Gen 13
Nelle piccole imprese l’occupazione a novembre cresce ancora: +0,7% in un mese, +3,2% in un anno.
Gen 12
Rimodulazione Patto per il Sud Fontana: in arrivo oltre 3 milioni per il Teatro Akragas e per la Torre Carlo V di Porto Empedocle
Gen 12
Inchiesta Anfe. Corrao (M5S): “Settore formazione siciliano è il più truffato d’Europa”
L’europarlamentare siciliano da Bruxelles: “Da Crocetta due pesi e due misure, plaude l’inchiesta Anfe, che tra l’altro finanzia con una barca di soldi pubblici, ma fa orecchie da mercante sull’operato delle sue fedeli alte burocrati Corsello e Monterosso. Opportuno che la Regione si costituisca parte civile”
Palermo 12 gennaio 2017 - “Dal presidente Crocetta due pesi e due misure. Ringrazia gli inquirenti per l’inchiesta sulla formazione che vede coinvolto uno degli enti che la stessa Regione Siciliana finanzia con una barca di soldi, dall’altro però fa orecchie da mercante sull’operato delle sue alte e fedeli dirigenti Monterosso e Corsello, ambedue a processo e il per il quale sarebbe opportuno costituirsi parte civile. Non capiamo cosa aspetti la Regione Siciliana ad intraprendere una massiccia operazione di accertamento delle responsabilità all’interno del dipartimento Formazione, che per anni ha contribuito a rendere il settore della formazione siciliana il più truffato d’Europa”. L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao interviene in questi termini relativamente alla presunta truffa dei fondi per la formazione professionale all’Anfe. “Ora Crocetta esprime soddisfazione - dice Corrao - ma soddisfazione su cosa, dove sono stati i controlli? Come è possibile che la Regione non sapesse nulla del modo in cui venivano gestiti i fondi da quello che era considerato da tutti il re della formazione in Sicilia? Possibile che non abbia mai pensato di porre sotto la lente d’ingrandimento un ente che percepiva dai 15 ai 20 milioni di fondi ogni anno? Cosa ha fatto la Regione per prevenire le truffe nel mondo della formazione? Eppure bastava, per esempio, anche solo ascoltare i tanti dipendenti dell’Anfe che denunciavano di non essere stati pagati da mesi o analizzare i prezzi fuori mercato con cui l’ente di formazione acquistava beni e servizi usando il denaro pubblico. Quello della formazione è un settore martoriato dalle truffe e dalla mala politica, dove le vere vittime sono i dipendenti non pagati. Ora in 700 rischiano il posto di lavoro e restano al palo i giovani ai quali sarebbero dovuti andare i fondi per la formazione, per esempio i ragazzi in età molto giovane. Ricordiamo anche le altre indagini, per esempio sul sistema dei finti corsi di formazione che coinvolse Mister preferenze del PD in Sicilia Francantonio Genovese e l’altro deputato PD Riggio nel cosiddetto sistema Giacchetto che ci ha costretto - conclude Corrao - a restituire milioni di euro all’Europa”. Marco BenantiGen 11
E la Lega a chi la dò? Di Maurizio Bonanni
Gen 10
Si può annegare di immigrazione. Di Maurizio Bonanni
Gen 10
Aeroporto del Mela, Coltraro sul no dell’Enac: ” L’Ente faccia valutazioni tecniche, non rosee considerazioni”
Gen 09
Aggressione medici pronto soccorso. Mozione M5S: “Coinvolgere i prefetti per garantire sicurezza”
Il componente della commissione sanità Ars Francesco Cappello: “Solidarietà a medici e infermieri, vittime di un sistema sanitario carnefice per personale e pazienti. Gucciardi coinvolga sindaci e forze dell’ordine”
Palermo 9 gennaio 2017 - “I fatti di Catania ed ancor prima di Canicattì pongono ancora una volta forte l’accento sulla necessità ormai inderogabile di azioni concrete volte a garantire la sicurezza del personale operante nei pronto soccorso siciliani. Lo denunciamo da tempo ed oggi abbiamo depositato una mozione che impegna il governo regionale su questo aspetto”. A dichiararlo è il deputato M5S all’Ars Francesco Cappello, componente della commissione Sanità e primo firmatario di una mozione che impegna il Governo Regionale a coinvolgere sindaci e Prefetti per preservare la sicurezza del personale che opera nei pronto soccorso siciliani. Mozione che arriva all’indomani dell’aggressione subita da un medico all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania. “Esprimiamo la nostra solidarietà - aggiunge Cappello - in favore dei medici, degli infermieri e di tutto il personale ospedaliero lasciato alla mercè di un sistema sanitario che lascia molte vittime sul campo, essendo al tempo stesso carnefice del personale e dei pazienti. Un sistema che ha trasformato persino il pronto soccorso, ove per antonomasia si dovrebbe prestare subito soccorso, in dopo soccorso con estenuanti file per i corridoi e su barelle (spesso di ambulanze private) mortificando gli sforzi titanici di tutto il personale ospedaliero. Nel frattempo già nei primi dieci giorni dell'anno - ricorda Cappello - si sono registrati ben due casi di aggressione, ai medici del PS di Catania al Vittorio Emanuele e all'ospedale di Canicattì. Mentre l'assessore alla salute ed il Ministro stanno a guardare, il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle in Ars denuncia da tempo tale stato di degrado e chiede che in tutte le province i Prefetti istituiscano immediatamente dei tavoli permanenti a cui siedano tutte le istituzioni interessate a garantire l'ordine pubblico. Occorre - conclude il deputato - che vengano coinvolti i sindaci, i direttori generali delle aziende ospedaliere senza escludere i questori di ciascun capoluogo di libero consorzio”.Gen 05
Aggressione al Vittorio Emanuele di Catania. Giuffrida (SD): ” Intervenga il Governo a tutela della sicurezza degli operatori sanitari”
Sull'ennesimo episodio di aggressione a un medico, avvenuto all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania, in cui un esponente della Sanità siciliana è stato aggredito da un gruppo di uomini e pestato a sangue perchè - da quanto riportato dalla cronaca- si era rifiutato di fornire le generalità di una donna che si era recata al pronto soccorso della stessa struttura sanitaria, interviene il deputato all'Ars di Sicilia Democratica, Salvatore Giuffrida. "In riferimento alle recenti aggressioni, sia fisiche che verbali, avvenute al pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, esprimo piena solidarietà, da uomo e da cittadino, assumendomi la diretta responsabilità, da rappresentante politico e membro della Commissione Sanità ARS, di approfondire la vicenda, per cercare di porre rimedio ai troppi casi di violenza che avvengono sempre più frequentemente e che vedono coinvolti gli operatori del SSR. Ritengo pertanto doveroso- continua il deputato - analizzare con particolare attenzione le criticità attualmente esistenti, nell’interesse esclusivo di assicurare adeguate condizioni di sicurezza, sia al personale medico preposto all’esercizio delle proprie funzioni, sia ai cittadini, fruitori di fondamentali servizi sanitari. A tal fine, invierò subito una nota al Ministro dell’Interno ed al Ministro della Salute per sollecitare un loro diretto intervento e, dopo un incontro avuto con il dr. Casabianca, (AASI), sotto suo impulso e quello degli iscritti, chiederò all’Assessorato regionale alla Salute la creazione di una campagna stampa rivolta al rispetto degli operatori sanitari e dei mezzi di soccorso. Inoltre, mi rendo disponibile al confronto con tutte le parti sociali per individuare insieme, mediante adeguate e concrete modalità di coinvolgimento interattivo, le giuste politiche di prevenzione del fenomeno, nel contesto di un generale programma di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici sanitari".
Gen 04
M5S: “36 milioni di buco nei conti Regione? Un pugno allo stomaco dei cittadini che avranno meno servizi dai comuni”
Il deputato all’Ars Giancarlo Cancelleri: “Se non è uno scherzo, è una tegola enorme che, grazie a Crocetta e Baccei, piove sui siciliani, che già scontano servizi al minimo. L'assessore venga immediatamente a riferire in Aula”
Palermo 4 gennaio 2016 - “Chiamare errore tecnico una svista colossale è un fatto gravissimo che pagheranno i comuni. Per questo errore tecnico della giunta Crocetta, i comuni siciliani vedranno tagliarsi oltre 36 milioni di euro di trasferimenti. Se non è uno scherzo, è proprio un pugno allo stomaco per i cittadini siciliani che vedranno sottrarsi dai propri Enti Locali, altri servizi già peraltro al lumicino”. A dichiararlo è il deputato M5S Giancarlo Cancelleri che appresa dall’agenzia Ansa del buco nei conti della Regione, chiede di conoscere materialmente quale sia la svista contabile di Palazzo d’Orleans. “Lo scaricabarile del Governo Crocetta - aggiunge Cancelleri - non ha nulla di eticamente accettabile, tanto nelle mille inadempienze di questa maggioranza, quanto, soprattutto, in questo caso in cui viene sottratto ai comuni, sempre più sul lastrico, denaro che serve materialmente per fare andare avanti gli Enti Locali. Una svista che si unisce a quella già segnalata in fase di manovra quando a novembre il governo Crocetta ha attivato un mutuo da 40 milioni proprio per i comuni. Le due cose insieme fanno capire la capacità di attenzione ai comuni stessi. A pagare sono sempre i cittadini - sottolinea Cancelleri - e lo faranno due volte, uno per un mutuo per gli anni a seguire, uno per il taglio dei servizi su questi 36 milioni. Pretendiamo che l’assessore Baccei - conclude - venga a riferire in Aula all’Ars nella prima seduta disponibile già la settimana prossima”.
Marco Benanti
Gruppo parlamentare M5S ARS
Dic 29