Rānia al-Yāsīn è nata in Kuwait da genitori palestinesi originari di Tulkarem, regina di Giordania in carica dal 7 febbraio 1999 sposata con il re Abd Allāh bin si è battuta molto per migliorare la condizione delle donne in Giordania, e in genere in tutti i paesi islamici, e per La protezione dei bambini da ogni tipo di violenza sia fisica che morale; donna da sempre estremamente impegnata nel sociale non ha esitato a definire pubblicamente l’organizzazione dell’Isis le nuove SS del ventunesimo secolo.
Non piace Rania di Giordania, non piace affatto: è scomoda. Per i militanti dell’Isis, la moglie del re Abdullah incarna tutto ciò che una donna non può e, soprattutto, non deve essere: determinazione, impegno, coraggio e pure bellezza, sì, un’eleganza innata che stride con la visione che gli estremisti del mondo islamico danno alla femminilità. Sono passati poco più di due mesi dalle affermazioni con cui la signora più importante del Regno Hascemita, nel corso di un summit ad Abu Dhabi, condannava la barbarie trasmessa dai video diffusi dai terrosisti del jihad – “Assassini assetati di sangue” che stanno cercando di “dirottare” il mondo arabo e di “trascinarci indietro al Medioevo” attraverso “l’uso spregiudicato dei social media”, ebbe a dire allora – e mai come oggi, quel “Medioevo” sembra essersi materializzato di fronte ai milioni di occhi che hanno assistito alla fine impietosa del pilota giordano Moaz al-Kasasbeh, bruciato vivo in una gabbia e poi ricoperto di macerie. Rania, al momento, si è limitata ad un tweet in arabo per commentare l’ennesima tragedia e augurare al pilota ucciso “martire della patria” la pace eterna, ma la sua posizione va ben oltre i 140 caratteri di un messaggio social, sia perché incarna l’immagine di una regina moderna e socialmente impegnata, sia perché è portatrice di un’istanza politica marcata, dettata dalle sue origini palestinesi comuni al 40% degli arabi che vivono nella sua terra. La Giordania, infatti, rappresenta un modello di monarchia araba indisponente per i fanatici del califfato che, oltre a considerare l’essere donna uno zero assoluto, individuano nella questione palestinese un possibile propulsore delle loro deliranti mire espansionistiche. Per questo, nelle intenzioni dei jihadisti dell’Isis, la fine esemplare riservata al pilota giordano è volta ad accendere gli animi dei giordani che fin dall’inizio non hanno sostenuto l’impegno di Amman nella lotta al califfato. La regina Rania infine è fedelmente legata alla religione islamica e in più occasioni pubbliche non ha esitato a definire sacro il Corano esaltandone una bellezza intrinseca scarsamente conosciuta dal resto del mondo.
Osservando l’evolversi degli avvenimenti dal punto di vista Cristiano qualcosa appare immediatamente strano e ci poniamo la domanda : ” come mai una Regina di origine Palestinese innamorata dell’Islam è così odiata dagli Isis che tanto proclamano lo stato islamico? come mai una Regina che ha sempre difeso i diritti dei Palestinesi è odiata da coloro che ufficialmente odiando gli Ebrei dovrebbero stare dalla parte dei palestinesi? forse perché’ essendo donna che difende le donne da fastidio al loro credo fanatico? oppure perché’ difende i diritti dei bambini che loro calpestano e violano in maniera vergognosa? Islam contro Islam allora? assolutamente NO! La verità è un altra: la reazione odiosa degli Isis contro la Giordania, quindi contro i palestinesi, contro le donne e i bambini mostra il vero volto e la reale origine del piano perverso di questa diabolica organizzazione, che usa il pretesto della religione dell’Islam esclusivamente per colpire ed annientare tutti quei popoli che ancora oggi si oppongono alla decadenza dei diritti fondamentali dell’uomo stabiliti da Dio; lo scopo principale degli Isis è quello di spazzare via ogni forma di credo religioso che in qualche modo possa ricondurre al creatore al fine di preparare il mondo al sempre più prossimo, avvento dell’anticristo sulla terra; pertanto l’Isis è un esercito mascherato da Islam sottomesso agli ordini della potenza fautrice del Nuovo ordine mondiale che con il prodigio di impostura dell’11 settembre 2001 ha pretestuosamente destituito i dittatori dell’Iraq,della Libia e dell’Egitto cancellando gli equilibri del medioriente ivi spianando la strada agli Isis, i quali a sua volta adesso lavorano per spianare la strada all’uomo della perdizione.
(Daniele 7:24) «La quarta bestia significa che ci sarà sulla terra un quarto regno diverso da tutti gli altri e divorerà tutta la terra, la stritolerà e la calpesterà. Sorgerà’ un Re truce di aspetto, abbatterà tre Re e proferirà parole contro l’altissimo…
(Giovanni 8:32) Conoscerete la Verità e la Verità vi renderà liberi…
LIBERI DALLA MENZOGNA, LIBERI DALL’INGANNO, LIBERI DALLA PERDIZIONE!
Francesco Comito – Notizievangeliche.com
Feb 08