quello che accade quando due popolazioni utilizzano pretestuosamente il loro Dio per dichiararsi eredi di qualche pezzo di terra. Senza contare che su questo mondo abbiamo tutto in prestito, e che lasciamo tutto qua, portando con noi la sola cosa essenziale che abbiamo in comune con tutti: la nostra nudità e i pensieri che siamo stati in grado di elaborare partendo da essa, quando eravamo in vita.  
Di Alessandro Bertirotti, l'Antropologo della Mente
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