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Mag 07

IL RE DI BASTONI. Di Maurizio Bonanni

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modificata Il sogno ricorrente di molti milioni di Italiani? L'avvento di un Re di Bastoni che metta finalmente in riga questo Paese scombinato. Perché, in un sistema bloccato come l'attuale dove (in apparenza) non c'è alternativa al "Fiorentino" non ha senso porsi la questione di chi mettere al suo posto. Dato che il numero di equazioni è molto minore rispetto al numero delle incognite non c'è una soluzione unica ma ne esistono, bensì, infinite. Nell'assoluta incertezza, la morale adottata dalla gente comune nei confronti della politica è: fate un po' quel che vi pare. Io non voto, vi disprezzo e penso solo a salvarmi il salvabile. La democrazia delegata (rappresentativa, dicono...) è la più liberticida che esista, quando a decidere è una base ridicola di elettori. E l'Italicum, con un'astensione in forte ascesa, rischia di essere proprio questo. Così, avverto che in giro c'è molta, ma molta voglia di... "Duce" (il Re di Bastoni che metta le cose a posto). Almeno, si sa a chi dare la colpa di tutto a consuntivo! Che allegria, per un anarchico-individualista come me! Da sistemare, diciamo così, "energeticamente" mi vengono in mente tre questioni. La prima è quella di legare le mani agli "spaccatutto" (così detti "Black-Bloc"), italiani e stranieri. I rimedi proposti dal Governo attuale mi paiono sinceramente risibili. Proviamo, invece, ad ampliare lo spazio penale europeo legittimando i fermi preventivi di 48 ore. Poi, in aggiunta, basterà stabilire il rito immediato abbreviato per coloro che vengano arrestati in flagrante (in quanto mascherati, muniti di casco e di mazze) facendo pagare loro pro-quota i danni arrecati. Il relativo rilascio su cauzione sarebbe commisurato all'entità dei danneggiamenti complessivi. A proposito dei fatti di Milano Expo, mi fa un po' sorridere la reazione del responsabile del grande "brand" internazionale Rolex. Osservo: quanti delitti di microcriminalità ruotano sul furto, la rapina e lo scippo del famoso cronografo? Farei la seguente proposta all'AD Rolex: se davvero si vuole ripulire il brand si investano qualche decina di milioni di euro all'anno, per creare e far funzionare adeguatamente un'Agenzia di investigazione privata che collabori con le forze dell'ordine, per il recupero della refurtiva e per scoraggiare il riciclaggio e la ricettazione dei pezzi rubati. Sarebbe un'ottima pubblicità, non trovate? Tra l'altro, si creerebbero nuovi posti di lavoro qualificati e si avrebbe una ragionevole speranza di assicurare alla giustizia un po' di malfattori. Ad adiuvandum, ogni orologio dovrebbe essere munito di un sistema miniaturizzato -tipo gps- che, qualora se ne tentasse la disattivazione, danneggerebbe irreparabilmente i meccanismi interni. Veniamo a cose più serie. Visto in quanti sono già saliti sul carro del vincitore, il Segretario Pd è destinato a stravincere le prossime elezioni politiche via Italicum (che, insisto, porta sfiga: troppo simile a "Italicus". Chi se ne ricorda?). Rimane una sola carta da giocare per chi non lo voglia: affondarlo bocciando la riforma costituzionale del Senato. Vista, poi, la Costituzione vigente se i grillini non sono fessi chiederanno il referendum confermativo (basta 1/5 dei parlamentari di una Camera per richiederlo) dato che il Pd non troverà mai la maggioranza dei 2/3 in Camera e Senato per farla approvare, al fine di impedire agli Italiani di esprimersi (come, invece, accadde con lo sciagurato "pareggio di bilancio"!). Bocciata la riforma del Senato cadrà automaticamente l'Italicum, dato che vale così com'è solo per la Camera! Votiamo con il Consultellum? Certo: casino garantito.. Però, poi, saranno tutti costretti a mettersi d'accordo, se non vogliamo finire come la Grecia! Ultimo punto caldo. Volete risolvere per sempre la questione meritocratica, nella selezione del corpo docente? Propongo una regola semplice: l'abilitazione all'insegnamento avvenga tramite dieci lectio magistralis, facendo votare un numero prefissato di studenti e colleghi docenti, scelti con un criterio statistico-casuale. Dopo di che, ripetete la stessa cosa ogni cinque anni. Secondo me funzionerebbe benissimo! Ovviamente, il Re di Bastoni potrebbe (e dovrebbe!) estendere tale metodo di verifica a"tutte" le altre categorie di lavoratori pubblici, corredandolo di severi test psico-attitudinali da svolgersi con la stessa cadenza periodica. Poi, suggerirei a quel "Re" di far uscire lo Stato da tutte le gestioni dei servizi pubblici essenziali, restituendo ai cittadini quel denaro che non spenderà (per stipendi, acquisti di beni e servizi, etc.), in modo che gli utenti finalmente liberi di scegliere possano pagarseli di tasca loro quegli stessi servizi, in regime di sana e libera concorrenza. Di Maurizio Bonanni
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