Apr 27

“CADUTI” PER IL LAVORO

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“CADUTI” PER IL LAVORO   In Italia nel 2010 sono 187 le persone che si sono tolte la vita per motivi finanziari ed economici. Dall’inizio del 2012, quindi in soli quattro mesi solo in Veneto sono 30 gli imprenditori che si sono suicidati, tutti intorno ai 40 anni. Non per debiti, ma per crediti che non riuscivano a riscuotere, quindi poi questi si sono trasformati in debiti verso gli operai che dovevano essere pagati e verso i fornitori. A fine marzo un operaio a Verona si è dato fuoco davanti al Municipio perché senza stipendio da quattro mesi. Pochi giorni prima un piccolo imprenditore edile a Bologna si è ucciso vicino la sede della Commissione tributaria. Ma anche al sud abbiamo numerosi esempi e non solo fra imprenditori, come nel caso della signora di Gela che si è gettata dal balcone dopo essersi vista decurtare 200 Euro dalla pensione; un altro pensionato a Bari ha fatto lo stesso dopo la richiesta dell’INPS di restituzione di 5mila Euro.  Imprenditori che s’impiccano nei loro capannoni, curandosi di farlo fuori gli orari di lavoro o nei giorni festivi, lasciando biglietti di richiesta di perdono, persino al fisco. Il nostro sistema economico e sociale strutturato sul debito è diventato obiettivamente insostenibile. Ma la colpa è anche un po’ nostra. Quanti elettrodomestici, automobili, televisori grandi come cinema, telefonini da 700/800 Euro, sono stati comprati a rate, oppure prendi oggi e paga fra sei mesi? Questo è solo uno degli esempi penosi in cui ci siamo fatti incastrare stupidamente, come Pinocchio e l’amico suo nel paese dei balocchi.  E’ vero. La politica sta facendo il suo gioco. Ma noi non abbiamo fatto nulla per fermare questa ondata malefica che ci sta travolgendo, da anni. Ci stava bene così, abbiamo preso fino a quando abbiamo potuto, ci siamo fatti raccomandare per ottenere il documento, per passare avanti in ospedale, per farci togliere la multa. Così adesso ci troviamo in un vortice infinito di nefandezze da cui non sappiamo districarci. Per anni si è vissuti al di sopra delle proprie possibilità, tutti quanti, soprattutto il mondo imprenditoriale che poteva accedere a crediti e a finanziamenti con tranquillità. Ciò che contava tanto era far crescere i consumi, soprattutto delle cose inutili e superflue. Oggi le banche non concedono più prestiti. Esagerando anche, perché non si fanno differenze fra coloro che potrebbero mettere su un’impresa o portare avanti un’azienda dignitosamente e chi invece non merita niente. Non è compito di una banca fare queste distinzioni. Così è aumentata la richiesta di denaro facile ad altri soggetti, dal 17% del 2007 al 35% del 2010. Secondo l’associazione dei Contribuenti italiani sono aumentate del 217% le famiglie che si sono super indebitate e nel 2011 i casi di usura sono arrivati al 148%. Il momento è davvero troppo delicato. Troppi sacrifici imposti agli italiani, che reagiscono uccidendosi, dal governo che li ritiene dei “danni collaterali”. Uno stillicidio di persone che si sta immolando per disperazione, segnale di resa e di solitudine assoluta, ma anche di rivendicazione estrema di dignità. Il Paese al momento vive secondo la logica delle banche e delle assicurazioni, non secondo gli interessi reali dei cittadini, e la nostra è un’ignoranza colpevole che non va giustificata. Dovremmo scendere in piazza e pretendere il rispetto dei nostri diritti manifestando senza violenza ma con fermezza assoluta, per i nostri figli specialmente, a cui hanno rubato il futuro, per cui non c’è più niente da sognare. L’usura che sempre di più travolge migliaia di cittadini, le banche che non intendono venire incontro, il processo produttivo completamente paralizzato, le aziende che chiudono licenziando centinaia di dipendenti, i giovani che non hanno lavoro e che non ne troveranno mai di questo passo se non sono il figlio o il nipote di “qualcuno”, la qualità della vita sempre più misera. Perdere il lavoro significa perdere il proprio posto nel mondo. Ci si sente abbandonati da tutti. Ci si sente traditi da questa politica che non pensa ad altro che ai propri interessi, a quelli di pochissimi nel mondo, di pochi banchieri, mega imprenditori e massoni. Ai piccoli imprenditori e ai professionisti onesti non mancano le commesse, ma la fiducia delle banche. Ci vuole poco per finire in mano agli strozzini, e da lì il precipizio. Mentre si blatera di articolo 18, l’effetto della crisi è coscienza sempre più diffusa (viene da pensare alla Grecia dove il numero dei suicidi lì non si conta più). Occorre riprendersi il futuro, difendere la dignità dell’essere umano, i diritti delle persone a soddisfare i bisogni primari, dell’essere individui, di crescere i nostri figli e di dare loro un futuro dignitoso, un’istruzione, una sana educazione al rispetto dei valori umani. Tutte cose che l’attuale governo sta mettendo da parte, sta sacrificando per altri scopi che ci obbligano a decidere nell’immediato di fare qualcosa e a non vederci spettatori passivi della nostra rovina. A Bologna entrerà in funzione dal prossimo 24 aprile un Telefono Amico che ha un numero provvisorio: 051. 4172311 al quale risponderà una squadra composta da uno psicanalista, un avvocato e un commercialista. Una specie di pronto soccorso per coloro che nella disperazione a causa delle tasse o stritolati dalle scadenze pensano di farla finita. Un’idea di Confartigianato di Bologna per raccogliere il grido disperato dei piccoli imprenditori. Si sa che i prossimi mesi saranno addirittura quelli più difficili e il problema sarà destinato ad acuirsi.   Vanessa Seffer   Da Palermomania.it del 21/4/2012
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Apr 21

È imbarazzante l’omofobia dell’Italia in Europa

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È imbarazzante l’omofobia dell’Italia in Europa   Dopo l’infelice affermazione di Alfano, che però aveva smosso un po’ le acque di questa palude sull’argomento, “la sinistra è pronta a fare i matrimoni gay alla Zapatero” aveva detto, dato che di queste cose in Italia ci si guarda bene dal parlare specie in odor di elezioni, non s’è più sentito dire altro. Tra l’altro si riferiva solo alle unioni fra uomini, tralasciando, secondo me per dimenticanza, quelle fra donne. E’ stato un parlamentare europeo a sollevare la questione, sul fatto che bisogna vigilare con attenzione in Europa ancora su due Paesi dove i diritti civili non sono completamente attenzionati. “Se due persone dello stesso sesso si amano non sono come le altre coppie” ha detto. Parlava dell’Italia e della Grecia (che strana comunanza!) La nostra classe politica è ferma a secoli fa, e parlarne? Apriti cielo! Nel frattempo però il Paese va avanti malgrado loro, in tutt’altra direzione ovviamente, ed è molto più in là di quanto non pensino. Anche la Chiesa a suo modo sta affrontando la cosa. Oggi ci sono pareri discordanti, ma non chiusure totali e assolute. Da una parte l’idea della famiglia tradizionale eterosessuale da difendere, proibendo altri tipi di unione; dall’altra apertura alle ragioni degli omosessuali, come nel caso del Cardinale Carlo Maria Martini, convinto che si possa e debba essere il Parlamento ad agire. Poiché sono i diritti umani a contare e al di sopra di tutto. La solidarietà e il mutuo soccorso. Ci sono coppie eterosessuali con figli, tanti figli, che non sono sposate e non intendono farlo, né civilmente né in Chiesa. Se disgraziatamente uno dei due partner muore, l’altro non può ereditare automaticamente la proprietà della casa. In Inghilterra c’è la “civil partnership”, seppur senza nozze, vengono riconosciuti tutti i diritti ad una coppia di fatto. Una destra civile e moderna dovrebbe essere in testa e portare la bandiera di questa forma di rispetto e di uguaglianza. Oltre ogni religione, orientamento sessuale, provenienza sociale. Bisognerebbe rimuovere i parlamentari per cui i diritti civili sono un problema. Non è più tempo di avere i paraocchi, bisogna evolversi e andare avanti. La gestione sana della cosa può essere programmata per tutti allo stesso modo, per esempio per gestire le adozioni e le inseminazioni in vitro, come accade con le coppie etero estendendola anche ai single che ne fanno richiesta. Monti non vuole affrontare questo argomento, ha altro cui pensare, ma è un vero peccato. Perché per essere un Paese all’altezza dell’Europa bisogna pensare a cose come queste: se vengono a lavorare da noi manager tedeschi con i loro partner dello stesso sesso e uno di loro si ammala, l’altro non avrebbe neppure il diritto di assisterlo in ospedale.  
Vanessa Seffer
da Palermomania.it del 20/4/2012
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Apr 18

Famiglie La Torre e Girone in fiaccolata a Roma: MARO’ LIBERI

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Le famiglie LATORRE e GIRONE in Fiaccolata

12/05/2012 dalle ore 20:00 alle ore 22:00

In itinere, dalla Bocca della Verità a Piazza Santi Apostoli in Roma.

Si passa da Piazza Venezia. 

    Dal 15 febbraio i nostri due Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono detenuti illegalmente e ingiustamente nella prigione indiana di Trivandrum.   Da allora arrivano poche e scarne notizie sulla sorte dei “nostri” Uomini. Intanto i mesi sono passati e dalle lontane terre indiane non giunge nulla di confortante. La carcerazione preventiva viene, di volta in volta, prolungata e ai nostri Leoni viene negata la libertà di riabbracciare i propri cari. Le famiglie di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone scendono in piazza per far sì che presto sia fatta chiarezza.   Noi italiani, fieri di essere tali, ci uniremo al loro fianco affinchè l’Italia non resti indifferente alla sorte dei due militari del Reggimento San Marco, che hanno giurato fedeltà alla Bandiera Italiana, servendola sempre e comunque, MALGRADO TUTTO! E’ giunta l’ora che due servitori della patria e padri di famiglia tornino a casa!   Il Gruppo Ufficiale “Ridateci i nostri Leoni”, creato sul Social Network Facebook, affiancherà le famiglie Latorre e Girone nella loro battaglia, sempre e comunque, augurandosi che tutti gli Italiani partecipino numerosi a questo Evento che si terrà in  

Piazza Santi Apostoli di Roma il 12/05/2012 dalle ore 19:00 alle ore 21:00.

 

Tutti devono sapere che, né ieri né oggi né domani,

lascieremo soli i nostri due Leoni.

  Carolina Latorre e Franca Latorre                                                Vania Ardito e Carmela Girone (Sorelle di Massimiliano Latorre)                                                   (Moglie e Sorella di Salvatore Girone)  
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Apr 18

19 Aprile 2012 alle15.30, nella Chiesa di Santa Cristina a Borgo Nuovo, Convegno “L’Electronic Town Meeting a Palermo”.

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L’evento è finalizzato all’incontro con gli organizzatori dell’Electronic Town Meeting del quartiere  Brancaccio, alla spiegazione delle fasi di realizzazione e agli effetti del Town Meeting sulla realtà cittadina del quartiere. L’Electronic Town Meeting è una forma di riunione cittadina, un incontro pubblico, promosso dalle associazioni civiche del quartiere per coinvolgere i cittadini nelle decisioni che riguardano il futuro della propria città o del proprio quartiere. Grazie alle discussioni in piccoli gruppi e all’utilizzo di strumenti elettronici semplici da usare, si coniuga la tecnologia con il processo decisionale collettivo. Nel corso del Convegno interverranno docenti della Facoltà di Architettura, promotori e realizzatori dell’Electronic Town Meeting, operatori dello sviluppo socio-economico territoriale e rappresentanti delle associazioni civiche. L’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i residenti della V Circoscrizione, quali diretti fruitori di un futuro Electronic Town Meeting, e a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della propria città e che intendono diventare parte attiva del processo decisionale tramite la partecipazione.     Gabriella Rosato - 3297237744 Associazione il Valore delle Piccole Cose - Dipartimento Sociale email: gabriella.rosato@ilvaloredellepiccolecose.it sito: www.ilvaloredellepiccolecose.it
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Apr 07

30 bambini georgiani in vacanza in Sicilia

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Con preghiera di diffusione: Cari amici e cari amiche, grazie ad un finanziamento del Ministero degli Affari Esteri il Laboratorio per l'Innovazione di Palermo sta avviando un nuovo progetto di accoglienza in Sicilia a favore di un gruppo di circa 20-30 bambini di età tra i 10 e i 14 anni provenienti da famiglie di sfollati a causa del conflitto russo-georgiano dell’agosto 2008. L’iniziativa mira a ripetere, in piccolo, la straordinaria storia di accoglienza delle centinaia di ragazzi sfollati dall’Abkhazia che, a partire dagli anni ’90, sono stati accolti per ripetuti soggiorni estivi da famiglie siciliane. In moltissimi casi l’esperienza siciliana rappresentò per quei ragazzi una opportunità unica per sollevarsi dal difficile contesto del dopoguerra, imparare una nuova lingua e sviluppare legami affettivi che durano ancora oggi. In vista dell'arrivo dei 30 bambini georgiani stiamo facendo circolare questa comunicazione al fine di individuare 30 famiglie siciliane interessate a dare ospitalità a uno di questi bambini nel mese di luglio per un periodo di 4 settimane. Per maggiori dettagli sul progetto vi invitiamo a leggere la comunicazione in allegato e a visitare il relativo blog: http://www.progettoargo.com/ Sperando che l'iniziativa possa incontrare il vostro favore vi invitiamo a diffondere l'invito tra amici e parenti che pensiate possano essere in qualche modo interessati. Per segnalare la vostra eventuale disponibilità o per qualsiasi altro dubbio o richiesta di informazioni non esitate a contattarmi. A presto, Luisa Tuttolomondo Laboratorio per l'innovazione www.laboratorioinnovazione.eu www.nuovenergie.org 091-225971
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Apr 03

ALESSANDRO ARICO’ PER ILLUMINARE PALERMO

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E' giallo sole il logo della sua candidatura a sindaco di Palermo, per indicare la volontà di dare luce alla V città d'Italia che negli ultimi dieci anni è sprofondata nel buio più profondo. Il nostro ospite, Alessandro Aricò, già deputato del Parlamento siciliano, è il rappresentante candidato di Futuro e Libertà, sostenuto dall'MPA, da MPS di R. Savona, da PLI, Palermo Avvenire, dai democristiani di Alessi, da Fare Città, da Chi Ama Palermo e dagli assessori G. Armao, M. Russo, Di Betta e D. Tranchida. In pochi giorni, certamente molti meno rispetto agli altri candidati che hanno cominciato già da mesi a lavorare alla loro campagna, Alessandro è già in testa alle classifiche dei sondaggi fra i candidati preferiti dei palermitani. Gli abbiamo chiesto come sarebbe la sua città qualora dovesse essere eletto e di raccontarci la sua esperienza quando ha avuto occasione di amministrare la città da assessore. In questi giorni l'emergenza rifiuti si è ripresentata a Palermo, per 5 giorni la raccolta si è fermata perchè gli operatori sono stati condannati a ricevere il 50% dello stipendio. Governare la città non sarà cosa facile per il futuro sindaco. Alessandro ci ha esposto la sua proposta per risolvere il problema delle partecipate, a partire da AMIA e Gesip. Il programma di Alessandro Aricò è stato presentato lo scorso sabato al Teatro Politeama. Durante la nostra intervista abbiamo avuto delle notizie inedite, come l'inserimento dei corsi di alpinismo nel costone roccioso del Parco della Favorita, parcheggi, zone attrezzate per fare sport oltre agli spazi già adibiti ma poco curati che abbiamo già. L'idea di Alessandro è quella di ripulire e rendere fruibile il Parco facendone un polmone verde per le famiglie e la gente che vuole vivere la natura, andarci a leggere, stendersi a riposare, correre, all'altezza del Central Park di NY. Poi tante altre novità che vi invitiamo ad ascoltare seguendo l'intervista. Ma non potevamo non chiedergli perchè secondo lui le donne della città di Palermo dovrebbero votarlo e come farebbe, se fosse sindaco, a governare la città senza soldi, dal momento che il governo centrale non glieli darebbe. Buona fortuna. Perchè oltre alla buona volontà, alla buona politica e la buona creanza, per la nostra città, di fortuna ce ne vorrà tanta.
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Apr 03

Intervista ad Alessandro Aricò, candidato a sindaco di Palermo

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Mar 16

Matrimoni gay, il Parlamento Ue boccia i governi contrari

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Matrimoni gay, il Parlamento Ue boccia i governi contrari
Strasburgo boccia i governi contrari ai matrimoni gay. Durante la seduta plenaria di martedì scorso, il Parlamento Europeo ha stabilito che i governi non devono dare "definizioni restrittive di famiglia" allo scopo di negare protezione alle coppie gay e ai loro figli. E' quanto si legge nel rapporto sulla parità di diritti uomo-donna presentato dalla radicale di sinistra olandese Sophie in't Veld ed approvato dall'Eurocamera. Approvati anche, nonostante l'opposizione dei popolari, i passaggi in cui si chiede alla Commissione Ue di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni omosessuali tra gli stati membri che già le ammettono e al Consiglio europeo di "riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale". In questo modo si da il via libera anche in Italia ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Arrivare a questa decisione non è stato facile, anzi: è stata battaglia in aula, e il centrodestra è stato battuto dal fronte delle sinistre (socialisti S&D, Verdi e Gue) rafforzato dai liberal-democratici dell'Alde. La sinistra italiana invece ha esultato: Imma Battaglia, storica esponente della comunità gay italiana, ha parlato di "un vento nuovo che spira sull'Europa". "E' il vento di una sinistra che rinasce e porta cambiamenti". Anna Paola Concia, del Pd, invece, ha osservato che "dopo le inutili polemiche tutte italiane, è Strasburgo a darci una grande lezione di civiltà indicandoci con chiarezza la strada precisa da percorrere per il riconoscimento dei diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali".   Da palermomania.it
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Mar 15

21 marzo contro tutti i razzismi a Palermo

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21 marzo contro tutti i razzismi a Palermo
Mercoledì 21 marzo sarà celebrata la “Giornata Mondiale contro il Razzismo”: alle ore 10.30 in contemporanea in tantissime piazze del nostro paese l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale promuove la "Catena Umana" per dire no a tutti i razzismi. A Palermo la catena avrà luogo intorno al Teatro Massimo, alle ore 10.30. L'evento si svolgerà anche a Cagliari, Roma (attorno al Colosseo), Agrigento, Catania, Messina, Arezzo, Perugia, Milano, Rosarno, Salerno, Ferrara, Cento (FE), Ravenna, Bologna, Trieste, Viterbo, Frosinone, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Lodi, Pavia, Cremona, Mantova, Varese, Monza, Sondrio, Torino, Bari, Lecce, Foggia, Venezia, Taranto. Arcigay Palermo, che organizza l'evento a Palermo insieme all'UNAR ed a "La Migration" - sportello LGBT migranti, proseguirà la giornata al Blow Up,  in piazza Sant'Anna, a partire dalle 17.00 con una serie di eventi (video, concerti, etc.) contro "tutti i razzismi": antisemitismo, omofobia, razzismo, etc. Programma: 1) mattina - Ore 10.30: catena umana intorno al teatro Massimo (Piazza Verdi). In contemporanea in tutta Italia Accompagnamento musicale del Gruppo “Jambo Sana” e di “White Rabbit” - Ore 11.00: Saluti delle autorità/testimonial. - Ore 11.00: Performance “Le Biblioteche viventi” a cura del CEIPES 2) Pomeriggio – sera c/o Blow Up, piazza Sant’Anna 18 Mostra fotografica a cura del “Forum antirazzista di Palermo" e di Cristina Scuderi - 17.00: Proiezione documentario sugli immigrati sbarcati a Lampedusa a cura di “Forum antirazzista di Palermo” - 17.30: Performance “Le Biblioteche viventi” a cura del CEIPES - 18.00: “Ricordati di non dimenticare”: lettura di alcune testimonianze dei sopravvissuti dell'olocausto con canti in memoria delle vittime e accensione dei lumi in loro memoria. - 19.00: Proiezione del video-collage “Il valore delle differenze” e successivo dibattito, a cura di “La Migration, Sportello LGBT Migranti”. - 19.30: “La città verso il Pride*. La partecipazione cittadina come strumento di costruzione di inclusione sociale” a cura del comitato Palermo Pride* - 20.00: aperitivo (cucina africana) - 21.30 Concerto dei gruppi: Orchestra di musica popolare Rosa Parks e La Famiglia del Sud. Adesioni: Comitato Palermo Pride, Ass.ne Articolo 3, Associazione Radicale David Kato, Left – Associazione di reti, culturale e politica – Casa della Sinistra, Malaussène – circolo Arci, Blow Up – Levana circolo Arci, Human rights youth organization, Agedo Palermo, Laici Comboniani Missionari, Palermo, CISS: Cooperazione Internazionale Sud Sud, Amnesty International, Famiglie Arcobaleno Palermo, Coordinamento Stop Omofobia, Comitato “Infanzia Bene Comune”, Associazione Pellegrino della terra, Comitato antirazzista Cobas, Forum Antirazzista, Comitato I marzo Palermo, CEIPES, Osservatorio contro le discriminazioni razziali. “NOURREDINE ADNANE”, Borderline Sicilia Borderline Europe Comitato Arcigay per Palermo e Trapani piazza Sant'Anna, 18 Palermo   Da palermomania.it
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Mar 15

Intervista a Tommaso Dragotto, candidato a sindaco di Palermo

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