Giu 10

I prossimi mondiali di calcio in Brasile, di Alessandro Bertirotti

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Sono 70 i paesi del mondo nel quale si pratica, con metodo e criminale continuità, lo sfruttamento sessuale dei bambini. E sono sempre di più i cittadini vacanzieri che vanno a caccia di cuccioli umani che, per non morire letteralmente di fame, accettano e si sottopongono a qualsiasi tortura. I turisti nel mondo sono circa 3 milioni, ed un terzo di questi pratica il turismo sessuale, tra i 20 e i 40 anni, e non sono affatto malati di mente (solo il 5% di questo 1/3 lo sono davvero) ma coscienti individui che vivono nel proprio opulento (sempre meno...) Occidente. Queste pratiche sono spesso l'espressione di menti drogate dalla ricerca continua di nuove emozioni, oppure di comportamenti occasionali (60%), o anche abituali (35%). Leggi il resto »
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Giu 10

Le differenze culturali sono utili, di Alessandro Bertirotti

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Alessandro Bertirotti

  Talvolta capita di leggere opinioni diverse sul concetto di cultura, forse perché la storia di questo termine ha subito una forte evoluzione, specialmente dagli anni Cinquanta in poi, in tutto il mondo scientifico occidentale. Non voglio certamente in questa sede soffermarmi su questo dibattito né proporre una definizione esaustiva della fenomenologia culturale, mentre vorrei fare riferimento ad uno dei suoi concetti fondamentali e che personalmente considero di grande rilevanza esistenziale, vale a dire quello diatteggiamento mentale. Leggi il resto »
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Giu 03

Le pecore si fanno tosare….. ma fino a quando si faranno scorticare? Di Riccardo Cappello

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Dopo che nel 1974 apparve sulla stampa la notizia che le compagnie petrolifere avevano versato al quadripartito ingenti somme di denaro, la legge sul finanziamento pubblico dei partiti in soli 16 giorni finì sulla Gazzetta Ufficiale, “per evitare la tentazione di farsi corrompere e poter contare su un contributo alla luce del sole”. Poi esplose tangentopoli e nel 1993, il 90,3% degli italiani votò al referendum per l’abrogazione del finanziamento pubblico. Il quale, reintrodotto con rapidità con una diversa denominazione, manteneva la sua aggiuntività come ha dimostrato la dilagante corruzione. Ma mentre esiste l’urgenza politica non esiste quella sociale per cui il Governo Letta annuncia trionfalmente l’approvazione di un Ddl che cancella il finanziamento pubblico dei partiti ma……dal 2017. Anche se il Ddl dovrà passare all’esame delle Camere, fin da ora è evidente come la prima preoccupazione dei partiti sia quella di diluire l’entrata in vigore di una legge che, comunque e sia pur con modalità diverse, costringe i cittadini a mantenerli. I provvedimenti che sottraggono risorse a cittadini e imprese sono sempre immediati mentre i tagli alla politica sono sempre sforbiciatine cui si mette mano con calma. Molta calma. Ma non solo. Si enfatizza come epocale la riforma di una legge che avrebbe dovuto essere cancellata fin dal 1993. Ma la volontà popolare non conta niente soprattutto se, non esistendo canali autonomi di accesso al lavoro, è costretto a mendicare al mercato della politica un posto di lavoro, una licenza o un’autorizzazione. Certo Dio no avrebbe creato le pecore se non voleva che le tosassero. Ma si faranno anche scorticare ? Avv. Riccardo Cappello Da Il Cappio 1/6/2013
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Giu 03

Da Casablanca alla Sicilia (24 maggio/9 luglio 1943), di Pasquale Hamel

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Foto Pasqua Hamel   Il 24 gennaio del 1943, a pochi giorni dalla caduta di Stalingrado e mentre ormai la fortuna aveva voltato le spalle alle forze dell'Asse, a Casablanca si incontrarono il presidente americano Franklin Delano Roosevelt e il primo ministro inglese sir Winston Churchill ( presente anche il generale De Gaulle) per discutere, fra l'altro, la richiesta pressante di Stalin di apertura di un secondo fronte in Europa che consentisse di alleggerire la pressione tedesca sul quello russo. I sovietici avrebbero voluto che le forze alleate puntassero sul territorio francese, pensavano ad uno sbarco in Normandia, ma soprattutto su insistenza del premier inglese, fu presa la decisione di sbarcare in territorio italiano. Leggi il resto »
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Giu 03

La mafia e lo sbarco Alleato in Sicilia, una storiella percepita per storia, di Pasquale Hamel

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seconda guerra
Abbiamo anticipato nei precedenti interventi tre verità incontestabili: la prima é relativa al luogo dello sbarco, che si è svolto in aree non ancora segnate dalla presenza mafiosa; la seconda relativa al divario di mezzi e uomini che segnava i rapporti di dorza fra gli Alleati e le difese dell’Asse, una sperequazione che rendeva assolutamente inutili aiuti esterni; la terza che non si ha notizia di un solo sabotaggio in danno degli italo tedeschi, per cui ci si chiederebbe in cosa possa essere consistito l’aiuto della mafia. Leggi il resto »
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Mag 30

I bambini, una volta per tutte, di Alessandro Bertirotti

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Alessandro Bertirotti

Su un totale di 29 paesi, l'Italia si posiziona al 22° posto, all’interno della classifica sul benessere dei bambini nei Paesi ricchi, subito dopo Spagna, Ungheria e Polonia e prima di Estonia, Slovacchia e Grecia, e la situazione l'Italia da questo punto di vista migliora solo in alcuni settori. È quanto ci spiega il Presidente dell'Unicef per il nostro Paese, Giacomo Guerrera, ricordandoci che in Italia il 17% dei bambini – pari a circa 1.750.000 minorenni– vive sotto la soglia di povertà. L’Italia è in buona posizione anche per il suo livello “NEET” (Not in Education, Employment or Training) nell’ambito di una graduatoria che comprende tutti i Paesi industrializzati, e si posiziona dopo la Spagna, con l’11% dei giovani che non sono iscritti ad una scuola, non lavorano e non frequentano nessun corso di formazione. Leggi il resto »
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Mag 30

Il Grillo perdente, di Maurizio Bonanni

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Foto Grillo 1 "Chi la fa l'aspetti!". Si sa, a volte anche i grilli perdono le antenne! Per il Beppe furioso, gli elettori sono "intelligenti" quando votano a suo favore,  mentre gli risultano semplicemente "manipolati", se non proprio, più volgarmente, dei "coglioni", quando gli votano contro, o si astengono. Per lui, autocritica pari a zero! Siamo, dunque, prossimi per M5S, a seguire le orme del mai rimpianto "Uomo Qualunque" di Giannini, meteora politico-elettorale post-bellica di breve durata? Tristemente, credo proprio di sì. Del resto, i voti non sono materia da mettere nel congelatore, ma da utilizzare come dinamite, semmai, per rimuovere le metastasi del potere, che si annidano, rispettivamente: nell’inettitudine e nella corruzione della burocrazia; nel malcostume di governo; nelle banche che non prestano soldi e in una moneta unica finta, nata su misura per tagliare della metà il potere di acquisto di "Paesi-cicala" come il nostro. Leggi il resto »
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Mag 30

Portare l’acqua col secchio bucato, di Riccardo Cappello

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Il cuore dei problemi del Paese, l’unica vera priorità non è la liquidità delle imprese o la crescita dei posti di lavoro ma la cristallizzazione della struttura sociale. Senza lo smantellamento delle corporazioni, delle attuali modalità di acquisizione del consenso e senza l’eliminazione o, quantomeno, la drastica riduzione della discrezionalità politica, la ripresa dell’economia finirebbe con l’alimentare ulteriormente le clientele e la corruzione. Le risorse, infatti, sarebbero impiegate per risolvere i problemi delle imprese partecipate o contigue alla politica ed i posti di lavoro sarebbero destinati agli amici o agli amici degli amici. Leggi il resto »
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Mag 30

Un Paese spaesato, di Riccardo Cappello

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Enrico Letta, anche se proclama “basta soldi ai partiti” (da quando ?), sta navigando a vista in un mare di corporazioni nel quale sono già naufragate anche le piccole riforme realizzate dal Governo precedente. Il quale, visto l’allungarsi della vita, riteneva di prolungare l’attività lavorativa mentre l’attuale Ministro si è inventato “la staffetta generazionale” per mandare in pensione i padri per far posto ai figli, senza, con questo, aumentare i posti di lavoro. Leggi il resto »
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Mag 30

Il filosofo Umberto Curi: fuori dalla crisi con le passioni

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È opinione diffusa che fra ragione e passione esista una differenza radicale: si ritiene che la ragione sia fredda e che il mondo delle passioni sia invece caratterizzato dal dominio dell’impulso. Da questo si fa spesso conseguire una svalutazione della dimensione passionale, che andrebbe tenuta a freno per far prevalere i dettami della ragione. Umberto Curi, nel libro Passione (Cortina) dissolve i pregiudizi tuttora prevalenti riguardo all'impulso e ai sentimenti che caratterizzano la natura umana e si spinge fino a un'analisi dettagliata del sistema democratico.  
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