MANDORLO SI MANDORLO PER CHI

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MANDORLO SI MANDORLO PER CHI

Nel 1934, dall’idea del Conte Dott. Alfonso Caetani, la Sagra del Mandorlo in Fiore nasceva a Naro con lo scopo di regalare un giorno di festa a tutti i contadini della Valle del Paradiso, ma diventò presto una delle feste folkloristiche più attese e famose del mondo.
Un appuntamento che si ripete da oltre mezzo secolo, diventato un’ occasione per ritrovarsi, che nel tempo si è spostata ad Agrigento, che ogni anno si colora, alla fioritura dei mandorli, di questo spettacolo, divenendo riferimento di popoli provenienti da tutto il mondo con le loro culture e tradizioni.
La festa ha inizio quando si accende la Fiaccola dell’Amicizia, su un tripode, con una suggestiva cerimonia davanti al Tempio della Concordia, in presenza di tutti i popoli venuti a celebrare la Sagra.
Fin dai primi anni della sagra si legavano all’evento anche raduni automobilistici, competizioni ciclistiche o podistiche, le immancabili sfilate di carretti siciliani, gruppi folkloristici europei e di tutto il mondo sono venuti e vengono tutt’ora ad esibirsi per incantare con i loro abiti tradizionali e i loro balli e le musiche dei loro Paesi, spettacolari balletti russi. Quanti gruppi e artisti da oltre Oceano sono venuti ad arricchire la mitica festa di Agrigento negli anni passati!
La festa nei primi del ‘900 è servita anche per commercializzare i prodotti tipici siciliani e lanciarne di nuovi sul mercato.
Negli ultimi anni, la Sagra sempre tanto attesa dalla città e dai suoi cittadini, ma anche tanto richiesta dai gruppi esteri che ormai la conoscono per tradizione, sembra essere diventata funzionale alla situazione politica del momento.
Non se ne parla fino all’ultimo minuto. Poi, pochi giorni prima dell’evento, ecco che miracolosamente, in corner si sente qualcosa. Quando la gente preoccupata teme che non si farà, comincia a lamentarsi e preoccuparsi. Nei bar non si parla d’altro e nell’aria la protesta aleggia e minaccia che alle prossime elezioni questa cosa non sarà perdonata.
E così anche in un momento di crisi come questo, mentre non ci sono nemmeno i soldi per sistemare le strisce pedonali in pieno centro, non si arriva a fine mese in almeno metà delle famiglie siciliane se non tre quarti e non ci sono gli occhi nemmeno per piangere, guai a non avere la sagra ad Agrigento.
A giugno ci sono le elezioni a Palermo e ad Agrigento,  non sia mai che qualcosa vada storto, e così leggiamo che dal 3 al 13 febbraio sarà come sempre. E come se non fosse successo niente, si farà finta anche lì che tutto va bene, che nelle case non si soffre la fame e che la gente ha il lavoro. Ma che gli vogliamo levare pure il divertimento?
No, per carità! Ma forse sarebbe stato meglio aver distribuito quei soldini a chi ne aveva veramente bisogno, dato che si sono “magicamente” trovati!
Comunque, dato che gli artisti fanno un mucchio di sacrifici e prima di trovare un contratto fanno pure la fame e non c’entrano niente, io desidero elencarli in ogni caso, e ringrazio chi me lo lascia fare:

Questi i gruppi partecipanti :
“Nart of Adsu” (Adigheyia), “Noudjoumeddiwane” (Algeria), “Karusell” (Bielorussia), “Goce Delchev” (Bulgaria), “Toteva rapa nui” (Isola di Pasqua Cile), “Erisioni” (Georgia), “Nrityanjali Academy New Deli” (India), “Dublin folk art” (Irlanda), “Mariachi” di Guadalajara (Messico), “Imaganes” (Perù), “Timusul” (Romania), “Lujo Davico” di Belgrado (Serbia), “Mabamba Rytmi” (Sierra Leone), “Urpin” (Slovacchia).
La banda e le majorettes “Lofan Mazsorett” (Ungheria), la fanfara dei Bersaglieri dell’Anb di Caltanissetta, la banda musicale di “Città di Paceco” e gli sbandieratori e musici di Vicari. Il corteo storico, che quest’anno vedrà il corteo del Carosello storico dei rioni ed i famosi gruppi storici, la compagnia di danza rinascimentale “Tres Lusores” e gli sbandieratori della città di Cori, ma ci sarà anche il corteo storico di Città di Noto con musici e sbandieratori.
Al festival dei Bambini del mondo sei i gruppi internazionali partecipanti all’edizione di quest’anno che arrivano da: “Besuki Folk Dance Group” (Indonesia), Ensemble of Folk Dance di Skopije (Macedonia), Radist Group di Kiev (Ucraina), “Ivane Javakhishvikli di Tbilisi” (Gerogia), Folk Dance Club Dobrudza (Bulgaria), Cultural e Folk Art Association Sveti Sava (Serbia). Con loro i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D’Akragas e Herbessus. Per il festival del folklore regionale ci saranno: “Ballo della cordella”, “Bivona folk”, “Cala Bakatù”, “U Casteddu” di Caccamo, “Corteo storico officine medievali” di Enna, Fanfara Bersaglieri di Casteldaccia, “Mata e Grifone”, “I picciotti di Matarò”, Pietraperzia, Sbandieratori di Vicari, “Sicilia nu cori”, “Taratatà”, “Trinacria”, “Triscele”, Comitini, “Val di Mazara”, “Vecchia Jonia”.
Sono invitati alla Sagra tutti i gruppi folk di Agrigento.

Ma che amarezza!

Vanessa Seffer

 

Da Palermomania.it

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L’AVVENTURA URBANA DEL “PROGETTO PARTERRE

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L’AVVENTURA URBANA DEL “PROGETTO PARTERRE”   Clicca sull’immagine per ingrandire

“La problematica del degrado è stata assunta secondo un ventaglio ampio di accezioni, tutte variamente legate tra loro. La questione del rischio idrogeologico che pende sull’area, a partire dalla soluzione imperfetta costituita dall’artefatto in cui sono state convogliate le acque dell’Oreto, trova un corrispettivo immediato nel degrado fisico dei manufatti sparpagliati al suo intorno e si specchia in modo eloquente nel caos delle forme e degli assetti di una porzione ampia del territorio afferente, un coacervo di brandelli e frammenti eterogenei già pervenuti all’ultima meta del degrado: l’assenza assoluta di figura, una privazione che ne scalza le ragioni d’origine e non consente di illustrarne il destino. La questione del degrado è sempre una questione di figura”. Così scrive Marcello Panzarella nel suo progetto Palermo Sud-Est.
Bellissime parole, che illustrano perfettamente la situazione di Palermo, il paesaggio è in molta parte distrutto, inguardabile, massacrato, bisogna prendere coscienza di questa situazione.
Per questo un gruppo di architetti e studiosi, hanno avviato il Town Meeting del progetto Parterre, che si terrà esplicitamente domani, ma che ha origini statunitensi e che ha avuto successo in alcune città europee come Amburgo, Belfast, Larnaca, Turku e poi è giunto in Toscana prima di arrivare da noi grazie all’Università di Palermo che se n’è interessata.
Il partenariato del progetto Parterre ha costituito un progetto pilota che animerà domani, 18 febbraio
, quello che costituisce la struttura portante del progetto, facendo incontrare le associazioni cittadine, i commercianti e i cittadini di Brancaccio e della Seconda Circoscrizione, in una prova sperimentale che li riguarda da vicino, monitorando con strumentazioni elettroniche l’intero incontro, che prevede la riunione intorno a dei tavoli con l’ opportunità di interagire con gli addetti ai lavori, dichiarando quali sono i bisogni del quartiere, le esigenze dell’ambiente quotidianamente che viene vissuto e il modo più consono per riqualificarlo.
L’apporto di ciascuno verrà preso in considerazione durante il meeting.  L’obiettivo è quello di avere una visione condivisa dei processi di ripianificazione cittadina che attualmente sono immobili, con la partecipazione locale, perché il nuovo piano regolatore della città sia il frutto della valutazione di chi vive la città stessa, degli operatori e dei tecnici. Si produrrà un documento di cui si terrà conto al momento del nuovo PRG della città.
Il progetto Parterre si avvale di strumenti di alta tecnologia, che consentono di trasferire i dati dei colloqui che si verificheranno nei tavoli di lavoro, costituiti da 10 persone per tavolo, nei quali si discuterà di proposte per il miglioramento ambientale, conversazioni democratiche guidate da un segretario, che verranno sintetizzate e poi inviate ad un team leader e successivamente, in due fasi, votate da 100 cittadini perché siano realmente condivise.

I partecipanti sono stati reclutati attraverso le scuole della Seconda Circoscrizione. Un primo incontro, per concordare i vari passi di questo evento, è stato eseguito lo scorso giugno.


Hanno contribuito alla realizzazione del Town Meeting:

FERDINANDO TRAPANI (D’ARCH – UNIPA); JESSE MARSH (Atelier Studio Associato); MAURIZIO GIAMBALVO, SIMONE LUCIDO, LUISA TUTTOLOMONDO
FRANCESCO PASSANTINO (Google Technology User Group – GTUG Palermo); GIADA BINI (Università Kore Enna); DAVIDE LEONE, GIUSEPPE LO
BOCCHIARO (Blog Parliamo di Città); ANTONINO PANZARELLA (ITIMED);
ELIZABETH PARISI, SILVANA DI BONO, FIAMMETTA PANTÒ (Consorzio Arca).

Le discussioni e la reportistica si devono:

DOMENICO ORTOLANO (presidente ”Associazione Maredolce”); NICOLA SCHILLACI (presidente Movimento di Promozione Umana); CARLA QUARTARONE (Laboratorio Urbanistica Unipa); CARMELO MONTAGNA (Istituto E.Basile); ANNA STAROPOLI (Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe Palermo); PIETRO LA ROCCA (Associazione Maredolce); FABRIZIO FARINA (Laboratorio di Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale UNIPA); FRANCESCO MARCHESE (Assessore con delega alla Pianificazione Territoriale, Comune Castelnuovo Magra – La Spezia) ALESSANDRA RACCUGLIA (Dottoranda in pianificazione urbana e territoriale UNIPA)
ADRIANO RAO, ROSSELLA VELLA e FEDERICA CAPPELLO (Studenti in Pianificazione Urbanistica e Ambientale UNIPA),ENNIO PUGLISI (Tesista sulla seconda circoscrizione); GIUSEPPE CUFFARO, SALVATORE ABRUSCATO, MARCELLO BLANDA (Blog “Città in Rete”); PIETRO LONGO (presidente” Italia Nostra” Palermo); RENATA PRESCIA (“Salvare Palermo”); GIANLUIGI PIRRERA (Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica- Sez. Sicilia); MARCO SCARPINATO (presidente) e LUCIA PIERRO (Autonome Forme Palermo); MASSIMILIANO DI GIOVANNI (Dottore in pianificazione territoriale urbanistica e ambientale); CATERINA IMPASTATO, ELISABETTA COSTANTINO (Blog LandInside); ROBERTA TUMBIOLO (Laboratorio di pianificazione Oterritoriale urbanistica e ambientale UNIPA); ANGELA TANANIA (Consulente per l’istituto Leonardo – IRTA dell’Università di Pisa); ANTONELLA ITALIA (presidente ITIMED) e ANTONINO PANZARELLA (ITIMED); VINCENZO DESIDERIO e FRANCESCA PELLITTERI (NEXT)

Hanno realizzato la Guida del Partecipante:

FEDERICA CAPPELLO, ADRIANO RAO, ROSSELLA VELLA (Studenti in PTUA UNIPA), VITO ANGELO, LUISA TUTTOLOMONDO (Next), sotto la supervisione di FERDINANDO TRAPANI e MAURIZIO GIAMBALVO. Contributi di: GIUSEPPE GUERRERA (docente CdL ARCHITETTURA – UNIPA) MARCELLO PANZARELLA (presidente CdL ARCHITETTURA – UNIPA) e CARLA QUARTARONE (docente CDL ARCHITETTURA e PTUA – UNIPA).

Hanno contribuito all’organizzazione dell’evento i componenti del Comitato per la Rigenerazione urbana della  Seconda Circoscrizione:

Dipartimento di Architettura D’ARCH, Universita’ di Palermo
Marcella Aprile (direttore), Ferdinando Trapani (coord. scientif. iniziative per la 2a Circoscrizione);
Movimento Promozione Umana
Nicola Schillaci (presidente);
Associazione Maredolce
Domenico Ortolano (presidente);
Circolo l’Istrice
Raffaele Savarese (presidente);
Nuove Energie X il Territorio
Simone Lucido (presidente), Maurizio Giambalvo;
Consorzio Arca – Incubatore d’Impresa
Umberto La Commare (presidente), Elizabeth Parisi, Silvana di Bono;
Associazione Autonome Forme
Marco Scarpinato (presidente) e Lucia Pierro;
Associazione Siciliana Paese Albergo
Salvatore Scalisi (presidente);
Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”
p. Gianfranco Matarazzo S.J. (direttore), Anna Staropoli;
Associazione ITInerari del MEDiterraneo
Antonella Italia (presidente), Antonino Panzarella (resp. settore ricerca);
Istituto Alberghiero IPSSAR
Rosolino Aricò (dirigente scolastico), Gaetano Provenzano, Maria Pace;
FORUM ASSOCIAZIONI PALERMO
Nino Vicari (presidente), Renata Prescia;
Agenda 21L Palermo
Paola Caselli (responsabile U.O. A21L PA), Giovanni Giannone;
AMAP Palermo
Vincenzo Cannatella (presidente);
Caritas Diocesana Palermo
Mons. Benedetto Genualdi (direttore);
Seconda Circoscrizione Comunale di Palermo
Giuseppe Piazzese (consigliere).

Un ringraziamento a Giovanni Casamento, Presidente del CNA Palermo, che si occuperà dei rapporti con le Piccole e Medie Imprese locali della Seconda Circoscrizione e a Nadia Spallitta, Presidente della Commissione Urbanistica di Palermo.

A FERDINANDO TRAPANI DEUS EX MACHINA DEL PROGETTO PARTERRE A PALERMO E A  ROBERTA TUMBIOLO CHE MI HA INFORMATO SUI PARTICOLARI DEL PROGETTO PARLANDOMENE LUNGAMENTE, NON TRALASCIANDO L’IMPEGNO DI CIASCUN COLLEGA, CON GRANDISSIMO ENTUSIASMO.

Vanessa Seffer

Fonte: redazione palermomania.it |

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Presentazione de “Il libro che la Lega Nord non ti farebbe mai leggere” di Eleonora Bianchini

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Giovedì 23 febbraio, ore 18, al Kursaal Kalhesa al Foro Italico di Palermo.

Parteciperanno, oltre all’autrice del libro edito da Newton Compton:

 

Davide Camarrone, giornalista di Raitre Sicilia;

Margherita Gigliotta, Giornale di Sicilia;

Roberto Mazzarella, giornalista e scrittore;

Nino Lo Presti, parlamentare FLI italiano;

Gaetano Calà, presidente Anfe Sicilia;

 

Modera Vanessa Seffer

 

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Intervista al senatore Giuseppe Lumìa

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Intervista a Fabrizio Ferrandelli, candidato a sindaco di Palermo

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Intervista all’on. Salvino Caputo

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Intervista all’avv. Alessandro Dagnino

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Il trionfo della subalternità

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Abbiamo avuto una grande occasione di far vedere chi siamo, quanto valiamo e l’abbiamo sprecata.
Un Governo di quarantenni, perlopiù, di belle donne, di parrucchini, ceroni, vallette, dove l’apparenza è contata più che la sostanza.
Però eravamo lì, e se eravamo così bravi e al di sopra di tutto era il momento di dimostrarlo. Invece abbiamo preso una sonora legnata, con l’onta del più grave fallimento che la Storia ricorderà nel tempo a venire.
D’altronde quando nel 2009 a Porta a Porta Berlusconi insultò la Presidente del PD Rosy Bindi: “Lei è più bella che intelligente”, disse, ci stava solo dando un altro tassello per il nostro puzzle, se solo avessimo compreso quale sarebbe stato il quadro finale! Ma chi governava era troppo accecato dal potere, dalla comodità delle poltrone per avere il coraggio di dire no!
Ed ecco i risultati. Il Caimano adesso si è dimesso, fra urla, fischi, lanci di monetine che non gli hanno fatto neppure il solletico.
Ma per chi e perchè si sarà finalmente deciso, per il bene del Paese? Si vabbè! Ma per il bene delle sue aziende! “Prima che mi portino via pure quelle – avrà pensato – sarà bene che mi faccia da parte e che mi ammorbidisca pure un pò con questi di sinistra, non si sa mai!”
E’ bene che si sappia per chiunque verrà dopo che, anche se è durato 17 anni, la scorciatoia di Berlusconi è un “unicum”.
Non funziona così. Per avere successo e ricoprire certi ruoli, guidare un Paese, qualsiasi Paese, bisogna avere le carte in regola, non si può improvvisare! Si gioca con la vita delle persone, si manda alla malora una vita di lavoro, di sogni, di fatica, di intere generazioni.
Infatti, i nostri giovani adesso sono smarriti, chiedono cosa fare dopo gli studi, chiedono un lavoro sicuro.
Il Bel Paese fa acqua da tutte le parti, come una groviera.
La nostra generazione ha fallito e il Governo tecnico chiamato a risolvere l’anomalìa italiana, a partire da Mario Monti, il nostro curatore fallimentare, sarà composto solo da tecnici di “una certa età”. I nomi della lista del prof. Monti sono esperti nei vari settori dell’amministrazione dello Stato, e qualcuno ha già governato come Giuliano Amato o Beppe Pisanu, poi i megaprofessori come Carlo Dell’Aringa, il Rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi, l’ex Pres. della Consulta Cesare Mirabelli, il Rettore della Bocconi Guido Tabellini, il Direttore Gen.le del Tesoro Vittorio Grilli, Antonio Catricalà e Carlo Secchi, forse anche Anna Maria Tarantola, vicedirettore della Banca d’Italia, unica donna ad oggi menzionata. Questi fra i nomi possibili, per aggregare il maggior numero dei consensi e riconquistare la fiducia dei mercati internazionali.

Sic transit gloria mundi” dichiarò Silvio per la morte di Gheddafi. Che gloria c’è nel suo finale invece?
Lo scenario degli assalti ai forni non è lontano. Non è che da domani, quando sarà già in atto l’incarico del Presidente della Bocconi, l’Economia migliorerà. Ma almeno diremo che c’è un fatto nuovo, che il Governo “nuovo” ha propositi nuovi e forti. Tanto il Paese è già povero. E se l’Italia fallisce ad un povero cosa gliene importa? Non gli cambia poi tanto la vita. Ma a Berlusconi si.

Vanessa Seffer

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Intervista al senatore Fabio Giambrone

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Breve storia della società siciliana 1780 – 1990, l’ultimo libro di Pasquale Hamel

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É stato presentato oggi pomeriggio alle h 17:00 nella prestigiosa Società Siciliana per la Storia Patria in Piazza San Domenico a Palermo, l’ultima fatica dello storico e saggista palermitano Pasquale Hamel, edito da Sellerio, alla sua terza ristampa, ma rivista e con più dettagli delle precedenti stesure. Hamel, si è formato alla Cattolica di Milano, è stato vice segretario dell’Assemblea regionale siciliana e docente presso l’Università di Palermo. E’ vice presidente dell’Associazione Il Valore delle Piccole Cose, ed ha pubblicato diversi romanzi, fra cui “La scala dei turchi”, “Adelaide del Vasto regina di Gerusalemme”, “La Crociata del Santo”, “L’ingorgo”, “La congiura della libertà”. Breve storia della società siciliana osserva dall’esterno, dunque come dice l’autore “abusivamente”, una serie di avvenimenti talmente intricati, a volte contraddittori che a guardarli dall’esterno fanno correre il rischio di perdersi e di “smarrirsi”. Tuttavia affascinanti, con chiavi di lettura che danno un’idea sempre più chiara di quanto l’Isola siciliana sia stata e ancora è un mondo a parte, un posto difficilmente comprensibile ai più, con leggi sue  che vengono da lontano e che inducono alla rassegnazione. Non è una breve storia della Sicilia che si narra nel libro, ma una storia della società siciliana, o meglio ancora di quel complesso patto sociale che lega l’Isola, pur trovandosi apparentemente in una situazione di sviluppo, ancorata in una permanente arretratezza.Pasquale Hamel mette in luce come nella società siciliana questa situazione si ripete da secoli seguendo lo stesso copione. Relatori i Professori Giuseppe Carlo Marino, Manlio Corselli e Pino Barbaccia.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI:

All’ Università di Catania, il 13 dicembre rese rato dai proff. Uccio Barone, preside di Scienze politiche, Tino Vittorio, ordinario di Storia delle dottrine politiche, Nino Milazzo, già vicedirettore Corriere della Sera.

A Messina è il 21 dicembre ed intervengono i proff. Pierangelo Grimaudo, docente di diritto pubblico, Santi Fedele, docente di storia contemporanea e Andrea Romano, preside di scienze politiche.”

Vanessa Seffer

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